dieci

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ventisette giorni al termine

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ventisette giorni al termine.

[...]

in quei due lunghi ed interminabili giorni, jungkook le aveva provate tutte.

era andato fin sotto casa sua e gli aveva portato una busta piena di cibo, con l'intenzione di catturare il suo interesse. ma taehyung aveva riso e aveva richiuso la porta senza rivolgergli una parola.

si era perfino svegliato all'alba per mandargli dei messaggi e chiedergli se fosse disponibile a pranzare con lui qualche volta, ma taehyung gli aveva scritto che doveva impegnarsi di più se voleva davvero conquistarlo.

così in quei giorni jungkook pensò a cosa potesse piacergli e l'unica risposta era il sesso.

il minore si autoconvinse che doveva passare un'altra notte di sesso sfrenato con lui, così da ottenere il suo cuore ed una confessione scottante.

dopo aver finito di studiare, andò a farsi una calda e rilassante doccia, cercando di attenuare i mille pensieri per la testa.

il sesso con taehyung era stato uno dei più completi e soddisfacenti di quegli ultimi anni, eppure l'idea di dover farlo di nuovo con un uomo lo turbava.

cosi quando qualcosa gli balenò in mente, uscì in fretta dal box doccia per vestirsi e dirigersi a casa sua.

avrebbe lasciato che taehyung facesse il passivo.

magari con il cambio dei ruoli, avrebbe suscitato il suo interesse e avrebbe vinto anche la scommessa.

[...]

jungkook si sfregò le mani tra loro a causa del freddo, poi bussò alla porta.

taehyung aprì poco dopo. indossava ancora l'uniforme scolastica nonostante fosse quasi sera.

jungkook fece un passo avanti, parlando vicino al suo orecchio. «mi mancavi.»

il maggiore lo guardò stranito, a che gioco stava giocando?

si fece da parte per lasciarlo entrare in casa e con una mano sulla sua schiena, lo condusse fino alla propria stanza.

una volta dentro chiuse la porta e si avvicinò a lui, guardandolo dalla testa ai piedi. «hai bevuto?»

jungkook roteò gli occhi per aria e portò entrambe le mani dietro il suo collo, avvicinandolo a se. «perché, ti sembra tanto strano il fatto che sia venuto fin qui solo per vederti?»

«si.» rispose secco taehyung, sollevando gli angoli delle labbra in un sorrisino furbo. poi portò le mani sui suoi fianchi. «cosa hai in mente, piccolo diavolo?»

strusciò il naso contro la pelle calda del suo collo e jungkook ne approffittò per prenderlo dalle spalle e gettarlo sul letto.

«se volevi che fossi violento bastava dirlo.» rise taehyung, distendendosi e guardandolo incuriosito.

jungkook gattonò sul materasso fino al suo corpo, sedendosi poi sulle sue gambe. si abbassò quindi col corpo e portò le labbra a contatto col suo orecchio.

ne mordicchiò il lobo, poi risalì sulla mascella sulla quale lasciò una scia di baci umidi fino alle labbra. deglutì prima di catturarle in un bacio.

la lingua di taehyung scivolò fin dentro la sua gola, spingendo contro il suo palato e inghiottendo le sue labbra, succhiandole avidamente.

le dita di jungkook furono guidate da quelle del maggiore, portandole sul proprio pene già duro.

lasciò che lo massaggiasse da sopra i pantaloni, ma prima che potesse prenderlo in mano, jungkook scese dal suo corpo e si slacciò in fretta la cintura.

abbassò la zip e si avvicinò di nuovo a taehyung, e labbra contro labbra gli sussurrò: «girati, voglio prenderti da dietro.»

taehyung lo spinse via dalle spalle, confuso. «non penserai mica che io stia sotto.»

«ti piacerà, ti dimostrerò che sono davvero bravo in tutto.»

il maggiore scosse il capo e si alzò, sistemandosi la maglia. «non sono passivo, pensavo ti fosse chiaro.»

«provaci, magari questo ti farà cambiare idea sulla scommessa.» rispose jungkook, cercando di trascinarlo nuovamente su di sé.

taehyung scioccò la lingua sul palato socchiudendo per un istante gli occhi. non riusciva a credere alle proprie orecchie.

si era fatto tutta quella strada solo per vincere quella dannata scommessa.

«sei venuto fin qui soltanto per scopare?»

quasi urlò, fronteggiandolo. jungkook lo stava osservando con un espressione indecifrabile sul viso, cosa che lo fece alterare ancora di più.

«non sei tu quello a volerlo per primo?» il minore premette contro il suo petto tanto da farlo indietreggiare.

«dio, jungkook.» taehyung parlò con tono rammaricato, allontanandosi da lui. «sei un fottuto moccioso.»

«pensavi davvero che mi avresti convinto ad amarti così, col sesso?»

jungkook rimase pietrificato a quelle parole. si, l'aveva pensato. si era convinto che andando a letto con lui avrebbe vinto quella dannata scommessa che tanto lo stava facendo impazzire.

«cresci un po'.» il tono di taehyung era duro e jungkook si limitò a starsene ancora fermo e in silenzio. improvvisamente si sentì uno stupido.

«hai un concetto dell'amore del tutto sbagliato, sai?» gli si avvicinò di nuovo soltanto per poterlo rimproverare faccia a faccia. «pensavo fossi più maturo. mi sembra di avertelo già detto, odio i ragazzini maleducati, mi fanno proprio ribrezzo.»

poi col dito segnò la porta. «adesso esci da casa mia e non farti più vedere.»

thirty days | taekook ✓Where stories live. Discover now