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Keigo era piuttosto sorpreso, Tomoko gli aveva scritto per prendere un drink e fare due chiacchiere. Conosceva quella donna, era una con la testa sulle spalle e senza doppi fini, poteva immaginare perché gli avesse scritto dopo averlo visto qualche sera prima al Black Angel e avergli fatto un cenno con un po' di imbarazzo.

Era per lo stesso motivo per cui Saori fingeva di comportarsi normalmente con lui quando lo incrociava sul pianerottolo di casa. L'idea di non avere conti in sospeso, di non sentirsi a disagio nel ritrovarsi nello stesso posto con una persona del passato. Effettivamente, con Tomoko di tempo ne era passato abbastanza, poteva funzionare. Un drink e si sarebbero separati da amici, e lei non si sarebbe sentita più in soggezione nei suoi paraggi.

Aveva accettato, anche perché gli andava di fare cose diverse dalla solita routine, soprattutto per la situazione con Saori che lo frustrava particolarmente.

Ovviamente, però, l'ultima cosa che voleva era farsi vedere con lei al Black Angel, così propose di andare in qualche altro pub.

Tomoko era stata d'accordo con lui e gli aveva proposto un locale chiamato Moonknight.

Entrarono e presero posto a uno dei tavoli, sedendosi l'uno di fronte all'altra. Keigo notò che sul palchetto in legno c'era la strumentazione di una band, amplificatori e aste per i microfoni, e gli parve di riconoscere la batteria di Kurono.

Cazzo.

"Suonano live stasera?"

Tomoko sorrise.

"Sì, credo che la band si chiami Electric Dreams. La cantante ha una voce molto piacevole, sono forti".

Cazzo. Questo è perché non ho seguito la loro pagina social, forse altrimenti lo avrei saputo per tempo. Adesso Saori penserà che mi porto a letto Tomoko... O peggio che sono venuto a sbatterle la cosa in faccia.

"Si porta di nuovo a letto quella lì!!" esclamò Saori non appena si ritrovò fuori dal pub col resto della band. Stavano finendo di scaricare la strumentazione, dovevano prendere la chitarra, il basso e il microfono. Si erano impegnati tutta la settimana con le prove per il live, Yu voleva che fosse tutto perfetto, compresi i loro outfit.

Così, Saori aveva indossato per l'evento un vestito corto bianco e dorato, con la cerniera sul retro, e degli stivaletti a tronchetto col tacco e il plateaux dorati. I lunghi capelli lilla erano in qualche modo acconciati e aggrovigliati con un foulard dorato, annodato dietro la nuca e che scendeva morbido sulla spalla assieme ai capelli. Trucco in pendant: ombretto e rimmel dorati, linea di eyeliner nera e rossetto nude.

Il furgoncino bianco di Kurono aveva entrambi i portelloni aperti, e Saori e Chisaki si erano seduti sul retro, sull'estremità.

"Non c'era solo sesso tra voi?" rammentò Chisaki, accendendosi una sigaretta. "Fammi indovinare, ti sei innamorata. Voi donne ve la cercate, a volte".

"Tu non fare il maschilista" lo ammonì incazzata lei, scendendo. "Non so come sia potuto accadere".

Kurono e Chisaki si scambiarono un'occhiata silenziosa, ma Saori se ne accorse.

"Sputate il rospo..."

Yu si era sollevata i capelli biondo cenere sul capo, con le mani, e si stava completamente alienando canticchiando tra sé e sé e ripassando alcune strofe di canzoni, passeggiando avanti e indietro. Kurono si poggiò, in piedi, contro il portellone aperto vicino dove sedeva Chisaki, inclinando un po' il capo e il suo caschetto albino.

"Ti ha mai dato qualche segnale che potesse farti intuire che era preso da te allo stesso modo in cui tu lo eri da lui?"

"Tipo...?"

𝚖𝚢 𝚑𝚎𝚛𝚘 𝚊𝚌𝚊𝚍𝚎𝚖𝚒𝚊 𝚜𝚝𝚘𝚛𝚒𝚎𝚜Where stories live. Discover now