Dolce Segreto

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Kyle mi poggiò sul ripiano del bagno e fece avvicinare i miei fianchi ai suoi continuando a baciarmi lungo il collo, chiusi gli occhi godendomi la bella sensazione riflettendo sul come fossimo arrivati a questo punto, sospirai tenendo le mani sulle sue spalle mentre mi lasciavo toccare dalle sue mani come se fossi una bambola per i suoi giochi. Mi accarezzò la schiena passando sotto la mia maglia facendomi rabbrividire, non sapevo quando fermarlo, non volevo rovinare il momento, sembrava sapere quello che stesse facendo come se l'avesse fatto un milione di volte, eppure riusciva a farmi sentire a mio agio in tutto quello che faceva; mi alzò la maglia e guardandomi negli occhi passò le labbra sul mio petto sorridendo: – Sei davvero stupenda, sai? – mi accarezzò le cosce e tornando composto mi baciò sulla fronte: – Ti ringrazio... – riabbassai la maglia coprendomi di nuovo imbarazzata, abbassai lo sguardo poggiando le mani sul ripiano del bagno e scesi tornando in piedi.

Kyle mi prese una mano e la poggiò sul cavallo dei suoi pantaloni, tastai per un momento ma ritirai subito dopo la mano arrossendo: – Un po'troppo eh? Volevo solo mostrarti quanto sono felice di vederti – passò un dito sulla mia guancia  e si leccò le labbra guardandomi dall'alto in basso. Gli accarezzai il petto scendendo fino all'addome, avrei preferito le cose accadessero più lentamente ma non penso possa andare più oltre di così; Kyle sembrava davvero compiaciuto, riprese a baciarmi infilando una gamba tra le mie e iniziando a premere. Inarcai leggermente la schiena stringendo le gambe mentre il bacio si faceva sempre più intimo e passionale: non avevo mai provato nulla del genere in prima persona ma sembrava quasi stessi sognando; passò il suo pollice sul mio labbro inferiore per spingerlo poi nella mia bocca, lo leccai e aprendo la bocca mi fece tirare fuori la lingua che incrociai con la sua in un bacio alla francese mozzafiato. Poggiai nuovamente la mano sui suoi pantaloni e iniziai a toccarlo man mano che anche lui spingeva contro la mia intimità, lo sentivo ansimare tra un respiro e l'altro mentre cone mani continuava a esplorare liberamente il mio corpo. Dopo un paio di minuti trascorsi tra le sue braccia rapita dalle sue labbra lo spinsi e tornammo composti come se nulla fosse successo.

– Penso sia il momento di tornare a dormire... – allungai la mano verso la maniglia della porta e cercai di aprirla tirando ma senza ottenere risultati: – Sei ancora un po' nervosa? Posso capirlo – Kyle mi fece spostare ruotando la chiave e aprendomi la porta: – Buonanotte milady – mi fece l'occhiolino e spegnendo la luce del bagno tornammo a dormire.

Si fece mattino e venni svegliata dalla dolce voce di Heidi che mi solleticava una guancia: – Sveglia, sveglia, è mattina – mi alzai senza esitare notando la metà di noi ancora addormentata, solamente noi ragazze eravamo in piedi; approfittammo del tempo per cambiarci nell'attesa che i ragazzi si svegliassero e salimmo in cucina dove Wendy ci aveva chiamato per fare colazione insieme: lei indossava una camicetta con una maglia di lana sopra mentre Stan era ancora in pigiama visibilmente devastato dalla nottata. Iniziammo a fare colazione con delle fette biscottate e della marmellata e man mano che gli altri si svegliavano ci raggiungevano al tavolo. – Ragazzi che serata, non ricordo nulla di ieri sera – Cartman si mise seduto stropicciandosi gli occhi con le mani: – Certo ciccione, sei collassato proprio all'inizio della serata – ribatté Stan chiudendo il vasetto di marmellata: – Ehi, non sono ciccione, ho solo le ossa grosse – ridacchiammo un po'a causa della sua risposta e continuammo come se nulla fosse.

