treintauno

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"aspetta" dice João prendendomi dal braccio.

Io mi giro e lo guardo come per dire cosa volesse.

"Vieni a dormire da me"

Non potevo credere che lo avesse detto davvero.

"João ti ricordo che stiamo fingendo non è vero. Comunque vado da Pedri che ci devo anche chiarire" dico guardandolo.

"Possiamo almeno andare a fare un altro giro?" Mi chiede.

"João sono le due di notte, voi domani avete gli allenamenti, vai a letto" dico uscendo dalla macchina.

Entro è c'è Pedri sul divano che dorme.
Mi avvicino e lo sveglio, lo faccio dormire in camera al meno e non su uno scomodo divano.

"Pedri" dico scuotendolo.

"Mhhh" dice mugugnando.

"Dai su andiamo a letto" dico cercando di svegliarlo.

"Prima darmi un bacio".

Gli è già passato tutto.
Non me lo faccio ripetere due volte che lo bacio.

"Mi sei mancata" dice alzandosi e e abbracciandomi.

"Che sei subito sveglio" dico ricambiando l'abbraccio.

"Basta il tuo bacio" dice.

"Andiamo a letto" dico per cominciare a salire le scale.

Mentre salivamo sentiamo un colpo che proviene dalla camera di Pablo e Ferran.
Ci avviciniamo alla porta e sentiamo che i due stavano litigando.

"Ti ho detto di fare piano imbecille" dice Pablo a Ferran.

"Sei te che hai fatto cadere tutto" risponde l'altro in sua difesa.

"Si ma guarda che casino, la Eli domani ci ammazza"

E ora cosa c'entro io.

"Sei un uomo morto" dice Ferran a Pablo.

"Lo so, ma sai una cosa"

"Cosa"

"Lo nascondiamo e non diciamo niente, so che per lei questo era troppo importante"

E ora che hanno fatto.
Pedri mi dà una spinta come per dire di entrare.
Così busso e Pablo viene ad aprirmi.

"Mister non è successo ni-" si blocca appena mi vede.

"Peccato Pablo che io sono la figlia, comunque qualsiasi cosa tu hai rotto sappi che io sono peggio di mio padre" dico guardando Ferran che nasconde qualcosa dietro la schiena.

"Cosa nascondi" dico avvicinandomi.

"Niente" risponde

"Bugiardo, cosa nascondi"

I due si danno uno sguardo e Ferran mi fa vedere cosa hanno rotto.
Era uno degli ultimi regali che mi Xana mi ha regalato, un quadro con noi due sopra, non una foto, ma un vero e proprio disegno.

"Pablo Martin Paez Gavira, ritieniti un uomo morto" dico girandomi.

Lui deglutisce sonoramente e poi mi guarda.

"Devo scappare" mi chiede.

"Si" rispondo e lui comincia a correre.

Lo inseguo finché non lo raggiungo e lo butto a terra.

"Pablo te sai quanto ci tengo a quel quadro, perché non tieni le mani ferme" dico incazzandomi.

"Lo so lo so ho sbagliato, ma te lo rifaccio rifare, ti prego tata perdonami"

mi corazon para ti~~Pedri Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora