Capitolo 6

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Il giorno dopo,Quattro venne a svegliarci dicendoci che avevamo 2 minuti per vestirci e andare al pozzo.
Io mi vestii incurante dei soliti commenti di Peter sulle mie gambe e mi avviai al pozzo con Will. Quando eravamo ancora eruditi non ci parlavamo molto spesso,ma ora che eravamo intrepidi scoprimmo di avere molte cose in comune, e dovevo ammettere che era piacevole chiacchierare con lui, sapeva fin dove poteva spingersi con le battute e sapeva quando smettere. Insomma potrebbe essere un ottimo candidato per diventare il mio migliore amico.
Arrivammo al pozzo per primi e li trovammo Quattro ed Eric.
Io dissi buon giorno a tutti con la mia solita aria cupa e Quattro mi disse-" oh qualcuno non ha dormito bene stanotte,cos'è ti manca la mammina?"io non gli risposi,ma poi continuo' dicendo-"oh avanti tua madre non ti ha insegnato che è maleducazione non rispondere ad una persona che ti parla?". A quel punto non ci vidi più ed esplosi,perché persino Peter sa che non deve mai fare battute così su mia madre avanti a me,così gli urlai contro dicendogli-"senti non parlare mai più di mia madre così,non è colpa sua se è morta prima di potermi insegnare la buona educazione!". Quattro divenne tutto rosso e si scuso' con me dicendomi che non lo sapeva e in tanto arrivarono gli altri.
Iniziammo l'allenamento con una dura serie di addominali,poi Eric ci insegno qualche mossa per colpire il nostro avversario.
Fu una giornata davvero dura,la sera quando tornammo nel nostro dormitorio mi faceva male tutto e non ero sicura che la mattina seguente sarei riuscita ad alzarmi. E invece,con mia grande sorpresa,fui la prima ad alzarmi e ad arrivare al pozzo. Questa volta Quattro non fece nessuna battuta,ma ero comunque ancora arrabbiata con lui,così il mio buongiorno fu rivolto soltanto ad Eric che mi sorrise. Che cosa strana, quel sorriso era diverso da tutti quelli che gli avevo visto fare. Era un sorriso vero.io ricambiai e ripensai a quando avevo notato che Eric si comportava come una ragazza col ciclo. Non potei trattenere la risata e lui mi chiese subito perché ridevo e io gli risposi-"non lo so,magari e perché sei strano sai?""ah si? E perché sono strano?"mi disse con un po' di rossore in faccia."be non lo so,ti comporti come una ragazzina che..."non feci in tempo a terminare la frase che disse con un sorriso -"si lo so,sembro una ragazzina con il ciclo,non sei la prima persona che me lo dice"io scoppiai a ridere e anche lui.
Infondo non era male,anzi non mi dispiaceva affatto,infondo anche io cambio continuamente umore.
L'allenamento fu come quello della giornata precedente,ancora più duro visto che mi facevano male ancora i muscoli dal giorno prima.
Alla fine del l'allenamento ci fecero vedere le classifiche della giornata e ci spiegarono che chi era sotto la linea rossa rischiava di diventare un escluso.
'Cavolo' pensai 'sono al penultimo posto'.

Rivisitazione di divergentWhere stories live. Discover now