11.

95 4 0
                                    

Rimasi per qualche secondo a fissare l'uscita, persa nei miei pensieri prima che la voce di Evan mi risvegliò.

"vi va qualcosa da bere?"
chiese girandosi di profilo e alzando la mano, abbassandola subito dopo, mentre i passi del cameriere si avvicinavano man mano al nostro tavolo, posizionandosi affianco ad Evan.

"13 bicchieri del vino rosso migliore che avete" disse sorridendo e alzando gli occhi verso il cameriere, e per un secondo si guardarono, prina che il cameriere

"ma certo signore, offre la casa" disse il cameriere sorridendo prima ad Evan, per poi girare il viso prima degli occhi, come se per un attimo si fossero incollati a quelli di Evan.

Incrociai il suo sguardo, era biondo, estremamente magro e sembrava molto goffo. Per un millisecondo, in cui incrociai i suoi occhi, di fretta prima che si congedasse per andare a prendere il vino, riuscì a leggere e percepite quanta paura stesse provando in quel momento.

Con le mani dietro la schiena si allontanò, andò verso l'uscita e lasciando completamente la stanza, che era rumorosa, quanto inquietante allo stesso tempo.

Le persone intorno a noi sembravano distratte e concentrate sul proprio gioco, sulla loro prossima mossa, mentre da noi, al nostro tavolo, si stava costruendo un'aria di tensione quasi soffocante.

Tutti guardavano tutti, tutti erano diffidenti, tutti cercavano di leggere tutti.

Non mi accorsi però che Jones intanto era tornato e stava camminando verso il suo posto, ma appena si avvicinò alla sedia, una folata di energia mi inondò, facendomi tornare i brividi che sentì nel momento in cui Daphne si era allontanata.

"ti senti meglio?" chiesi, ma la mia voce non sembrava interessata ad una risposta, e sembrò notato quando riaccese quel sorrisetto da schiaffi e annuì.

"si, avevo solo bisogno di aria" rispose sorridendo, nei suoi occhi brillò una luce completamente nuova.

Era consapevole.
Era una sensazione strana, e difficile da mettere giù a parole, ma l'unica cosa di cui ero sicura, è che era consapevole.

Di cosa, non ne ho la più pallida idea.

"allora, che ci fate da queste parti, ragazzi?" chiese Sar

Guardai Theo, accanto a Mattheo, che già mi stava guardando, ci guardammo per qualche secondo prima che lui rivolse lo sguardo a Sar.

"giusto un po' di divertimento" rispose.

Spostai lo sguardo su Evan, vedendolo annuire, prima di rispostarlo sul cameriere di prima, che stava arrivando con i bicchieri di vino, insieme ad un'altro cameriere,che portava il resto fei bicchieri. Entrambi avevano il vassoio di metallo sul palmo di una mano, mentre l'altra mano era dietro alla schiena.
Uno dei camerieri si avvicinò prima a Jones, abbassando di poco la mano con il vassoio, permettendogli di prendere uno dei calici di vino rosso.

I due camerieri passarono davanti ad ogniuno, servendo i calici. Per poi fermarsi e me e Mattheo, gli ultimi due.

Mi girai alla mia sinistra, posando la mano sul bicchiere, che trovai stranamente caldo.
Presi il calice in mano ma prima che riuscissi ad alzarli dal vassoio, qualcosa o qualcuno sbattè contro il cameriere, facendo cadere il vassoio con il calice a terra.

Inspirai rumorosamente, allontanandomi automaticamente verso il bordo opposto della sedia per evitare di sporcarmi.

Alzai gli occhi, vedendo i due camerieri che si stavano abbassando per raccogliere i vetri frantumati del calice.

"mi dispiace così tanto signorina-" cercò di dire uno dei camerieri, ma lo precedetti, strisciando indietro con la sedia e abbassandomi, piegando le ginocchia per aiutarlo.

𝑻𝑯𝑬𝑹𝑬'𝑺 𝑵𝑶 𝑮𝑶𝑰𝑵𝑮 𝑩𝑨𝑪𝑲Where stories live. Discover now