dodici

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ventidue giorni al termine

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ventidue giorni al termine.

[...]

il giorno dopo, jungkook si era svegliato di buon umore. aveva finalmente le idee chiare sul come conquistarlo.

dopo le lezioni mattutine, mandò un messaggio al maggiore per avvisarlo che quella sera avrebbero cenato assieme.

e di ritorno a casa, aveva passato più di venti minuti per scegliere cosa indossare.

prese dapprima un completo elegante regalatogli dalla madre qualche anno prima, ma poi scosse il capo e lo rimise al proprio posto.

indossò quindi dei jeans ed una felpa e guardandosi allo specchio, pensò che qualcosa di casual potesse essere più adeguato.

pettinò i capelli al solito modo di sempre e spruzzò il profumo sui polsi e sul collo, un po più del solito. talmente tanto da tossire poco dopo.

aspettò quindi paziente che arrivasse l'orario della cena e quando taehyung lo avvisò che fosse sotto casa sua, scese di corsa.

era poggiato alla propria moto che era stata tinta di un rosso vivo, teneva tra le labbra una sigaretta che gettò per terra e calpestò poco dopo.

jungkook si avvicinò e accarezzò la lucidatura del veicolo, facendolo sorridere. «ti piace? ho sistemato il problema dell'ultima volta e ho pensato anche di cambiarne il colore.»

jungkook annuì frenetico, poi quando si sollevò si ritrovò faccia a faccia con lui. deglutì e salì veloce sulla moto, imbarazzato.

taehyung scosse il capo e prese il casco, avvicinandosi per allacciarlo al posto suo. «dovresti essere tu a flirtare con me, non il contrario.»

disse, spostando ripetutamente lo sguardo dai suoi occhi alle sue labbra.

jungkook lo allontanò dalle spalle e annuì. «si, certo. infatti stavo per farlo io.»

taehyung rise e salì a bordo della propria vettura, prendendo le sue mani e attorcigliandole sui suoi fianchi. «tieniti stretto.»

[...]

jungkook prese posto per primo e cominciò sin da subito a sfogliare le pagine del menù.

nonostante quel piccolo ristorante avesse pochi piatti a disposizione, sembrava indeciso sul quale scegliere. o semplicemente stava soltanto evitando di fare contatto visivo con lui.

taehyung appoggiò il mento sopra la mano e lo guardò a lungo, senza mai smettere di sorridere.

«che c'è?» disse il minore, sentendosi osservato.

taehyung scrollò le spalle divertito. «niente, mi stavo soltanto chiedendo quando avresti fatto la prossima mossa.»

jungkook si mise dritto sulla schiena e si schiarì la gola, allungando una mano sopra il tavolo per prendere la sua. la strinse ma taehyung la tolse via, ridendo ancora.

«deve venirti naturale, non devi sforzarti di flirtare con me.» il minore annuì soltanto, abbassando di nuovo la testa sul menù.

quando la ragazza si avvicinò per prendere le loro ordinazioni, taehyung parlò per primo, guardando poi jungkook. «prende lo stesso mio.»

prima che potesse andare via, taehyung richiamò nuovamente la ragazza al tavolo. «può augurargli buona fortuna? sa, questo ragazzo ci sta provando con me.»

«oh, in bocca al lupo.» la ragazza ammiccò in direzione di jungkook, a cui si arrossarono le guance per l'imbarazzo.

«ma che diavolo.» sbuffò il minore, colpendo il suo braccio quando se ne fu andata.

«visto che non riesci a flirtare con me, sarò io a farlo con te.»

«non era questa la scommessa.» ribatté jungkook e taehyung alzò le spalle in aria non curante.

il minore sbattè le mani sul tavolo e trovando coraggio, si alzò e a voce forse un po troppo alta disse: «kim taehyung, ci proverò con te finché non mi chiederai di diventare il tuo ragazzo.»

si sentì un fischio provenire dal tavolo lì vicino e gli occhi di quei ragazzi si puntarono tutti su di lui.

«però, hai fegato piccoletto. forse ti ho sottovalutato.» rise taehyung, guardandolo prendere posto con il muso lungo.

«sta zitto.» borbottò il minore.

i piatti arrivarono poco dopo e jungkook cominciò a mangiare in fretta, senza neanche guardarlo. pur di vincere quella scommessa si era già messo in ridicolo ben due volte.

sommerso dai suoi pensieri, inserì un intero pezzo di carne in bocca, sporcandola ai bordi di salsa piccante.

taehyung si sporse e allungò il pollice contro le sue labbra, togliendo via la salsa che succhiò poi dal proprio dito.

jungkook si guardò attorno imbarazzato e colpì ancora il suo braccio, facendolo ridere divertito.

«ti stai prendendo una bella cotta per me, guardati.» lo stuzzicò ancora l'altro.

«scordatelo, sarai tu a cedere ai miei piedi per primo.» jungkook prese un pezzo di carne con le bacchette e lo indirizzò alla sua bocca, lasciando che lo mangiasse.

[...]

al termine della cena, i due tornarono alla moto.

jungkook si sistemò dietro e taehyung prese il casco, mettendolo sulla sua testa. poi si avvicinò per allacciarlo sotto il suo mento, facendo ricadere lo sguardo sulle sue labbra.

respirò aria calda contro di esse e le sfiorò con le sue. «cosa stai facendo?» disse velocemente jungkook, in difesa.

«ti sto aiutando ad allacciarlo.» sorrise taehyung, indossando il proprio e salendo a bordo. «perchè, pensavi forse che ti avrei baciato?»

«sta zitto e guida, ho sonno.» jungkook gli colpì la spalla, imbarazzato da quel suo continuo flirtare in ogni occasione.

poi si appoggiò con il capo sulla sua schiena e si strinse forte a lui per tutto il tragitto, nascondendo un leggero sorriso.

thirty days | taekook ✓Where stories live. Discover now