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Ho chiesto varie volte a i miei zii, oramai genitori adottivi di parlarmi della mia famiglia ma mi hanno sempre detto che quando avevo meno di un'anno sono morti in un'incidente stradale e niente più.

Ricordo poco di loro, ma delle volte li sogno, mi parlano e mi rassicurano dicendomi che tutto andrà bene, nei sogni sono piccola, mi trovo dietro il lettino di un neonato e mia mamma al di fuori, si sentono rumori, frastuoni ma non riesco mai a finire il sogno che mi sveglio di scatto.

Non ho mai collegato questo sogno a qualcosa di reale, addirittura ad un ricordo fin quando un giorno nel luglio del 2018 mi arrivò una lettera,firmata HOGWARTS.

A quel punto aprii la lettera confusa e incuriosita e quello che lessi mi e mi divertì parecchio.

La lettera in questione diceva che a settembre avrei dovuto frequentare la scuola di magia e di stregoneria di Hogwarts, e di seguito una serie di elementi e di materiale da comprare per l'inizio della scuola.

Erano cose assurde, tra cui un animale domestico il quale poteva essere un gufo, un gatto o un topo e una bacchetta(magica).

Andai dai miei genitori per informarli della bizzarra situazione, scesi di sotto in cucina, loro stavano preparando la cena, io dissi ad alta voce

"Maaa, paa, è arrivata la lettera da Hogwarts HAHAHHAHA non so che roba è ma è tutto così strano e bizzar-"

Mi fermai, mi fermai perché le loro facce si erano paralizzate appena dissi la parola Hogwarts, mi guardarono in faccia con un'espressione di rassegna e di dispiacere.

Non capivo ma sapevo che, quello che mi stavano per dire non mi sarebbe piaciuto.

"dobbiamo parlare amore" disse mia mamma venendomi incontro e sfilandomi lentamente la lettera dalle mani.

Fu così che mi raccontarono tutto.
La magia esiste, e io dentro ne sono piena fino all'orlo.

Le cose che posso fare hanno una spiegazione, per quelli "come me" è normale e positivo.

I miei genitori erano come me e sono morti per causa di un certo Voldemort, chiamato signore oscuro, per rispetto o per paura.

Non tutti i maghi sono buoni, e Voldemort non lo era affatto.Ha ucciso la mia famiglia perchè temeva il mio potere e quello di mio fratello, eh già ho anche un fratello, gemello per precisare, si chiama Harry ma è stato affidato agli altri zii, alla sorella di Georgia e di mia mamma(Lily)Mi hanno confessato che il mio potere è al di sopra di qualsiasi potere dei maghi, forse e molto probabilmente al di sopra di Voldemort, è questo il motivo per cui ho la cicatrice sull'occhio sinistro, è stato lui a procurarmela, ma non sono morta, nè io nè mio fratello, non siamo morti per una sola ragione, l'amore materno ci ha protetto, l'amore e la protezione che solo una mamma può dare è quello che non ha permesso al signore oscuro di uccidermi quel giorno.

Rifiutai, non solo di credere a questa storiella nonostante questo spiegava tutto, spiegava il perchè degli incubi, i "poteri" e il vuoto che sentivo dentro si me, ma mi rifiutai di andare a quella scuola,ritenevo che fosse una perdita di tempo e non avrei sopporta tutta la fama che avrei avuto in quella scuola.

Loro Però non potevano fare nulla per aiutarmi, mi avrebbero trovata comunque con le buone e con le cattive e non ebbi scelta se non quella di preparare le mie cose.

Arrivò il momento dove dovevo salutarli per dirigermi verso la stazione ma inaspettatamente loro mi dissero qualcosa che mi scioccò

"abbiamo un piano"
disse mio padre

"se non vuoi andare in quella scuola non ci andrai piccola"
disse Mamma

"come? avete detto che non la magia ci troverebbero"
dissi confusa

Mamma:"il come non importa amore, vuoi rimanere qui o andartene?"

"rimango"

dissi senza esitare

Non ero a conoscenza del gran piano che avevano escogitato i miei genitori ma quello che mi importava era che ero rimasta lì con loro.
Non volevo affrontare i problemi e non era da me, ma in quel caso non avevo proprio voglia di ricevere le attenzioni di studenti con bacchette alle mani.

cinque anni dopo
mi bruciano gli occhi, non ricordo nulla se non che stavo leggendo un libro in camera mia.
e poi buio totale.
Aprì lentamente gli occhi e notai che non ero nella mia camera, neanche in una di casa mia o dei miei amici.
La stanza era grande e c'erano delle scale.
"oh ti sei svegliata"

disse una voce profonda e anziana
"non agitarti"

disse continuando
ero seduta e....

legata

Feci il contrario di quello che mi era appena stato imposto e iniziai a dimenarmi cercando di liberarmi

"non vogliamo farti del male"

non riuscivo a vedere da dove provenisse la voce ma supposi fosse dietro di me.

"allora liberami"
dissi io

"Mattheo liberala"

la voce ordinò a "Mattheo" di liberarmi e improvvisamente una figura alta e possente mi si piazzò davanti e si inginocchiò per liberarmi le caviglie legate ai piedi della sedia su cui ero seduta.

Il tocco di quel ricciolino era altroché delicato.

Dal viso sembrava poco contento di eseguire quegli ordini, anzi era incazzato e di sicuro non voleva stare lì.

Successivamente si posizionò dietro di me e mi slegò le mani.
i polsi bruciavano e feci una smorfia di dolore toccandoli.

Mi alzai e mi girai notando un uomo alto con capelli e barba bianchi lunghissimi.
Doveva essere lui l'uomo che stava parlando prima

"sei ad Hogwarts Athena"

io sbiancai, mi avevano trovata.
iniziai a respirare più velocemente e il cuore mi batteva all'impazzata

S:"Io sono Silente, Albus Silente, il preside di questa scuola, in caso te lo stessi chiedendo i tuoi genitori sanno che sei qui e sono d'accordo"

non avevo parole per descrivere il mio stupore in quel momento

S:"lui è Mattheo Riddle"

non si impegnò neanche a fingere un sorriso, era con le mani incrociate appoggiato alla parete mentre mi fissava infastidito.

S:"ti farà da tutor, e cercate di non scannarvi a vicenda, non sembrate molto entusiasti della situazione"

S"dormirai in una stanza isolata per questa notte con Mattheo"

M:"non era nei patti"

S:"ora lo è"

S:"accertati solo che non scappi"

di bene in meglio...

𝑻𝑯𝑬𝑹𝑬'𝑺 𝑵𝑶 𝑮𝑶𝑰𝑵𝑮 𝑩𝑨𝑪𝑲Where stories live. Discover now