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𝐘𝐎𝐔'𝐋𝐋 𝐊𝐍𝐎𝐖 𝐒𝐇𝐄'𝐒 𝐍𝐄𝐀𝐑


La sera dopo, Keigo era stato raggiunto al Black Angel da Tomoko. In quella settimana, a quanto pareva, anche Toya e Hana non si parlavano, non direttamente per lo meno.

Quindi, nessuno dei due ragazzi era stato informato sulla novità: Saori aveva passato il suo esame più difficile dell'anno, quello da 10 CFU, e si era presentata raggiante e radiosa al pub per festeggiare.

Aveva indossato l'abito più bello che Keigo le avesse mai visto addosso: rosso, col corpetto a incrocio che le lasciava parte della schiena e della vita scoperta, e lungo, con la gonna che sembrava uno strascico dato che si accartocciava per terra. La gonna era formata da una sottoveste del colore simile alla tonalità della sua pelle, e sopra da del pizzo rosso.
Ai piedi portava sandali col tacco e il plateau rosso e la parte di sopra viola. I capelli erano sciolti.

Keigo fu raggiunto da Tomoko, e la fortuna andò in suo soccorso, perché la donna fu telefonata dalle sue amiche, e lui colse la palla al balzo per proporre di raggiungerle al locale in cui si trovavano.

Tomoko accettò di buon grado.

Keigo si voltò prima di uscire dal locale e spalancò sorpreso gli occhi: Saori si era fermata in un punto più vuoto della sala e lo stava guardando andarsene via con Tomoko, con un'espressione triste e rassegnata e le braccia abbandonate lungo i fianchi.

Nonostante tutto, sollevò una mano per salutarlo con un cenno. Keigo ricambiò, poi si voltò e uscì dal Black Angel.

Non riusciva però a distrarsi, né ascoltare quello che Tomoko gli stava dicendo.

Come aveva fatto a finire in quella situazione? Avrebbe solo dovuto prendere Saori per le braccia e baciarla e farle capire che stava facendo la stupida.
E anche lui stava facendo lo stupido. Avrebbero solo dovuto essere più sinceri e venirsi incontro.

Così, nemmeno mezz'ora dopo era tornato da solo al Black Angel, sperando che Saori non se ne fosse già andata via con qualcuno.

Aveva chiesto scusa a Tomoko e aveva cercato di spiegarle le cose. Se la prima volta era stata comprensiva, questa volta se l'era presa e aveva voltato la testa, snobbandolo e piantandolo in asso. E lui non aveva neanche potuto biasimarla.

Entrò nel pub e non gli fu di certo difficile individuare Saori con quel vestito appariscente che si era messa addosso.
La buona notizia era che si trovava ancora lì e non si era gettata tra le braccia di qualcun altro, la cattiva notizia era che era totalmente ubriaca.

Uno dei suoi sandali col tacco era abbandonato in mezzo alla sala, con la gente che lo scansava.

La vide passare correndo, scalza, con l'altro sandalo in mano.

Corse e la sua gonna rossa si gonfiò e fluttuò indietro. Poi si accorse di aver lasciato indietro un sandalo e tornò a prenderlo barcollante.

Si piegò per prenderlo e si rialzò, ma lo aveva mancato. Si piegò di nuovo, questa volta lo prese stringendolo insieme all'altro e scompigliandosi i capelli lilla tornò al tavolo alto dove aveva poggiato una bottiglia di vodka alla frutta.

Keigo vide Toya al bancone e gli andò incontro.

"Cosa ci fa con un'intera bottiglia di vodka in mano?"

"Che vuoi che ti dica, appena sei sparito con quell'altra è venuta a richiedere una bottiglia di vodka alla frutta al bancone".

"E tu gliel'hai data?"

𝚖𝚢 𝚑𝚎𝚛𝚘 𝚊𝚌𝚊𝚍𝚎𝚖𝚒𝚊 𝚜𝚝𝚘𝚛𝚒𝚎𝚜Donde viven las historias. Descúbrelo ahora