Si fecero le nove e iniziammo a prepararci per uscire, salutammo Wendy e Stan, che sarebbe rimasto ancora un po'da lei e ci avviammo ogniuno verso casa propria. Questa mattina il sole splendeva e il gelido freddo di ieri era come sparito, il cielo era sgombro dalle nuvole mentre la neve pareva diminuita. Mi unii alle mie amiche per il primo tratto di strada e cercai di fare pace con Bebe, mi scusai per il bacio senza raccontarle nulla del resto della nottata e riuscii a farmi perdonare ma non del tutto, mi definì egoista e frivola avvisandomi che se baciassi di nuovo qualcuno che le piace ne avrei subito le conseguenze. Heidi mi prese per mano, salutammo Bebe ormai giunta a casa e continuammo a camminare fino a raggiungere la mia poco più in là: – Secondo me Bebe si sta mostrando molto testarda ultimamente, pensa di sapere tutto di tutti e avere il controllo – Heidi mormorò fermandosi davanti casa mia  e lasciandomi la mano – Secondo me non hai colpe, Kyle non è il suo fidanzato, può decidere da solo chi baciare – le parole di Heidi mi scaldarono il cuore, è sempre stata tenera e comprensiva, dovrei considerare di chiederle più spesso dei consigli o opinioni, la sua sincerità la rende davvero una ragazza d'oro.

Rientrai in casa e corsi in camera per spogliarmi e mettermi subito in pigiama per poi lanciarmi sul letto; che giornata, sono successe troppe cose in così poco tempo che mi hanno mandata in confusione, mi rimase un leggero mal di testa da ieri sera. Iniziai a contemplare il  soffitto con le braccia aperte, sgombrando la mente da ogni pensiero intrusivo, dedicai del tempo per prendere lunghi respiri ad occhi chiusi per rilassarmi e continuare in modo tranquillo la domenica pomeriggio. Il silenzio venne interrotto da una notifica proveniente dal mio telefono: // Hey sono Kyle, ho chiesto a Wendy se poteva passarmi il tuo numero, spero non ti dispiaccia // . Di nuovo Kyle... alla sola vista aprii la chat con il battito a mille e risposi senza esitare: // Heyy, non preoccuparti mi fa piacere avere il tuo numero //  // Senti... volevo chiederti se ti andasse di uscire assieme qualche volta //  // Sarebbe fantastico, mi piace la tua compagnia //  // Posso chiamarti per chiarire un paio di cose o sei occupata?//  // Fai pure, sono libera // . Mi sedetti per l'emozione e arrivata la chiamata postai subito il telefono all'orecchio: // – Ecco la mia ragazza preferita – //  // – Non dire così, mi fai arrossire – // .

Restai in chiamata a parlare con Kyle a lungo, finimmo per organizzare un'uscita per domani pomeriggio alla fine dell'orario scolastico, ero davvero emozionata all'idea di avere un'appuntamento ma speravo che Bebe non se la prendesse ancora di più... nel mezzo della conversazione venni chiamata da un numero sconosciuto, declinai e tornai subito da Kyle: // – Ora ti devo lasciare, devo accompagnare il mio fratellino da un suo amico, ci vediamo domani – // lo salutai e una volta terminata la conversazione guardai il numero della seconda chiamata, provai a cercarlo su Facebook salvando il numero come "sconosciuto" per scoprire di chi si trattasse ma non trovai alcun profilo allegato; probabilmente era soltanto spam quindi lasciai perdere e poggiai il telefono sul comodino.

Durante l'arco della giornata ricevetti un altro paio di chiamate dallo stesso numero e ciò mi fece dubitare dell'idea che fosse solamente spam, forse era proprio qualcuno che mi cercava: verso e ultime ore della sera rimasi a letto con la testa affondata nel cuscino indecisa se provare a richiamarlo o se aspettare che mi contatti nuovamente per primo: guardai il buio della notte fuori dalla mia finestra per un momento e premendo sulla cornetta decisi di non tirarmi indietro. Portai il telefono all'orecchio ascoltando i segnali acustici in attesa di una risposta finché sentii la voce di una ragazza dall'altro capo della linea: // – Sono Karen, la sorella di Kenny, al momento lui è fuori con un'amico e non vuole essere disturbato, richiama più tardi – // e riattaccò senza dire altro; questa era una gran sorpresa, abbastanza prevedibile dato il suo atteggiamento nei miei confronti ma trovai comunque il gesto molto carino da parte sua. Salvai il suo numero e, una volta messa l'anima in pace, mi coricai sotto le coperte per poi addormentarmi.

Dolce Morte [Kenny×Reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora