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𝑯𝒂𝒑𝒑𝒚 𝒎𝒂𝒓𝒓𝒊𝒂𝒈𝒆 𝒕𝒐 𝒖𝒔
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Il suono delle campane, squillante come al solito, echeggiava nelle mie orecchie: era il momento di andare.
Pian piano avanzai. Lo strascico del vestito era davvero lungo, per questo decisi che le piccole damigelle, oltre che portare i bouquet di rose bianche e rosse, avrebbero mantenuto anche esso. D'altronde, erano state loro a chiedermelo con impazienza.
Presi un flebile respiro - per non farmi sentire dagli invitati - e poi alzai il capo. Dinanzi vi era il mio futuro sposo, Manjiro Sano, anche detto Mikey. Colui che, nel bene e nel male, mi è sempre stato accanto. L'uomo con cui ho riso, pianto, condiviso esperienze era proprio lì, fisso, davanti alla sottoscritta. Stava sorridendo, calorosamente, come suo solito.
Lentamente mi sollevò il velo e mi diede un bacio casto sulla fronte.
-"Nervosa?"- sussurrò.
-"Non quanto te. Ti tremano le mani."- gli feci notare, anche io sotto voce.
Ci sorridemmo a vicenda e poi ci recammo sull'altare. Il prete ci stava aspettando già da un po', ma non sembrava turbato.
Iniziò la solita cantilena per poi, finalmente, arrivare alle fatidiche parole:
-"Tu, Y/n Y/s, vuoi prendere il qui presente Manjiro Sano come tuo legittimo sposo, per amarlo, onorarlo e rispettarlo, in salute e in malattia, in ricchezza e povertà, finché morte non vi separi?"- chiese.
-"Si, lo voglio."- affermai cercando di trattenere l'emozione.
-"E tu, Manjiro Sano, vuoi prendere come tua legittima sposa Y/n Y/s, per amarla, onorarla e rispettarla, in salute e malattia, in ricchezza e povertà, finché morte non vi separi?"-
-"Si, lo vogli ..."- disse non riuscendo a finire la frase per via di un singhiozzo.
-"Manjiro?"-
-"Ma sta piangendo?"- chiese un invitato.
-"Non ci credo ..."- bisbigliò Draken.
-"Addirittura?"- pensò suo fratello maggiore Shinichiro.
-"Che carinooo."- sussurrò Emma
-"Si, lo voglio"- disse Mikey ricomponendosi.
-"Bene ... se c'è qualche obiezione la dica ora o taccia per sempre."-
Manjiro linciò tutti con lo sguardo ancora lucido. Nessuno proferì parola.
