Dolce Scampo

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Anche oggi il sole splendeva come ieri, dei ciuffi d'erba spuntavano da sotto la neve che ormai aveva lasciato per la maggior parte delle chiazze d'acqua. Prima di uscire dalla classe mi affacciai alla finestra e disegnai un piccolo cuore sul vetro appannato, oggi sarei dovuta uscire con Kyle e mi stavo facendo già prendere dalle emozioni; durante la pausa pranzo ne avevo parlato con le ragazze e tutte mi diedero il loro sostegno, anche Bebe ne era felice, aveva lasciato tutto l'accaduto alle spalle ma solo perché aveva scoperto che Clyde nutriva un leggero interesse per lei, onestamente non penso riuscirò mai a capirla del tutto. – Dove ti piacerebbe andare? – sentii la voce di Kyle venire da dietro di me: – Non ho preferenze, mi affido a te – mi girai e gli sorrisi porgendo una mano verso di lui: – Allora non ti dispiace se vado un momento in bagno – spostò lo sguardo leggermente imbarazzato ma mantenendo un leggero sorriso sulle labbra: – Non c'è nessun problema, figurati – gli presi la mano e uscimmo insieme dalla classe ormai vuota; lo accompagnai fino alla porta del bagno, lui diede una veloce occhiata ad entrambi i lati del corridoio e portandomi vicino al suo petto entrammo nello sgabuzzino alla destra dei bagni.

Kyle mi spinse contro la porta premendo il suo corpo contro il mio, mi afferrò le mani e iniziò a baciarmi lungo il collo con foga: – Non hai idea di quanto mi sei mancata – alzai la testa socchiudendo gli occhi mentre lo lasciavo continuare – Non riuscivo nemmeno a seguire la lezione da quanto mi distraevi – mi spostò i polsi sopra la testa facendomi cadere il cappotto che tenevo in braccio e, tenendoli fermi con una mano, mi accarezzò la testa baciandomi e leccandomi le labbra. Non eravamo nemmeno usciti da scuola che già stavamo limonando senza ritegno come l'ultima volta: – Queste cose dovranno rimanere sempre e solo tra di noi, ricordatelo – disse sottovoce mentre infilava una mano sotto la mia felpa.

La mia pelle rabbrividì al contatto con la sua mano fredda, salì fino al mio girovita per poi proseguire dietro la mia schiena facendomi delle leggere carezze. Adoravo il suo tocco delicato, era ciò che lo distingueva dagli altri, rimaneva sempre così gentile, non riuscivo proprio ad oppormi ai suoi gesti: anche se risultavano avventati li sapeva rendere lenti e passionali. Chiusi gli occhi lasciandomi trasportare dalle sensazioni che il mio corpo provava, la forte stretta sui polsi non osava allentarsi e il leggero fresco lungo la schiena divenne presto un forte calore che mi pervadeva il corpo; Kyle mi giro ricominciando a baciarmi il collo e in men che non si dica mi abbassò i pantaloni cercando di farsi strada tra le mie cosce: – Kyle... fermo... – strinsi le gambe per non permettergli di proseguire oltre – Non è il momento e nemmeno il luogo – mi morse il collo e lasciò la presa per accarezzarmi il ventre con entrambe le mani, lo sentivo spingere dietro di me ma non era di certo questo che mi aspettavo da parte sua. Mi voltai di nuovo con le spalle al muro, sul collo poco dietro l'orecchio potevo sentire un leggero succhiotto premendo con le dita.

Poggiai una mano sul suo petto cercando di spingerlo via mentre con l'altra afferrai la maniglia della porta: – Non ho intenzione di continuare se mi cerchi soltanto per questo – lui fece mezzo passo indietro: – Se non te la senti basta dirmelo – si sistemò i vestiti e poggiò una mano sulla porta vicino alla mia testa – Ma finora il tuo corpo mi implorava di continuare... – si avvicinò alle mie labbra per ricevere un'ulteriore bacio e ricominciò a stringermi a sé, lo assecondai ma iniziai ad aggrapparmi alla porta della maniglia per uscire dallo sgabuzzino; non avevo modo di aprirla finché Kyle non si sarebbe spostato più in là. – Perché non ci riproviamo? Magari ho modo di farti sentire più a tuo agio – una volta udite quelle parole volevo solamente andarmene e poter tornare a casa il più presto possibile, non mi sentivo più a mio agio come prima, mi stavo iniziando a sentire forzata. Le sue mani continuavano ad allungarsi in mezzo alle mie gambe e l'unico modo che avevo per uscire era prendere in mano la situazione, lo spinsi nuovamente ma senza successo, ottenni solo uno sguardo confuso da parte sua: – C'è qualcosa che non va? – mi prese strettamente per i fianchi e mi baciò la fronte: – Possiamo rimandare la cosa? – lui scosse la testa rivolgendomi uno sguardo impietosito: – Non preoccuparti, non ti farà male – ignorava del tutto le mie parole e ancor peggio non mi lasciava muovere come preferivo, non mi restava altro che giocare d'astuzia. Mi spinsi tra le sue braccia alzandomi sulle punte per baciarlo con passione spostando in avanti tutto il mio peso: lo feci indietreggiare giusto un po' ma non abbastanza; sentii le sue mani passarmi sulle cosce come per trovare il punto giusto per sollevarmi, non potevo permettere che accadesse altrimenti non avrei avuto più vie d'uscita. Il mio battito iniziò ad accelerare e l'adrenalina del momento iniziava a scorrermi per tutto il corpo, non avevo abbastanza tempo per pensare così colsi la prima idea che mi passò per la mente: lo spinsi ancora più in là con le mani nel mentre mi abbassavo per inginocchiarmi davanti a lui. Alzai lo sguardo incrociando il suo, mostrava malizia e con un ghigno sul volto si sedette a gambe larghe su uno sgabello più indietro e batté due volte la mano sulla coscia come per farmi avvicinare. Colsi l'occasione al volo alzandomi in piedi raccogliendo il cappotto e uscendo dallo sgabuzzino correndo verso l'uscita rivestendomi: – Bastarda, torna qui! – la porta sbatté e Kyle iniziò a rincorrermi arrabbiato come non mai, mi sentivo ormai spacciata, non sarei mai riuscita a seminarlo, raggiunsi l'atrio precipitandomi giù dalle scale e con un tonfo aprii la porta e mi feci strada per giungere al cortile: – Non osare scappare via da me – Kyle mi afferrò per il cappotto tirandomi di nuovo a sé, ma riuscii a sfilarlo prima di finire tra le sue grinfie, per un passo di troppo scivolai dal primo scalino e caddi tra le braccia di Kenny che con i riflessi pronti era lì pronto a prendermi.

Dolce Morte [Kenny×Reader]Where stories live. Discover now