CAPITOLO 14

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Victoria's Pov
Suzette: ti vede bella attiva oggi, cos'è successo?
Io: scusami ma ora non ho tempo. Devo scappare
Suzette: ma dai! Mi lasci così?
Io: non ti lascerei mai per nulla al mondo
Detto questo mi incamminai verso la torre, ormai sapevo dove trovarlo.
Era quasi sera, gli ultimi raggi di luce mi illuminavano lievemente il viso e le sfumature rossiccie si estendevano sulla mia pelle.
Mi sedetti accanto a lui, non sembrava un minimo emozionato
Io: ciao Javin
Dissi sorridendo e guardandolo negli occhi per trasmettere una felicità che era abbastanza falsa, coperta da una maschera

Javin's Pov
La guardai e tornai a fissare il vuoto
Victoria: cos'hai ora?
Io: mi spieghi il perché di quei tagli?
Victoria: in realtà continuo tutt'ora, anche se sono felice
Io: tu non sei felice
Victoria: penso, anzi, sono un peso per tutti e tutto, riesco solo a perdere le persone come ho perso te, sono solo un fallimento totale, sono uno schifo CAZZO! Odio questa vita, odio tutto, mi odio. Riesco solo a fare danni e poi? Poi li cerco di riparare dicendo "oh scusa, mi spiace". Voglio solo farla finita...voglio solo andarmene...voglio solo morire
Io: perché vuoi morire?
Victoria: che senso ha continuare così? Piangere, tagliarsi in continuo che senso ha?
Io: che senso ha morire per queste cazzate? Solo perché sei in un momento no vuoi morire? Pensa a tutte le persone che stanno per morire e che vorrebbero vivere ancora, VIVI PER LORO. Vivi per quelli che non possono più vivere.
Dissi delle parole pesanti. Troppo pesanti.
Passò mezz'ora e mi iniziai a sentire sempre più debole, senza forze, volevo solamente dormire. Già, dormire.
All'orizzonte il sole tramontava tra i suoi giochi di colori
Victoria: Javin è da quando che ci conosciamo che volevo dirtelo... ti amo
Senti una fiamma nel cuore. Era la prima volta che la provavo, il primo sentimento dopo anni e anni dalle vere emozioni. Da quelle emozioni che ti fanno gioire e soffrire, quelle emozioni che ti calmano e che ti agitano. Mi erano mancate tantissimo.
Avvicinammo le nostre labbra che si toccarono delicatamente in un breve ma intenso bacio.
La guardai negli occhi, non sapevo se guardare lei o il tramonto. Le nostre labbra si avvicinarono un'altra volta e le lingue iniziarono a danzare scivolando delicatamente l'una sull'altra per poi aumentare la frequenza e l'intensità fino a fermarsi per rifiatare.
Victoria: è stato bellissimo
Io: devo dirti una cosa, io sto per...
Una fitta improvvisa mi stroncò, il dolore era troppo per essere sopportabile. Misi una mano al cuore e caddi per terra tra dolore e sofferenza.
Iniziai a fissare il vuoto.
Il mio sguardo ormai era perso.
Mi sentivo caldo, stavo bene.
Stavo troppo bene, finalmente potevo riposarmi, potevo dormire...

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