8. I know you try to fool me but maybe you don't for a few seconds

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«Quando la tua mente è in tempesta non cercare il sole, osserva le nuvole.»
Domenico Adonini

SHEILA

Si dice che il silenzio sia imbarazzante, dicono che si deve parlare per non creare disagio, tutti credono che sia una cosa brutta se il silenzio domina la tua vita e le tue giornate.
Il pensiero comune è quello di parlare di un argomento casuale pur di rompere il silenzio fastidioso, se lui ti cammina attorno vieni considerato debole, indifeso e ingenuo. Insomma sei un povero bambino spaventato da un mostro inesistente, a cui solo tu credi.

Ma per me è sempre stato il contrario.
Per il silenzio non intendo un suono sordo o muto, seccante e noioso perché troppo pungente, non lo concepisco come non aver più niente da dire o troppe parole da dire, ma non riuscire a farle fuoriescere dalla propria bocca.

Io intendo il silenzio che ti fa restare nella tua bolla, quello che permette di isolarti e andare su un mondo tutto tuo. Un mondo creato per te e solo per la tua anima. Un posto dove per un po' scompari e vivi sola senza rumori contrastanti e stonanti con il tuo io.

A volte il mio silenzio racchiude urla e lacrime, a volte solo smarrimento e a volte l'ignorare. Molte cose vengono contenute nei miei silenzi ma neanche un anima viva le percepisce, forse perché neanche io sono un anima vivente.

È da giorni che il mio silenzio mi fa compagnia più del solito, mi tiene con sé come un amico fedele alla quale confidi tutto perché sai che è una parte di te, perché è te e questo non cambierà mai. Credo che sia l'unico di cui io ripongo una minima parte di fiducia rimasta in me, lui non mi ha mai tradito e spero non lo faccia mai.

Sono passati tre giorni nei quali sono successe le solite cose che accadono qui a Hogwarts, e nei quali la mia mente rimane inerme e ferma a pensare sulla stesse identiche parole e azioni. Sul fatto che dopo quella maledetta punizione ho evitato Riddle, che non vedo Nora più come prima, che ormai le ore sembrano infinite e piene di squarci e che devo spaccare la faccia alla pecorella, cazzo.

Cazzo se lo odio. Tutti pensano che il mio astio e disprezzo verso di lui siano solo stronzate, pensano che lui si sia fatto me e che io volevo delle attenzioni aggiuntive da fidanzatina. Sti ritardati.

Ma chi ha mai fatto qualcosa con lui? Ma chi vuole andare a fare sesso con quello stronzo? Io manco per un tassello di cazzo. Che si fottano loro e lui.

Comunque in questi giorni immersa nel silenzio ho potuto anche spiare un po' la situazione della gang dei sempre stronzi.
Non ho scoperto molto, l'unica cosa è che hanno un obbiettivo comune e soprattutto alcuni sono dentro a questa cosa non per loro volere, non diretto almeno.

Devo scoprirne di più. Nascondono troppo perché sia una cosa banale e superficiale, e in questo ci sono dentro anche io. Non farò più lo stesso errore di farmi sopraffare, non con loro deficienti.

«Oh...ciao, pensavo non ci fosse nessuno qui.» sento una voce improvvisa, però non riesco minimamente a riconoscere chi sia, non avevo nemmeno avvertito l'arrivo di qualcuno perché troppo persa nei miei ragionamenti complessi.

Ero seduta nello stesso posto in biblioteca, dopo l'ultima lezione della sera ho deciso di venire qui prima di cena. Ormai è il mio secondo nascondiglio preferito, il primo ovviamente è la torre di Astronomia. Lì si che il mondo sembra qualcosa di magnifico.

Mi giro verso la persona che mi ha appena notata e noto che si tratta di Tedore Note, qualcosa del genere o comunque come si chiama. I loro nomi non mi sono mai interessati.

«A quanto pare ci sono io.» gli faccio notare cercando di non essere fredda, anche se non mi riesce propriamente bene.

Non abbiamo mai parlato, non siamo mai stato nello stesso posto e non so come lui sia. E di sicuro sarà come la pecorella e gli altri, dei rotti in culo. Fanno tutti parte della gang più odiosa, irritante e, mi duole ammetterlo, più popolare della intera scuola. Non sono tanto diversi tra loro se si trovano così bene, facendo le stesse battute e facce.

Infinite Darkness | Mattheo Riddle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora