•{🕯️Vɪᴄʜʏ ᴇ Fʀᴇᴇ🕯️}•

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Oggi non riuscivo ad aggiornare l'altra storia, perchè wattpad dice "Riprova più tardi" ma invece qua mi fa scrivere..... e allora dillo che mi odi e che sei stronzo ☺️

Mi scuso se potrebbe sembrare un po' macabra come storia. Quindi-

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Le bambine erano sedute nella stanza buia, una disegnava sulla parete con un gesso, faceva dei segni però, non disegni veri e propri.
Era impossibilitata ad usare la mano destra.
La sorella invece, cercava di pettinare una bambola che però teneva ferma con le gambe.
Fece un gesto per spostarsi un po' spingendo però la sorella verso di se, cosa che suscitò la rabbia di ella.
«NON MI TIRARE. Non vedi che sono occupata.
«ANCHE IO SE E' PER QUESTO!»
«ZITTA!» si tiravano i capelli e si mordevano a vicenda.

Da dietro la porta le domestiche le ascoltavano.
«Animali. Bestie è questo che sono.»
«Come è potuto accadere che la madre le partorisse.»
«non ti so dire.»
E le bambine a sentirle dire certe cose, smisero di litigare.
Avevano le lacrime.
«Siamo un mostro Vichy.....»
«Lo so..Free, mi fai male se tiri»
«Scusa sorellina»
Erano sempre state attaccate dalla nascita, dovevano coordinarsi nei movimenti per evitare di far male l'altra.

I giorni passano e le bambine rimanevano chiuse in camera, la madre le teneva rinchiuse.
«Mostri.» erano solo questo ai suoi occhi. Erano solite però a camminare per i corridoi bui del castello la notte per rincorrere i domestici ed eventualmente, se a Vichy passava per la mente ucciderli.

Un giorno però sentirono rumori di una folla in delirio dalla finestra, si affacciarono, la sorella maggior, Napoleonica, emergeva tra tutti, insieme alla loro sorellina minore, Francia.
Erano all'in piedi su una ghigliottina, videro meglio, la madre delle due era inginocchiata sul legno, la testa nel mezzo della macchina.
Vichy sorrideva nel vedere la testa della donna cadere sul terreno, Free avevo gli occhi sgranati, dalla sorpresa e dal disagio.

{giorni dopo}

«Sorelle.» Napoleonica le chiamò invitando a seguirla.
Obbedirono. Buio, buio totale.
Si ritrovarono in una stanza, stordite, Vichy, sentendo il braccio e la gamba più leggeri, li guardò.
«..Free?» era separata dalla sorella.
«Vichy?..Siamo.. siamo separate»
«già...» si guardarono, non si erano mai viste direttamente in faccia se non con uno specchio, adesso che la guardava bene, Free si rese conto che lei e sua sorella non si somigliavano per nulla eppure erano gemelle.
«Sei strana»
«Anche tu» provò ad abbracciarla.
Si scostò.
«Mi fa male il braccio...»
«Scusa.» avevano ancora i punti.
«vi vedo bene» la sorella minore le guardò, felice, Napoleonica non accennava mai delle espressioni.

Le due adesso che erano separate crebbero in modo diverso, Vichy provava un'odio contro la sorella, odio contro tutti e tutto, tranne una persona, che conobbe quando diventò una donna adulta ma comunque l'odio verso Free non smise.
Free invece amava sua sorella, ma la odiava allo stesso tempo, non l'avrebbe mai perdonata, per nulla..
Si incontrarono per l'ultima volta sul campo di battaglia, Vichy aveva la sua ascia in mano, lei la sua lancia e la pistola.
«Sorella....siamo solo io e te.» e si lanciò contro di lei.t


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Ebbene si. Gemelle siamesi.
Porco dio 💃

Non so che dire😭


-𝐴𝑐ℎ𝑖𝑙𝑙𝑒



❦︎𝙾𝚗𝚎𝚜𝚑𝚘𝚝 𝚌𝚘𝚞𝚗𝚝𝚛𝚢𝚑𝚞𝚖𝚊𝚗𝚜❦︎Where stories live. Discover now