Prologo

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Un consiglio per tutti coloro che, almeno una volta nella vita,
si sono sentiti traditi da qualcuno di caro:
dichiarargli guerra non è assolutamente un
buon modo per chiarire.

Un consiglio per tutti coloro che, almeno una volta nella vita, si sono sentiti traditi da qualcuno di caro: dichiarargli guerra non è assolutamente unbuon modo per chiarire

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Un tonfo alla sua porta distrasse James dalla sua esercitazione. Erano le sei del mattino e sua madre era uscita per andare al mercato da pochi minuti, quindi posò la spada e, ridacchiando, si diresse verso la porta. «Hai dimenticato di nuovo i soldi, non è vero? Ti dimenticheresti anche la testa se non la avessi attaccat-...» la frase gli morì in gola non appena ebbe visto chi c'era dall'altra parte della porta: era Trystan, una delle guardie reali.

«Buongiorno signore, mi è consentito entrare?» Si schiarì nervosamente la gola, non osando guardare James negli occhi.

James corrucciò le sopracciglia. «Trystan, ci conosciamo da anni. Non hai bisogno di chiamarmi in modo così formale.» Che diavolo gli era preso? Solo perché lui ed Irwin si erano lasciati mica tutti gli amici del re avevano smesso di parlargli, anzi, proprio qualche giorno prima aveva incontrato Isabelle al mercato e si erano salutati affettuosamente. Un attimo... se Trystan era così nervoso forse era per Irwin? Forse gli era successo qualcosa? «Irwin sta bene?»

La guardia annuì e James finalmente potè riprendere a respirare. «Certo che sì, mi ha mandato lui qui.»

Lo sguardo della strega oscura si illuminò. «Davvero?» Subito dopo si pentì di aver mostrato tanto interesse. «Cioè, intendo, okay. Vuole forse riappacificarsi con me?» La pose come una battuta, ma in fondo sperava che fosse così, che Irwin avesse finalmente capito che la sua idea di lasciarsi era stata terribile e che non tutte le streghe oscure fossero malvagie, e quindi fosse finalmente pronto a rimettersi insieme con James.

Qualcosa nello sguardo di Trystan però gli disse che non era così. «Io e gli altri dobbiamo consegnarla a tutte le streghe oscure del regno.» Disse, prendendo una pergamena dalla borsa a tracolla che portava.

Il sangue di James si raggelò. «No...» sussurrò, incredulo, scuotendo la testa, mentre Trystan gli passava il decreto.

La guardia abbassò la testa, desolato. «Mi dispiace, James.» Detto ciò, si congedò con un cenno della testa e andò via.

Non appena James ebbe chiuso la porta si sedette al tavolo, sfilò il nastro rosso che teneva arrotolata l'elegante pergamena e cominciò a leggere.

«Decreto Reale numero 265: qualsiasi tipo di magia oscura sarà bandita dal regno di Alvagar a partire dalle 9:00 di questa mattina. È assolutamente proibito a tutti i tipi di creature magiche -e non- di esercitare la magia oscura nel regno e nei territori che appartengono al re Irwin Bèchalot di Alvagar. Gli eventuali trasgressori verranno imprigionati e privati dei loro poteri tramite l'utilizzo di soppressori magici.
Firmato,
Re Irwin Bèchalot.»

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