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Erano le quattro e mezza, Gon si era fatto una doccia e preparato per bene.
Si sentiva un po' in ansia.
Tra poco sarebbe arrivato il ragazzo dei suoi sogni ad accompagnarlo al cinema.
Qualche tempo prima non si sarebbe sognato nemmeno lontanamente uno scenario simile.
Stava facendo avanti e indietro e pensando di cosa avrebbero potuto parlare durante il tragitto, quando il campanello suonò.
Gon corse ad aprire la porta, sistemando un po' i capelli.
Il suo cuore batteva fortissimo.
"Buon San Valentino piccoletto!" aprì la porta e si ritrovò Killua con dei cioccolatini a forma di cuore e un mazzo di fiori in mano.
Gon arrossì fino alla punta delle orecchie.
"Aspetta, anch'io ho qualcosa per te." disse, correndo dentro casa.
"Posso entrare?" chiese l'altro, mentre Gon era in cucina.
"Sì, vieni"
Killua si fece strada nel corridoio.
Appoggiò i suoi regali sul tavolo e si mise a sbirciare Gon, anche se con scarsi risultati dato che stava coprendo i suoi di regali con la schiena.
Finalmente si avvicinò.
"Buon San Valentino." disse, senza riuscire a guardarlo negli occhi, offrendogli dei cioccolatini fatti in casa e un bigliettino imbustato.
"Oddio, grazie Gon! Non me l'aspettavo!" esclamò l'altro, anche lui arrossendo, abbracciandolo.
Grazie al cielo non mi ha chiamato piccoletto di nuovo pensò; gli piaceva quando lo chiamava per nome.
Killua si mise poi a scartare il biglietto, ma appena il verde lo vide lo fermò all'istante.
"Fermo! Quello lo leggi a casa!"
L'albino gli chiese il perché ma l'altro non rispose.
"Andiamo?" chiese invece, iniziando ad infilarsi le scarpe.
"Come vuoi tu." rispose l'altro, decidendo di non mettergli pressione.
Iniziarono così ad incamminarsi verso la loro meta.

𝘎.  «𝗞𝗶𝗹𝗹𝘂𝗴𝗼𝗻»Where stories live. Discover now