16. The pieces came together without thinking about it

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«Non so che cosa unisca le parti dell'atomo,
ma a legare gli esseri umani sembra sia il dolore.»
Andrew Sean Greer

SHEILA

Urlo in mezzo al pianerottolo di casa, urlo e nessuno mi sente, grido come se stessi morendo, e davvero sta per accadere, ma nessuno mi sente.

I lampi rossi continuano a formicolare sul mio corpo, lasciando su di esso il dolore acuto che avverti quando ti colpisce una maledizione.

Per la precisione la maledizione Cruciatus, che ormai conosco perfettamente però fa un effetto diverso in questo momento.

Mi sta dando fitte e dolori in ogni parte del corpo e non sto più capendo quali punti non stanno andando in fiamme.

Il mio sguardo va verso l'uomo che penso di sapere chi sia, alla perfezione essendo che è Satana però sulla terra. Invece è un pelato albino senza naso che mi sta torturando per non so cosa.

Non mi stupisco che di fianco a lui ci sia una persona, essa ridacchia e ghigna come se stesse per avere una qualche ricompensa per farmi torturare. Solo che non è così, lui prova piacere a farmi torturare e a farmi provare dolore.

Quel bastardo di mio padre è colui che affianca il Signore Oscuro in questo momento e, non che mi stupisca che sia qui, mi lascia un attimo interdetta.

Interdetta perché mio padre con...Voldemort, una cosa nuova e improbabile.

C'è da dire che mio padre è un mostro senza cuore e quel pelato è un orribile bastardo senza naso, quindi qualcosa li accomuna, ovvero essere dei mostri. È improbabile perché mio padre non ha mai dato segni di essere dalla parte di quello, benché fosse malvagio uguale, non ha mai accennato a una qualsiasi cosa su quel verme.

E vederlo lì, tifare e sottostare a lui mi inorridisce la vista, non di molto in verità dato che non vedo più nulla per colpa delle maledizione che mi sta lanciando quello che vuole comandare il mondo.

Il mio corpo si contorce, si accartoccia su stesso per alleviare le scariche che arrivano ma non cambia un bel niente.

E mentre vengo schiacciata dal dolore spio un'orrenda scena alle loro spalle, una scena che non avrei mai voluto vedere, che non avrei mai più tolto dalla testa fino alla fine dei miei giorni. Una chiara immagine devastante per me.

Mamma è sdraiata sul pavimento del salotto ed è inerme, non si vede il suo petto alzarsi e abbassarsi, non si percepisce il suo respiro e nemmeno il suo profumo, essendo che è a meno di un metro da me. Sento solo odore di sangue, litri di sangue, che restano intorno al suo corpo.

Sgranò gli occhi di molto e lancio un urlo straziante quando riesco a vedere i suoi occhi, vetri, spenti e ormai cenere perché gli è stata spenta la sua fiamma.

Mi accorgo così che il buio non si annida negli occhi, non del tutto almeno, lui si nasconde nel tuo silenzio.

Perché io non avevo sentito mamma urlare, ero lì probabilmente quando le hanno strappato la vita, ma non avevo udito alcuna urla. Lei non aveva fatto nessun rumore quando l'hanno uccisa, non aveva fiatato perché non aveva terrore. Lei si era abbandonata alla vita tempo addietro e non aveva avuto paura di lasciarla per davvero.

Infinite Darkness | Mattheo Riddle Where stories live. Discover now