CAPITOLO 15

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Victoria's Pov
Javin cadde a terra. Non sapevo cosa fare. Andai in ansia.
Io: JAVIN! JAVIN SVEGLIATI!
Nessun segno di vita
Iniziai a piangere ininterrottamente
Io: JAVIN!
Ancora nessuna risposta
La sua schiena era poggiata sulle mie cosce, la sua testa era tra le mie braccia. Non credevo che fosse reale...
Forse quelle parole "VIVI PER LORO"
Forse lo sapeva
Io: p-perché non me lo hai detto? PERCHÉ!?
Le lacrime mi offuscarono la vista. Continuavo ad accarezzargli i capelli e ogni tanto gli davo una carezza sul viso ormai senza vita
Io: J-Javin, p-pure tu mi hai...

Abbandonata

*due anni dopo*
Era una giornata di primavera, il cielo era limpido e il sole distribuiva gioia qua e là per la città.
Ero nella mia stanza con la chitarra di Javin. Mi promise che mi avrebbe insegnato a suonarla però non ci riuscì così imparai da sola e mantenni la promessa.
Avevo i capelli legati dietro la nuca tenuti insieme da due matite.
Iniziai a pizzicare un po' le corde e la musica iniziò a risuonare nell'aria.
Richiamo una folata di vento che portò con sé anche un suo amico, un fiore di ciliegio, il fiore preferito di Javin, forse era proprio Javin che era venuto ad ascoltarmi. Iniziò a danzare sulle mie note, il vento scostò la tenda.
Continuava e continuava a danzare come se non si stancasse mai, alla fine si posò delicatamente sul letto di fianco a me, mente suonai l'ultimo verso
"I'll come back to you"
Guardai il fiore e poi il cielo

IL PRIMO SENTIMENTO Where stories live. Discover now