veintiseis

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Mi ha preso in braccio stringendo forte i miei glutei, facendomi persino male.
Arrivati in camera mia ha chiuso la porta a chiave.
Ha iniziato a baciarmi anche contro la mia voglia, io infatti mi staccavo o gli tiravo i pizzicotti sui fianchi per farlo dividere da me, ma non è servito a niente.
Hai iniziato a spogliarsi, prima levandosi solo la maglia lascio vedere i suoi addominali e pettorali, che dall'ultima volta che l'ho visto senza maglia gli si sono formati molto di più.
Poi mi ha preso e mi ha fatto mettere a cavalcioni su di lui, che nel mentre mi stava levando la maglia.
Io mi stavo vergognado come non mai, anche se lui dato che è un mio ex anche se non ciò mai scopato mi ha visto nuda, quindi sa come sono fatta.

"João...fermati" dico prima che mi slacciasse il reggiseno.

"Zitta che ti sta piacendo pure a te".

Non ho risposto, non perché mi sta piacendo, ma perché ormai ho perso le speranze, tanto so che per far si che si levi dai dintorni l'unica cosa è questa, lasciarlo fare.

Se vi chiedete come farò con Pedri, be', ci potete arrivare.

Quando mi ha levato il reggiseno, buttandolo non so dove, mi stende sul letto e lui si mette sopra. Mi bacia la pancia e il seno formandoci sopra anche due succhiotti. Arriva al bordo dei pantaloni che slaccia subito, se li leva anche lui per poi levarsi anche le mutande. Io chiudo gli occhi appena se le leva, poi leva anche e lei e prima gioca con le mani, e poi entra spingendo forte, facendomi pure male.
Io appena ho sentito che era entrato mi sono messa a piangere. Per tutta la durata non ho smesso, non ho neache goduto, perché non dovevo e non volevo.
Appena ha finito si riveste e si avvicina me e inizia a parlare.

"Scusami, ma dovevo. Ti avrebbero fatto del male sennò" dice appoggiando la testa sulla mia.

"Sono tutte balle. Sei solo un maiale João, e volevi farlo con me dal primo giorno. Ora che ci riuscito, vattene ti prego." Dico piangendo ancora più forte.

"No te l'ho giuro, te lo avrebbero fatto davvero, senti qua"

Mi sentire un vocale dove dice che se non lo avrebbe fatto con me mi avrebbe fatto soffrire tanto.

"Ma è la voce di Ansu" dico tirandomi su e riascoltando il vocale.

"Si è lui" dice João affermando ciò che ho appena detto.

"Ti ha ricattato" dico per alzarmi e andare a prendere un felpa lunga dato che ero ancora nuda.

"Si, non lho avrei mai fatto, so che sei fidanzata, e so quanto ci tieni a Pedri, però è vero, io ti amo, però avrei continuato a soffrire in silenzio senza farti soffrire" dice avvicinandosi a me e prendendomi la testa tra le mani.

"João, non so perché mi hai fatto ciò hai fatto, però so che hai un cuore grande e hai un amore da poter dare a qualsiasi altra ragazza che non sono io" dico mettendogli una mano sul cuore.

"L'ho fatto perché ero geloso, avevo paura, paura di poterti perdere, ero mentalmente instabile in quel periodo, però ho capito solo ora che se ami una persona, non ti devi fare prendere dalla gelosia e che non la devi fare soffrire"

"Vedo che hai imparato la lezione, e sono contenta per te" dico per poi uscire dalla stanza armadio e per andare di sotto.

"Va bene ora vado" dove joão avvicinadoso alla porta.

"Felix aspetta" dico per andare a lui.

Mi sono avvicinata e gli ho dato un bacio.

"Non fraintendere, è un bacio di adio" dico per poi chiudere la porta.

Ma soltanto ora ripensandoci, che cazzo ho fatto.
Oltre che ho scopato con João l'ho pure baciato.
Devo andare da mia sorella, solo lei sa aiutarmi.

"Ei amore" dice mia mamma entrando dalla porta.

"Ciao mamma, prendo la macchina" dico uscendo di corsa da casa e avvicinandomi alla macchina.

Inizio a guidare fino all'ospedale.
Però soltanto ora mi sono ricordata che non ho la maglia ne di Ferran ne di Pedri. Così riparto e torno a casa.

"Mi sono scordata queste" dico guardando mia mamma e Pacho, che nel mentre era arrivato a casa, per poi prendere le maglie e tornare all'opsedale.

"Eccomi tata" dico entrando.

"Finalmente" dice contenta.

"Scusami e che ha avuto degli inconvenienti"

"Del tipo?" Chiede lei curiosa.

"Allora ti ricordi di João".

Di lei mi fido, gli voglio raccontare tutto.

"Ovvio, il tuo ex pazzo" dice redendo.

"Si lui. Comunque il giorno che sono venuta in spagna era davanti casa, e oggi diciamo che abbiamo scopato, ma io non volevo ti giuro, amo Pedri. Mi fatto ascoltare un vocale dove ansu diceva che se non lo avremmo fatto mi avrebbe fatto del male" dico scoppiando a piangere per poi sedermi sul letto.

"Ei ti credo, non ti preoccupare. Ma a Pedri come glielo dici"

"Bella domanda, non lo so neanche io" dico per farla ridere.

"Be' prima parla con Pablo, ma non lo fare per il telefono, fanno dal vivo, poi racconta tutto a Pedri" dice per poi abbracciarmi.

"Va bene, però io in Qatar torno quando te starai meglio"

"No, te domani cerchi in biglietto e parti per il Qatar, io e te possiamo sempre sentirci per il telefono" dice sgridandomi un pochino.

"Certo mamma" dico per poi scoppiare a ridere con lei.

Alle otto è cominciata la partita, ho aiutato mia sorella a mettere la maglia e poi l'ho messa io.
La Spagna fa gol subito con assist di Azpilicueta e gol di Morata, però appena ricomincia il secondo tempo il Giappone fa due gol, anche se uno non c'era dato che il pallone era fuori. Abbiamo rischiato di andare fuori dal mondiali perché la Germania stava perdendo e noi pure, e la Costa Rica c'è passata davanti, la poi la Germania ha subito rimediato, e noi siamo andati agli ottavi.
Chiamo subito Pedri, che non risponde. Così chiamo Pablo che risponde subito.

"Ei tato bella partita, ma Pedri dove" dico appena accetta la videochiamata.

"Si sto bene anche io grazie per avermelo chiesto"

"Dai stupido, dove Pedri"

"Ehmm...non penso tu lo voglia sapere"

"Inchesenso Pablo" dico preoccupandomi.

"Non te lo posso dire, ma vieni in Qatar il prima possibile".

Ma che cazzo, ma una cosa giusta nella mia vita ci può essere.
No, mi rispondo da sola.

mi corazon para ti~~Pedri Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora