~8~HEAR YOUR MIND

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Scusatemi se non mi sono fatta sentire per un po', ma ecco qua un bel capitolo pieno di dettagli e colpi di scena

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Scusatemi se non mi sono fatta sentire per un po', ma ecco qua un bel capitolo pieno di dettagli e colpi di scena.


❄️

Il suo piano era fantastico. Tutto filava liscio. Tutto era sotto controllo e soprattutto tutti ci sarebbero cascati nella sua trappola elaborata nei minimi dettagli.
Era così felice che non riusciva a smettere di sorridere.
Forse sembrava inquietante, ma non gliene frega nulla.
Lui avrebbe distrutto definitivamente gli Dei.

Avrebbe portato morte e distruzione.
Se chiudeva gli occhi sentiva il sapore agrodolce del sangue sul palato, le grida di supplica che le persone gli avrebbero rivolto,le preghiere per risparmiare la loro insignificante vita.
Era così bello.
Ma doveva calmarsi perché non poteva evitare passi falsi.
Avrebbe ottenuto la sua vendetta e niente e nessuno glielo avrebbe impedito.
Tanto quegli idioti erano troppo impegnati nei loro drammi personali per pensare qualcosa che non fosse loro stessi.
E questo era positivo.
Anzi, bellissimo se non addirittura meraviglioso.

<<Padrone, tutto procede secondo i piani e nessuno si è accorto di nulla.>> Sussurrò inginocchiandosi ai miei piedi.
Dubitavate di me? Spero di no.
<<Devo far preparare le truppe?>>
Mi girai a guardarlo.
Lui sentendo su di sé il mio sguardo alzò gli occhi e mi guardò non capendo.
Devo dire che aveva dei begli occhi neri come la notte, ma per il resto mi disgustava.
Alzai gli occhi al cielo.
I servi non capivano mai nulla.
<<E secondo te? >> Abbassò lo sguardo e incurvò le spalle come se stesse preparando per i prossimi colpi.

Che bravo.
Ha imparato la lezione. Non si parla mai al suo cospetto senza essere interpellati.
<<Non voglio nessun passo falso e soprattutto chi sbaglierà ci penserò io a tagliare la testa in un solo colpo.>> Sibilai malevolo. <<E ora vattene che mi stai dando fastidio.>>
Il servo tremò, ma non si mosse.
Annusai l'aria.
Paura. Timore. Rancore.
Ed erano rivolte tutte a me. Sorrisi.
Splendido.
<<Sai, quando ordino qualcosa, odio ripetermi.>> Sussurrai meffluo. <<E soprattutto odio chi non mi ascolta.>>
E con noncuranza lo guardai.
Senza fiatare si alzò e con un goffo inchino girò i tacchi e se ne andò tutto impettito.

Mi rigirai voltandomi verso la finestra. Avrei distrutto tutto quello che mi avrebbe ostacolato la mia strada. Nessuna pietà. Nessuna concessione, ma solo dolore, distruzione e morte.
Che il sipario si alzi perché lo spettacolo sta per cominciare.
E voi cosa fate? Lo starete a guardare? Spero proprio di sì.
Tra poco sarei entrato in scena e gli dèi si sarebbero pentiti di essere nati. In particolare a due di loro.
Risi.
Tutto sarebbe andato per il verso giusto e questa volta nessuno mi avrebbe ostacolato.
❄️

Era abbastanza incazzato.
Nulla andava per il verso giusto.
I motivi erano così tanti che non riusciva neanche a contarli.
E adesso arriva anche la richiesta di soccorso da parte di Efesto di salvare Afrodite. Ma che la salvi da solo la sua spendita mogliettina, si disse. Lui non voleva avere niente a che fare con lei.
Sbuffò sonoramente.
Perché continuava a preoccuparsi di quella questione? Ormai era risolta no? Ormai aveva detto di no e se ne era lavato le mani. Allora perché si sentiva una merda? Perché non si sentiva in pace con la sua coscienza? Quindi...una domanda gli sorgeva spontanea: aveva dato la risposta giusta a sua fratello? Era quello che lui avrebbe fatto se fosse stato nei suoi panni?
Ma da quando si domandava se avesse fatto bene o male quando prendeva una decisione?

AFRODITE & ARES (Prima Stesura)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora