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Capitale Xan

Regno di Xaisian



«Oh! Che dolore!»

Mise una mano delicata sulla fronte, gli occhi azzurri leggermente chiusi.

«Credo di star per svenire!» sentenziò la giovane, mentre le braccia dell'uomo la sorreggevano appena.

«Signorina! Signorina!» urlò quello, gli occhietti impanicati che si guardavano a destra e a sinistra, nel disperato tentativo di trovare qualcuno disposto ad aiutarlo.

Pochi istanti dopo, un ragazzo urtò l'uomo così violentemente che sia lui che la ragazza che stava sorreggendo caddero a terra.

«Mi dispiace, signore!» disse il giovane, i capelli rossi che si muovevano al vento.

«Sta' attento, ragazzino! Non vedi che questa signorina sta male?» sbottò l'altro mentre si rialzava, scacciando via un misto di terra e sabbia dai suoi pantaloni.

«In verità, sto molto meglio!» la ragazza si rimise in piedi in un batter d'occhio. «Grazie!» urlò mentre a passo svelto si allontanava dal suo gentile soccorritore.

«Ma...» provò a obbiettare quello. Osservò i due giovani incamminarsi nella folla. Notò come entrambi avessero stesso colore di capelli, la stessa statura, i tratti del viso quasi identici.

Una realizzazione improvvisa lo colpì. La mano destra schizzò verso la tasca dei pantaloni. Il suo sacchetto di denari era scomparso.

«Ladri!» urlò a squarciagola, indicando i due a pochi metri da lui.

Un sorriso sghembo incurvò il volto del giovane furfante. «Sorellina, ora bisogna correre.»

Quella sospirò. «Odio farlo.»

L'istante successivo i due ladruncoli si gettarono in una folle corsa. Il mercato era pieno di gente, dovettero farsi strada a spintoni e spallate. Potevano udire l'uomo che avevano appena derubato inseguirli, sbraitando insulti.

«Di là!» indicò il ragazzo alla sorella, e i due si spostarono in una via secondaria leggermente meno affollata.

Improvvisamente un carretto stracolmo di frutta gli comparve davanti, bloccandogli la strada. Con un'agilità incredibile lo scavalcarono, facendo però cadere delle mele.

«Ehi! Maledetti ragazzini» urlò il venditore.

La ragazza si girò un istante. «Scusi!» In quel momento notò che l'uomo che li stava rincorrendo aveva attirato l'attenzione delle Sandguards, la milizia di Xaisian che stava pattugliando il mercato.

«Cazzo» sbottò.

«Cosa?» domandò il fratello, il respiro accelerato.

«Ha chiamato le Sandguards» annunciò la sorella.

«Maledizione! Dobbiamo dividerci.»

«Cosa?!» esclamò l'altra, osservando il ragazzo con la coda dell'occhio. «Idreas, no! Noi non ci dividiamo mai.»

Arrivarono a un incrocio. «È l'unica soluzione, Calei!» Si fermarono per un istante, scambiandosi uno sguardo carico di tensione. «Ci rivediamo alla Torre del Bastione a sud-est non appena li abbiamo seminati, okay?»

Calei annuì. «Non farti prendere.»

«Impossibile» ribatté lui, un sorriso di scherno a incurvargli le labbra.

Kingdoms Of AshimaWhere stories live. Discover now