L'ora della verità

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Noah's pov

Feci scivolare il vassoio con il cibo sotto alle sbarre della cella e la guardai.
Si era persino rifiutata di dire il suo nome, l'unica cosa che aveva fatto era stato mandarci all'altro paese. Non aveva intenzione di collaborare e ci odiava per qualche strana ragione.

- Mangia per favore - dissi.

- Non te l'ho chiesto -

- Stai cercando di ammazzarti per caso? -

- Potreste lasciarmi andare - rispose.

- Tu volevi catturarci...ci avresti lasciato andare se te lo avessimo chiesto? -

- Io dovevo solo catturarvi, quello che sarebbe successo dopo non era un mio problema-

Mi alzai e mi passai le mani tra i capelli. Non avrebbe parlato e questo era un dato di fatto.

- Sai che se non parli da sola ti faranno parlare vero? A che serve torturarti così? -

- Fatti gli affari tuoi -

- Ma sono affari miei visto che hai attaccato me e mio cugino - risposi.

Si allungò dandomi le spalle, senza rispondere.

Non era mia caratteristica rinunciare facilmente alle cose ma non vedevo vie di fuga con quella ragazzina.
La lasciai sola e me ne andai al piano di sopra che era diventato un tantino affollato vista la presenza di zio Nico, zio Will, i genitori miei e di Gavin e...zia Piper?
Quando era arrivata?

- Noah! - esclamò quando mi vide.

Mi venne incontro e mi abbracciò.

- Possibile che in a malapena due anni sei diventato così...grande?! - mi disse mettendomi le mani sul petto.

Da piccolo la vedevo più spesso ma da quando aveva cominciato a lavorare nel mondo del cinema assieme a suo padre era diventato raro vederla. Negli ultimi due anni era stata all'estero a girare un film d'azione con suo padre, attore di fama mondiale.

- Mi alleno - mi giustificai.

- Ma che ti da Annie da mangiare? -

- Lo preparo da solo...da mangiare, zia - risposi sospirando.

Lei alzò gli occhi al cielo e si girò a guardare mia madre che si strinse nelle spalle.

- Perché tuo figlio ha sempre la risposta pronta? - le chiesi.

- Ti sei risposta da sola - disse mamma - È mio figlio -

- Giusto -

Sospirai e mi guardai intorno: era vero che erano tutti insieme ma papà era a parlare con Nico e Will, mentre Gavin stava discutendo con i genitori di qualcosa; zio Draco era rigido e si passava le mani nei capelli, agitato, zia Hermione cercava di toccare Gavin mentre lui la evitava e non la guardava nemmeno in faccia.
Avevo capito che era successo qualcosa con i genitori ma non mi aveva raccontato nulla.

Mia madre mi mise una mano sul braccio.

- Hanno litigato perché Hermione ha fatto un incantesimo su te e Gavin - mi disse.

- Gavin non ha torto. Prima avete deciso di coinvolgerci e poi ci avete messo a nanna - risposi.

- Lo so però... -

- Va bene! Vuoi la verità? L'avrai! - sbottò Hermione - Ma non dire che non ti avevo avvertito! -

- Sarebbe il minimo visto che sono stato quasi rapito dalle tre gorgoni - rispose Gavin - Devo sapere da cosa mi devo guardare le spalle -

Fu mio padre ad avvicinarsi a Gavin per calmare le acque.

- Non sappiamo ancora bene da cosa dovete guardarvi le spalle - disse - Medusa e quelle irritanti delle sue sorelle alleate con una semidea figlia di Thanatos? È una cosa assurda anche per i miei standard -

- Sono qui per questo - disse Piper - Mi hanno chiesto di parlare con la ragazza. Se volete posso andare anche subito -

Papà annuì e Nico fece strada a Piper nei sotterranei.
Parlare...zia Piper aveva il potere della Lingua Ammaliatrice, ti faceva fare tutto quello che diceva lei solo parlandoti.
Se c'era qualcuno che avrebbe potuto cavare le parole di bocca a quella ragazza era proprio lei.

- Allora? - fece Gavin buttandosi sulla sedia e incrociando le braccia al petto.

- Sono solo supposizioni sia chiaro. Ma è probabile che i Mangiamorte stiano cercando l'erede di Serpeverde per metterlo sul loro "trono". Cercano la loro guida, il loro Re. Lo hanno fatto 23 anni fa e hanno fatto un buco nell'acqua e adesso ci stanno riprovando - spiegò Hermione - Se hanno il quasi controllo del mondo magico è molto probabile che è opera loro -

- Ma perché qui, se loro sono in Inghilterra? E perché noi? Che cosa c'entriamo con Serpeverde? - chiese Gavin anticipandomi.

Stavo per fare le stesse domande ma mi ero fermato quando avevo visto le facce dei nostri genitori. Avevo ricordato la conversazione che avevamo avuto prima che zia Hermione ci addormentasse: che i Mangiamorte erano stati lì, che i candidati al potere erano due e che mio padre aveva quasi scatenato una guerra con il Ministero della Magia...non avrei messo la mano sul fuoco ma...zio Draco aveva detto una cosa prima che perdessimo i sensi, il fatto che lui stesso fosse un Mangiamorte.

- Zio...sei tu uno dei candidati al trono dei Mangiamorte vero? - chiesi.

Zio Draco sospirò e Gavin lo guardò scioccato.

- Lo ero...ma il secondo in linea di successione. Prima di me c'era...- fece e guardò mio padre.

Mi voltai: papà aveva la faccia scura e la mascella rigida.
Sbuffò.

- Ero il discendente diretto di Voldcoso...ma da quanto ho capito non è tanto la discendenza diretta giusto? Non tutti i discendenti della linea di sangue posso essere l'erede di Salazar Serpeverde. Draco ad esempio non era imparentato con il Signore Oscuro ma è della discendenza di Serpeverde e...mh...e... - fece mio padre.

- E cosa? - chiesi.

- Abbiamo solo un indizio per capire chi è l'erede di Serpeverde - intervenne Draco - Salazar Serpeverde parlava una lingua particolare perché aveva dato vita ad una creatura mostruosa, il Basilisco...quella lingua era il serpentese -

- Solo chi è in grado di capirla e parlare con i serpenti potrebbe essere il vero Erede di Serpeverde- sospirò Hermione.

Sgranai gli occhi.
La lingua dei serpenti? Ecco cos'era quella del...sogno...

Guardai Gavin che era impallidito di colpo. Ci guardammo.

- State dicendo che io e Noah... - fece mio cugino.

- Che uno dei due è l'Erede di Serpeverde che stanno cercando - disse papà - O lo siete entrambi -

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