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ATTENZIONE: IN QUESTO CAPITOLO É PRESENTE VIOLENZA.

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Poco più di 8 mesi prima.

"Cazzo ma allora é vero che sei gay?"

Un'altra volta la stessa storia.
Il solito gruppetto di stronzi lo stava tormentando da quando aveva fatto coming out su Instagram, qualche settimana prima.
É stata una cosa rapida, una risposta ad una domanda anonima su una storia.
Quello che non sapeva, é che a fargli la domanda fu proprio uno di loro.
Anche se se ne pentì subito ed eliminò la storia nemmeno cinque minuti dopo averla messa, ormai tutta la scuola lo sapeva.
"Allora? Quante volte ti hanno preso da dietro?" risate a propulsione, come se avessero appena detto la battuta più divertente al mondo.
Si era stancato.

"Beh di sicuro non tanto quanto tua madre."

Non doveva dirlo.
Subito dopo iniziarono a colpirlo, ancora e ancora.
Si era accasciato a terra dal dolore.
Un pugno sulla guancia, un calcio nello stomaco, uno sputo sui suoi capelli.

"Frocio di merda!"

Le lacrime iniziarono a scendere come se non ci fosse un domani.

"Basta! Basta vi prego!" continuava a urlare, con la voce incrinata a causa del dolore.
Non riusciva neanche più a difendersi.
Quattro contro uno non era affatto uno scontro equo.

Ad un certo punto uno di loro prese il suo zaino e lo rovesciò a terra.

Gon, prima di incontrarli, aveva avuto una giornata stupenda: un bel voto in matematica, il suo piatto preferito a pranzo e gli aspettava un pomeriggio con la sua migliore amica.
Si stupì di quanto qualche minuto potesse cambiare tutto.
Vedere rovesciata tutta la roba che possedeva lo fece sentire male.
Gli strapparono i libri di scuola e bagnarono lo zaino con la coca cola di uno di loro.

Perché gli stavano facendo tutto questo?

Non se lo spiegava.
Aveva solo risposto ad una presa per il culo con un'altra presa per il culo, eppure si era ritorto contro solo a lui.

Continuava a piangere e pregarli di lasciarlo andare, ma non lo ascoltarono.
Era appena finita la scuola, Bisky era tornata a casa e solo dopo si era accorto che lo avevano seguito.

"E questo cos'é?" rise uno di quelli, tenendo in mano La canzone di Achille, il suo libro preferito.
"No, ti prego..!" implorò il verde, accasciato per terra, tenuto fermo dagli altri.
Il ragazzo lesse la trama e si mise a ridere.
"Ma é un libro per froci! Cazzo, che schifo!" disse, sbellicandosi.

Gon era in pessime condizioni: gli sanguinava il naso e gli faceva male ovunque.
Non poteva più fare niente se non subire e sperare di non prendere colpi mortali.

Proprio quando si stava arrendendo a tutte le cattiverie che gli avevano inflitto, arrivò un angelo custode a soccorrerlo.

"Hey! Ho ripreso tutto quel che avete fatto e mandato il video ad un mio amico che se l'é già salvato in galleria! Se non ve ne andate subito giuro che vi denuncio cazzo!" urlò un ragazzo alto, con i capelli bianchi e gli occhi azzurri.

Dopo una discussione forte, che purtroppo Gon non riuscì a sentire bene per via delle sue condizioni, ancora per terra, vide che se ne andarono una volta per tutte.

"Cazzo! Stai bene? Riesci ad alzarti?" chiese il ragazzo, che il verde pensò fosse tanto gentile, accovacciandosi vicino a lui.
"Sì.." anche se rispose in questo modo, cadde subito dopo averci provato.
"Ti porto in ospedale adesso, non preoccuparti!" aggiunse l'altro, con un tono di voce dolce e preoccupato.
"Il.." tossì Gon. "Il mio zaino..."
Lo sconosciuto si girò e fece un'espressione furiosa.
"Bastardi! Siediti un attimo, te lo prendo i-"
"Non c'é bisogno." rispose, cercando di arrivarci da solo, ma senza riuscirci.

A quel punto svenne, sentendo in sottofondo le grida preoccupate del ragazzo tanto gentile che l'aveva aiutato.

𝘎.  «𝗞𝗶𝗹𝗹𝘂𝗴𝗼𝗻»Where stories live. Discover now