CAPITOLO 1

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Javin ha i capelli verde chiaro con le punte dei capelli sfumate sul rosso, ha gli occhi neri come lo spazio e freddi come quest'ultimo, è molto calmo e perde difficilmente la pazienza. Non parla molto e tende a stare sempre da solo con le cuffie ad ascoltare la musica. È magro e non è molto alto. Viveva a Tokyo, nel quartiere in cui viveva anche la sua migliore amica, Victoria Vanguard. I due erano molto amici, andavano al parco insieme praticamente tutti i giorni, andavano uno a casa dell'altra e viceversa. Però un giorno cambiò tutto, i genitori ricevettero un'offerta di studio per Javin e suo fratello. Si parlava di un livello di istruzione molto elevato e una preparazione atletica di livello nazionale. I genitori accettarono la proposta così mandarono i loro figli all'Alius Academy.
Mentre i due ragazzi soggiornavano nella scuola, gli gunse la notizia che i loro genitori morirono per colpa di alcuni proiettili vaganti, il dirigente, Astram Schiller, proibì ai ragazzi di andare al funerale. Javin fu sconvolto dalla morte ma allo stesso tempo infuriato con Astram Schiller, il suo carattere cambiò radicalmente: prima era un ragazzo solare, sempre allegro, dopo l'accaduto è diventato solitario, chiuso in sé, freddo, come se non provasse più nulla tranne che rancore verso Astram. Suo fratello Jordan, vedendo suo fratello, decise di prendere in mano la situazione però gli sfuggì di mano e diventò molto orgoglioso di sé e spregiudicato.
Astram chiese a tutti e due di entrare in una delle squadre della scuola, Jordan accettò diventato Janus, il capitano della Gemini Storm mentre Javin rifiutò nonostante le sue doti eccezionali.

Javin's Pov

Stavo camminando per la città, solo per vederla, passo dopo passo arrivai ad una scuola che riconobbi subito
Io: questa deve essere la famosa Raimon...
Dissi ad alta voce
??: anche tu la conosci? Sai, io gioco nel club di questa scuola e da poco tempo abbiamo battuto i cosiddetti alieni
Io:...
??: quasi mi dimenticavo, piacere io sono Victoria Vanguard
*Da quando si è trasferita qui?*
Dopo aver fatto questo piccolo pensiero mi girai e continuai per la mia strada
Victoria: Ehy! Aspetta!
La ignorai
Misi una cuffietta poi l'altra e feci partire la musica.
Passai davanti ad una vetrina e vidi che Victoria mi seguiva.
Victoria: Fermati!
Mi fermai
Victoria: perché mi ignori?
Io:...
Victoria: posso sapere chi sei?
Con il cappuccio in testa, girai una parte della testa così da poterla vedere negli occhi con un solo occhio
Victoria: ch-che cos'hai? Sembri... arrabbiato...
Voltai nuovamente il capo e me ne andai

Victoria's Pov

Io: ma chi era? Ah cavolo! Arriverò in ritardo agli allenamenti!
Arrivai al campo al fiume con il fiatone
Io: scusate per il ritardo!
Silvia: tranquilla Victoria, manca ancora il mister
Io: menomale

L'allenamento fu tosto come al solito, sembrava fosse passata un'eternità invece passarono solo 2 ore. Stavo bene, o così pensavo

Mark: Victoria tutto bene?
Io: mhh? Ah, sì
Mark: mi sembri un po' con la testa tra le nuvole
Io: si si, sto bene tranquillo
Mark: ok! A domani!
Io: a domani
Suzette: e così tradisci Hurley con Mark eh?
Io: ma va, non tradisco nessuno. E per precisare, io e Hurley siamo solo amici
Suzette: ti ha solo chiesto di andare a Okinawa a casa sua, niente di ché
Io: tu hai letto i nostri messaggi?
Suzette: potrebbe essere hihihi

Tornai a casa tutta sudata, salii in camera mia per posare il borsone e poi andare a fare la doccia. Mi feci una doccia calda, rilassante. Stavo svuotando la borsa quando mi accorsi che mancava la borraccia.
Io: papà, vado a prendere la borraccia. L'ho dimenticata al campo
Stuart: va bene, però fai attenzione e fai in fretta
Io: certo, a dopo

Mi misi le scarpe e uscii di casa. Impiegai circa 10 minuti per arrivare al campo, stavo passando sul ponte quando vidi un ragazzo incappucciato davanti ad un pallone, non si capiva cosa volesse fare. Era lì, fermo a fissare il pallone. Scesi le scale ma sembrò che lui non si accorse di me
Io: ma tu sei il ragazzo di questo pomeriggio?
??:....
Io: ti piace il calcio?
*?? Si volta*
Io: io lo adoro. Ci passerei intere giornate a giocare. Una domanda, qual è il tuo nome?

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