Parte 6 - Realtà

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Un giorno mi hai detto: vedo che ti struggi.
Hai visto in me il desiderio senza nome.
Ora sei sparito. C'è un cielo e ci sono gli alberi.
Ci sono cani e ci sono uccellini.
Ci sono le acque di questo mondo e ci attendono. Sento la tua voce:
«Tuffati con me! Immergiti!».
Mi hai insegnato a nuotare nella tempesta...
E poi mi hai lasciato qui ad annegare.
-Aristotele e Dante si immergono nelle acque del mondo

Ho sempre avuto paura dell'acqua perché sembra suggerire cose che noi umani non percepiamo o forse non vogliamo . Quando il mare è agitato, ci getta addosso tutti i suoi segreti, le sue paure, le sue preoccupazioni, mentre noi siamo spaventati e pensiamo solo a tenerci alla larga da quell'acqua, perché non abbiamo il coraggio di affrontarla.

Ma anche quando è calmo, l'acqua evoca in noi una sensazione di nostalgia per quello che eravamo, per ciò che avremmo potuto essere se solo lo avessimo voluto o desiderato.
Passiamo la maggior parte del tempo a pensare, i nostri pensieri si insinuano nella nostra mente come tentacoli, trascinandoci verso le profondità del mare, verso l'abisso.

Non abbiamo paura, siamo troppo impegnati con le nostre faccende quotidiane per soffermarci sulle piccole cose come l'abrasione marina,il modo in cui le onde si infrangono violentemente sulle rocce.
Stiamo annegando, sto annegando.

Sono tranquilla penso solo al movimento dell'acqua a come mi faccia sentire leggera.

Poi tu mi vedi.

La tua voce mi raggiunge come un eco lontano, ma riesco a sentirla. Ti avvicini lentamente, poi sempre più velocemente.
È come se l'acqua ti appartenesse, come se tu facessi parte di essa, come se foste una cosa sola.

Mi prendi tra le braccia e mi porti in superficie poi come il  il vento che può spazzare via tutto ciò che trova sul suo cammino sparisci.Sono fradicia, ma non ci faccio caso, perché sento ancora la tua voce che risuona lontana.

Cammino verso casa scegliendo la strada più lunga .

Mentre cammino per strada, scorgo una figura che mi sembra familiare. I miei occhi si illuminano di speranza, convinta che sia tu.
Mi avvicino rapidamente, ma quando finalmente lo raggiungo, mi rendo conto che non sei tu . È solo un estraneo, che mi guarda confuso. La delusione mi avvolge, ma non posso fare a meno di pensare che, forse, questo incontro casuale sia un segno.
Avrei voluto solo ringraziarti ,dirti che non avevo bisogno di essere salvata perché cercavo solo di ascoltare i sussurri dell'acqua.
L'acqua mi ha portato da te.
Nonostante tutto mi ha restituito ciò che mi è stato tolto.
Quando arrivo a casa non penso neanche ad asciugarmi perché deciso di fare qualcosa di impensabile.
Mi immergo nella meditazione, cercando di connettermi con Louis attraverso il mio subconscio. È una pratica che ho scoperto di recente, ma che sembra essere l'unica strada per ritrovarlo.

Dopo giorni di tentativi, mentre sono immersa nella meditazione, sento una voce flebile risuonare nella mia mente. È una voce familiare, è la voce di Louis. Le sue parole sono come un sussurro.
Mentre mi addentro nel profondo, i miei pensieri prendono vita in un modo che non mi sarei mai aspettata.
Mi ero ripromessa di non pensare più,di chiudere i tentacoli in un cassetto e di buttare la chiave.. Mi ritrovo in un luogo dove quando ho paura mi nascondo.È un angolo della mia mente dove mi nascondo,dove nascondo tutte le mie paure e le mie insicurezze.

In questo luogo, mi ritrovo a scambiare sogni con Louis, come se le nostre menti si incontrassero in un regno onirico condiviso. Attraverso i nostri sogni, ci avviciniamo l'uno all'altro, scoprendo una connessione profonda che va oltre le parole e le convenzioni.

Ma quando finalmente ci incontriamo, ci troviamo in un luogo meraviglioso e misterioso. È un'isola deserta, circondata da acque cristalline e avvolta da una luce dorata. Il suono delle onde che si infrangono sulla spiaggia riempie l'aria, creando una melodia rilassante e ipnotica.

Mi avvicino a Louis, i nostri sguardi si incrociano e sento un'intensa connessione tra di noi. Tento di parlare, ma le parole non escono. È come se il nostro incontro fosse destinato a rimanere silenzioso, a comunicare solo attraverso lo sguardo e il linguaggio del cuore.

Mi avvicino ancora di più, cercando di toccarlo, ma la mia mano passa attraverso il suo corpo come se fosse fatto di nebbia. Mi rendo conto che è solo un'illusione, un'ombra del mio subconscio che si manifesta in questo mondo onirico.

La sensazione di delusione mi pervade, ma allo stesso tempo mi sento grata per aver avuto l'opportunità di vederlo, anche se solo per un istante. La sua presenza mi ha dato conforto e speranza, anche se non siamo riusciti a comunicare verbalmente.

Poco a poco, la sua figura si dissolve nell'aria, come se fosse un sogno che svanisce al risveglio. Mi ritrovo sola, con il ricordo di quell'incontro fugace che brilla nella mia mente come una stella lontana.

Mi sveglio, portando con me la sensazione e la bellezza del luogo in cui mi sono trovata. Anche se Louis non era reale, la sua presenza ha lasciato un'impronta nel mio cuore e mi ha insegnato che ci sono connessioni che vanno al di là delle parole e delle forme fisiche.

Mentre mi preparo ad affrontare la giornata, mi rifugio in quel ricordo, nel potere dei sogni e nella magia che possono portare nelle nostre vite. Mi impegno a rimanere aperta alle possibilità che il mondo onirico offre, sapendo che anche se i sogni possono svanire, il loro impatto può durare per sempre.

Sogni Paralleli Where stories live. Discover now