chapter 9

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Strana, ecco come mi sentivo in un certo senso sotto l'occhio scrutatore dell'inglese.
Un miscuglio di emozioni tenevo dentro e non riuscivo a comprendere il motivo, in quel momento, del perché essi si fossero amplificate così tanto da impedirmi di pensare in modo lucido. Mi sentivo scoperta, nuda all'apparenza, di qualsiasi mia maschera o scudo che possedessi in passato, per il semplice fatto che senza alcuna ragione mi fossi lasciata andare davanti a due ragazzi in un solo giorno.

Pensavo fermamente di sapere che cosa volesse dire la parola amicizia ma mi sbagliavo.

Mi suonava tutto così nuovo, che pensare che qualcuno volesse avere a che fare con me al di fuori di questioni burocratiche e universitarie, mi suonava alquanto improbabile. Non ero una che si affidava alle probabilità ma certe volte non era poi una cattiva idea. Le mie infatti indicavano quanto tutto ciò fosse sbagliato, quanto alla fine sarei rimasta scottata da tutto questo sogno, e che non appena sarebbe finita questa spettacolare giornata, tutto sarebbe tornato come prima. Ovvero incredibilmente noioso e monotono.

Non c'era alcun dubbio sul fatto che loro avrebbero continuato con il loro campionato, in quanto piloti di fama mondiale, mentre invece io non avevo ancora chiare le idee su cosa avrei fatto in seguito. Certo tornare a Seattle era inevitabile, e mandare avanti l'officina in cui avevo visto morire davanti mio zio non era grandioso per niente, ma dovevo. 

Non volevo tornare lì, quelle mura mi ricordavano solamente quell'uomo disteso inerme sul pavimento del suo ufficio, ma infondo ero rimasta solo io in grado di mandare avanti quel posto fin troppo importante.

Qua per quanto mi riguardava, quell'aria opprimente non poteva raggiungermi e i pensieri tetri non occupavano completamente la mia mente, mentre avevo a che fare con qualcuno o quando facevo qualcosa per distrarmi.

La notte precedente avevo fatto la conoscenza di un pilota senza neanche che me ne rendessi conto, e questa era una delle cose più spontanee e fantastiche che abbia mai fatto. Egli non mi era sembrato affatto un ragazzo arrogante o che sfoggiava il suo titolo, anzi era così dannatamente gentile e simpatico, che mi sembrava di parlare ad una persona tutt'altro che importante. 

Senza alcuna difficolta evidente era riuscito a farmi sorridere per la prima volta dopo tempo, che se avessi potuto avrei anche utilizzato tutto il tempo del mondo a disposizione, assieme a lui, per poter solo rivivere quell'istante all'infinito. Mentre l'incredibile e famosissimo Lewis Hamilton qui presente, era riuscito a farmi ridere fino a perdere persino l'ultimo piccola presenza di aria nei polmoni.

Avevo sempre avuto un'impressione sbagliata verso il ragazzo con le treccine. Certo, sapevo che fosse molto altruista con gli altri, ma non credevo fino a tal punto da invitare una perfetta sconosciuta nel suo piccolo posto di calma e silenzio.

Per qualche inspiegabile ragione iniziai a credere che l'avesse fatto principalmente perché gli avevo rimesso in sesto la monoposto in un millesimo di secondo, per questo motivo forse si sentiva in debito con me.

"Allora è qui che ti rinchiudono." Presi a parlare mentre entravo assieme a lui, all'interno di quella stanzetta. 

Essa ospitava - nonostante fosse un po' piccola - un divanetto in pelle nera, uno specchio per potere rendersi conto di quanta bellezza contenesse quella camera, e soprattutto molti, quasi illimitati, abbigliamenti diversi appesi in un armadio di legno bianco su un lato della parete.

"Quando si stancano di me." Aggiunse lasciando il mio fianco e raggiungendo un piccolo scaffale scuro che non avevo affatto notato prima, in cui erano riposti vari profumi e pomate per chissà che cosa.

Lo vidi prenderne una di colore blu chiaro e mi disse di sedermi se ne avevo voglia. Feci come mi aveva suggerito, troppo indolenzita per potere fare altro, e poco dopo lui si accovacciò davanti a me prendendomi dolcemente le mani e posando una piccola porzione di crema su ognuna di essa. "Tu spalmala bene mentre io ti vado a prendere una maglietta."

Fino a te.. [in pausa]Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang