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Il salotto dell'appartamento di Bakugou era un open space con la cucina, dalle dimensioni medie ma ben organizzato. Le pareti erano dipinte di un bianco puro, illuminate dai faretti incassati nel soffitto. Il pavimento era in legno scuro, lucido e senza alcun graffio. Al centro della stanza c'era un divano di pelle nera, con cuscini quadrati dello stesso colore. Di fronte al divano era posizionato un tavolino basso in vetro e metallo nero, su cui si trovava una piantina grassa in una piccola vaschetta. Dietro il divano, un mobile sospeso in vetro nero con mensole trasparenti, dove Bakugou teneva alcuni soprammobili e libri. Alla parete di fronte, sopra un altro mobile sospeso, era fissato il televisore, accanto al quale era posizionata una sveglia digitale nera. Sulla sinistra del divano, invece, c'era una poltrona reclinabile di pelle beige, su cui Bakugou si rilassava nel tempo libero, leggendo o guardando la televisione. La luce che entrava dalla finestra illuminava l'ambiente.

Bakugou si spogliò disordinatamente non appena varcata la soglia, e si sistemò in tenuta da casa, con dei pantaloni larghi di tuta e una canottiera nera, a piedi nudi. Riza lo aveva avvisato che avrebbe fatto un breve pisolino prima di tornare in Agenzia: alla ragazza era stato fissato un appuntamento per un'intervista in uno show dallo share piuttosto di rilievo. Erano appena rientrati da una missione, aveva bisogno di riposare almeno un po' prima di prepararsi per il nuovo appuntamento sull'agenda.

"Dormi sul divano o sulla poltrona?"

"Divano" rispose distrattamente Riza attraversando il salotto e aprendo il frigorifero per bere un succo di frutta già aperto, direttamente dal cartone. Bakugou afferrò dal tavolino una rivista di motori che stava leggendo nel tempo libero, per rilassarsi, e si sistemò scompostamente sulla poltrona, reclinandola per stare più comodo. Quando Riza fece ritorno lanciò un'occhiata al divano libero e andò a sistemarsi anche lei sulla poltrona reclinabile, avvinghiandosi a Bakugou che fu distratto dalla lettura della rivista. La guardò accigliato.

"Ti ho chiesto dove preferissi dormire e mi hai risposto il divano!! E adesso vuoi la poltrona?!"

"Dormirei sul divano se ci fossi tu sopra" ribatté lei poggiando la testa contro il suo torace e stringendolo a sé. "Svegliami tra quindici minuti se mi addormento profondamente".

Bakugou rispose con un mugugno e cercò di riprendere la lettura, ma rinunciò quando si ritrovò a voltare pagina senza ricordare che modelli di auto avesse visto poco prima. Così abbandonò la rivista sul bracciolo e si mise a mani incrociate dietro la nuca, osservando Riza addormentata.

Sin da quando andavano a scuola si era reso conto che c'era qualcosa che l'attirava particolarmente in lei. Sì, era attratto da lei e anche terribilmente infastidito. Così cercava di tenerla a distanza, ma più lei percepiva il suo distacco, più si ostinava a dargli addosso. Non facevano che litigare, lei era una miccia e lui Dynamight.

Lo infastidiva vederla ridere e scherzare con altri ragazzi, lo rendeva geloso, e quello era stato il campanello d'allarme che gli aveva fatto capire che, volente o dolente, a lei teneva. Non poteva negare che fosse stata paziente con lui, adesso che si erano rincontrati. Aveva anche lei il suo bel caratterino e la sua buona dose di ostinazione e competitività, però era sempre stato chiaro che lei ci teneva. Continuavano a discutere e accendersi come micce, ma questa volta Bakugou non voleva rovinare tutto.

E poi adesso era più facile, perché si erano arresi all'attrazione. Così, quando si scontravano e oltrepassavano un certo limite, l'attrazione tra loro diventava una potente alleata e potevano sfogare tutta quell'adrenalina in modi più sani.

Lanciò un'occhiata alla sveglia digitale sulla vetrina accanto al televisore.

"Riza, devi svegliarti".

Lei aprì piano gli occhi verdi e si prese qualche secondo per tornare alla veglia. Si sollevò un po', restando seduta sulla poltrona.

"Ora lasciami stare comodo" aggiunse guardandola. Lei però non rispose, sembrava assorta mentre si districava una ciocca di capelli verdi con le dita. Bakugou sciolse le mani da dietro la nuca e si mise più ritto anche lui. "Oi, che ti prende? Sei in ansia per questo stupido show?"

𝚖𝚢 𝚑𝚎𝚛𝚘 𝚊𝚌𝚊𝚍𝚎𝚖𝚒𝚊 𝚜𝚝𝚘𝚛𝚒𝚎𝚜Where stories live. Discover now