Capitolo 37 - i nostri nuovi amici

5 2 0
                                    

"TREMATE!" enunciò una voce dall'oscurità.

L'Estraneo dai lunghi capelli di ghiaccio e brina si guardò intorno con circospezione. Nulla. Solo neve e bianco, e oscurità ovviamente. Lì al nord, dove ormai avevano conquistato tutto, non c'era molto altro.

"Tremate, al suono della voce nell'oscurità! Temetela! E sappiate... che da oscure ali...derivano oscure parole!" continuò la misteriosa voce.

Il plotone di estranei ormai cominciava ad agitarsi, cercando erraticamente con le loro orbite morte, ma nuclearizzate di blu magico, i whereabouts (non so come si dice) del loro interlocutore improvviso.

Vi fu un lampo di luce oscura, e di fronte al gruppo di non-morti nucleari apparve una figura che aveva del mistico. Il ragazzo, biondo come un fulmine (?), indossava abiti davvero sgargianti, ma gli Estranei non potevano saperlo perché avevano la vista desaturata (venivano dalla serie di GoT). Ciò che però potevano vedere era la forma del suo mantello ricoperto di piume nere come la notte, che però risaltavano nella visione termica desaturata degli Estranei. Inoltre potevano vedere che non era molto vestito, anzi, era abbastanza...slutty. Il suo torso era nudo se non per una sottile maglietta a rete scintillante. Doveva essere di tipo fuoco...maledizzione!

Il tenente sergente colonnello Estraneo #1 diede il segnale, ruggendo con la sua voce che sembrava una lastra di ghiaccio che si staccava da un ghiacciaio. I suoi sottosoldati (non so i gradi dell'esercito) si mossero in contemporanea come uno sciame, pronti ad attaccare il non-morto (perché non era morto, era vivo).

Il ragazzo, con la sua strana tiara di filo rosso zebrato che gli coronava il capo, fece un sorriso beffardo, pieno di sicurezza. Come d'incanto (e lo era) il suo mantello si aprì alla velocità del buio - ed ora, improvvisamente, il ragazzo aveva due ali ampie ed oscure come la notte ma che brillavano di glitter come un cielo stellato. Maledizione, era di tipo volante!

"Il mio sangue!" il ragazzo strillò, alzandosi in volo e contorcendosi in modo strano. "Il mio sangue oscuro ribolle nelle mie vene! Ah! La mia mano... la mia mano freme di trepidazione!"

Gli Estranei rimasero fermi a guardare, indecisi sul da farsi. Ok gli esseri umani, ma gli esseri umani volanti erano un po' più difficili da annientare senza la lancia OP del loro capo OC della serie.

Il ragazzo venne contornato da un'aura oscura fortissima (ma quindi...era di tipo dark?!), oltre novemila, accidenti, e tra le sue mani si materializzò un tomo giallo come il tuono - maledizione, era anche di tipo elettro?! Scosse la testa, come indeciso sul da farsi, e poi lanciò via il libro che cadde in testa ad un Estraneo uccidendolo sul colpo. Era un libro pesante. In ogni caso, ne tirò fuori un altro color marroncino chiaro, su cui c'era scritto "TOMO DELLA TERRA", ma questo gli Estranei non potevano saperlo.

Il ragazzo sbuffò, lanciando via anche quel libro. Finalmente dalla sua infinita ricerca si generò un libro arancione.

"A-ha! Il mio sangue ribolle di fuoco!" il ragazzo strillò, per poi aprire una pagina a caso del libro e portare una mano davanti alla bocca.

Sembrava che stesse per iniziare a beatboxare, ma invece mise le dita a cerchiolino.

"Ti imploro, ser Sasuke della Foglia, donami in prestito la tua tecnica della Palla di Fuoco Suprema!" enunciò, un po' beatboxando in effetti.

Evidentemente ser Sasuke doveva essere in ascolto, perché il mago biondo iniziò a sputare palle di fuoco puro, arancioni e brillanti, su ciascun estraneo come se stesse giocando al tirassegno, noto gioco delle fiere che esistevano pre-apocalisse. Un'aura mistica arancione che prendeva fuoco lo stava circondando a quel punto, e tutti gli Estranei ci misero ben pochi secondi a sciogliersi come ghiaccioli tenuti al sole in Puglieros.

Fu un attimo, e il campo di "battaglia", se così si poteva definire, fu sgombro e libero.

"Hahahaha!" il ragazzo rise fieramente. "La mia oscurità è stata più oscura della vostra!"
Da dietro una lastra di ghiaccio monolitica, artefatto estraneo molto comune al nord, sbucarono due ragazzi che sembravano avere pressoché la stessa età del mago fortissimo che aveva appena distrutto i non-morti.

Uno era proprio noioso e neanche valeva la pena descriverlo, coi capelli castani un po' ricci e lunghi e un noiosissimo mantello rosa scuro consunto e lercio. L'altra invece era alta, altissima, con i capelli biondissimi e bellissimi e mossi e lo sciatusch rosa. Era vestita quasi tutta di rosa e bianco, ed il suo bellissimo mantello pelliccia era bianco con le strisce zebrate rosa. Indossava anche dei fantastici stivali di latex bianco con il tacco altissimo rigorosamente rosa, ed overall era proprio pazzesca, sottolineato anche dai suoi orecchini a cerchio enormi di oro rosato.

"Che palle, ma dobbiamo per forza recuperarlo?" sbuffò sonoramente il tizio noioso col mantello schifoso.

"Owain!" la ragazza strillò, con una voce soave ma anche molto forte e chiara. "Scendi giù! Daddy ci aspetta!"

Il ragazzo volante ma anche elettro ma anche dark ma anche fuoco ma anche terra sorrise fieramente, richiudendo le ali e lasciandosi precipitare al suolo. Atterrò elegantemente con un triplo salto carpiato all'indietro e un battito di mani, e come toccò terra si accovacciò e dabbò fortissimo. Nessuno sapeva cosa fosse quella mossa che faceva sempre e che chiamava "dab", forse era qualcosa di pre-apocalittico che si era perso nella traduzione del tempo.

"Ebbene, miei consanguinei!" disse Owain, il nuovo personaggio volante fuoco terra elettro dark eccetera, clappando sulle spalle sua sorella e suo fratello! "Il nostro eroico e nobile padre ci attende!" annunciò come se lo stesse rivelando lui e non la ragazza che aveva appena parlato.

"I nostri nobili padri.." lo corresse quello noioso coi capelli castani, avviandosi di malumore al fianco dei due biondi.

Winter Post-ApocalypseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora