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Una settimana dopo.

Gon si riprese e tornò a scuola, anche se pieno di lividi.
Tutti ormai sapevano anche di ciò che gli successe, e non staccavano gli occhi da lui, cosa che lo faceva sentire completamente a disagio.

Stava cercando il ragazzo gentile dell'altro giorno.
Aveva deciso di non denunciarli per non creare casini, anche se avrebbe tanto voluto farlo.

Cercando di passare più inosservato possibile, sentì una voce da dietro che chiamava il suo nome.

"Gon!" urlò Killua, venendogli incontro.
"Hey! Sono io, ti ricordi di me?"
Il verde arrossì.
Ora che lo vedeva bene, era proprio carino e anche molto gentile.
"Sì, mi ricordo, più o meno" rispose, imbarazzato.
"Mi dispiace per quello che ti é successo, sono stati proprio degli stronzi! Spero che finiscano all'inferno!" esclamò l'altro, attirando ancora di più l'attenzione su di loro.
"Già.. a proposito, volevo ringraziarti."
"Ringraziarmi? É stato il minimo che avessi potuto fare" rispose, serio.
Gon si mise a ridere. Che tipo strano pensò.
Killua arrossì, ma subito dopo si distrasse a causa della chiamata della sua ragazza.
"Un secondo."
Gli chiese dove fosse e lui le rispose con la sua posizione, dato che quel giorno era entrato prima proprio per incontrare il verde.
Subito dopo, Gon parlò.
"Uhm, riguardo al video.. potresti cancellarlo per favore? E dire anche al tuo amico di-"
"Tranquillo" una piccola risatina, "non ho fatto nessun video, é stata solo la prima cosa che mi é venuta in mente."

Il cuore di Gon perse un battito, il suo viso assunse un leggero calore.
Perché si sentiva così?

Quella frase, detta con tanto menefreghismo e ironia, l'aveva fatto innamorare all'istante.
É così gentile pensò.

Dopo un po' riprese a parlare.
"Oh, menomale. Grazie ancora per avermi salvato. Ora sei l'eroe di tutta la scuola, eh?" scherzò, notando come tutti lo guardavano e bisbigliavano qualcosa con i loro amici.
"Beh, se proprio devo essere un eroe direi che sono il tuo!" rispose sorridendo, mettendosi le mani nelle tasche.
Gon arrossì ancora.
Il suo cuore batteva velocissimo.
É così dolce con me, non ce la faccio! pensò, in preda all'emozione.
Ridette per non farlo insospettire, ma era davvero emozionato e aveva preso la battuta sul serio.

Voleva rimanere ancora a parlare con lui, ma quando stava per fare conversazione arrivò la sua ragazza.
"Killua amore, dobbiamo andare, mi devi far copiare i compiti di inglese!" esclamò, trascinandolo via senza nemmeno dargli il tempo di obbiettare.

Il verde si vergognò un po', era ovvio che era l'unico a sentirsi così.
Stupido, dimenticatelo subito! si disse, autoconvincendosi che l'albino fosse etero.

Però voglio parlargli ancora una volta pensò.

𝘎.  «𝗞𝗶𝗹𝗹𝘂𝗴𝗼𝗻»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora