parte due

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Reid decise di portare a cena fuori la sua fidanzata, sia per farle una sorpresa sia per farla rilassare un po' dopo quella strana telefonata.

Reid: p-prima che torniamo a casa, ti andrebbe di andare a cena?
Tu: certo, ma non scegliere nulla di sfarzoso. Sai che non mi piace.
Reid: lo so c-cucciola mia, ma sarà per una buona causa.
Tu: così mi spaventi e mi incuriosisci allo stesso tempo.
Reid: beh era quello che volevo.
Tu: ecco perché mi hai fatto vestire così elegante.

Reid le da un bacio all'angolo della bocca per poi concentrarsi di nuovo sulla strada. Arrivati al ristorante, Reid fa scendere tn dalla macchina per poi prenderla sottobraccio e avviarsi verso l'entrata.

Reid: come ti sembra?
Tu: è stupendo.
Reid: ho voluto scegliere il migliore solo per te.
Tu: grazie amore, lo aprezzo molto.
Receptionist: salve, avete una prenotazione?
Reid: si, a nome Reid.
Receptionist: ottimo, allora seguitemi.
Reid: va bene, grazie.

La receptionist li porta verso il loro tavolo per poi lasciarli soli e Reid, da buon gentiluomo che è, non si è fatto sfuggire l'occasione di far accomodare la sua amata.

Reid: spero ti piaccia.
Tu: spence, non c'è nulla che non mi possa piacere. Sai bene che sono una ragazza semplice.
Reid: questa è una delle cose che tanto mi piacciono di te.

Dopo un po' arriva il cameriere che prende le loro ordinazioni e poi va via. La serata procede bene fin quando Reid decide di alzarsi.

Tu: Spence, cosa... cosa stai facendo?
Reid: è da un po' che stiamo insieme, e volevo chiederti se... se volevi sposarmi...
Tu: oddio Spence... si, certo che lo voglio! Ti amo tantissimo!
Reid: grazie tn, ti amo anche io.

Reid le mette l'anello per poi abbracciarla e baciarla. Dopo ciò pagano, uscendo dal locale dirigendosi verso la macchina. Tornati a casa, Spencer andò ad aprire il garage, mentre tn aspettava in macchina, ma quando tornò trovò lo sportello aperto ma nessuna traccia di tn. Non trovandola in casa decise di chiedere aiuto alla squadra. Intanto t/n si era appena svegliata, ritrovandosi legata ad una sedia in mezzo ad una stanza vuota e con sopra di lei una luce.

Posizione sconosciuta, casa dell'S.I.

S.I: oh ben svegliata principessa.
Tu: ah... che mal di testa. Ma... ma d-dove mi trovo?
S.I: quello ti passerà tra qualche minuto tranquilla. Comunque ti trovi nella mia umile dimora, benvenuta ma non per molto.
Tu: chi sei?
S.I: Sono la persona che ti ha chiamato qualche giorno fa.
Tu: cosa vuoi da me?
S.I: farti soffrire, uccidere delle ragazze molto somiglianti a te e infine per ultima vittima uccidere te.
Tu: perché proprio io? Cos'ho di così speciale? Sono una normale ragazza con un normale lavoro.
S.I: non sei una normale ragazza, perfetta in tutto, ma sei impegnata con quel cervellone sfigato del tuo collega dell'FBI.
Tu: allora perché non uccidermi e farla finita subito? Invece di uccidere altre ragazze innocenti.
S.I: e poi che divertimento ci sarebbe? Voglio vedere la tua squadra soffrire e soprattutto il tuo fidanzatino.
Tu: non credere di potercela fare così facilmente. Riusciranno a salvarmi prima che tu mi uccida.
S.I: mia cara, per quando loro ti troveranno tu sarai già morta e sai, credo che manderò loro anche un video così potranno vederti.
Tu: sei un lurido, bastardo psicopatico.
S.I: le tue parole non mi fanno alcun effetto.
Tu: oh lo so bene, ma volevo comunque dirtelo.

L'S.I. le mette dello scotch sulla bocca per poi lasciarla sola nella stanza. Intanto la squadra iniziava le ricerche per trovare la loro collega è amica t/n.

La Figlia Rapita Del Mio Capo - Spencer ReidWhere stories live. Discover now