Sogni

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Gavin's pov

Aprii gli occhi e mi ritrovai in una stanza buia.
Sospirai.

Ero sicuro di essere andato a dormire nel mio letto quella sera quindi il fatto che mi trovassi da tutt'altra parte poteva significare solo una cosa.

Ricordavo quando Noah mi diceva che i semidei facevano sogni che erano tutto tranne che sogni: premonizioni del futuro, entità superiori che entravano nella tua testa per tormentarti, strascichi del passato.

Quello che stavo vivendo in quel momento non avevo idea di come classificarlo ma sicuramente non era un ricordo, non il mio perlomeno.

Mi alzai in piedi e cercai di capire qualcosa. Feci una prova e lanciai un incantesimo. Non sapevo se nei sogni funzionava ma tanto valeva provarci.

- Lumos - sussurrai e una sfera di luce prese a galleggiare sulla mia mano.

Mi guardai intorno: era una stanza circolare, con il tetto a cupola.
Feci un giro su me stesso e notai una porta.

Non sapevo quanto era saggio ma nemmeno avrei risolto il problema restando lì aspettando che mi svegliassi. Non sapevo come funzionava ma mi sentivo come se stessi vivendo la cosa in prima persona, come se fosse la realtà.

Andai e aprii la porta, trovandomi davanti un corridoio altrettanto buio. Andava in una sola direzione e le opzioni che avevo erano due: o andare avanti e vedere dove mi portava il sogno o tornare indietro e aspettare...non sapevo nemmeno io cosa.

Non c'erano rumori e sentivo solo i miei passi e il mio respiro che rimbombavano sulle pareti. La cosa mi stava facendo innervosire, e non poco.

Alla fine del corridoio mi ritrovai la strada sbarrata da un muro. Sgranai gli occhi.

- Ma che senso...-

Non finii di esporre il mio pensiero che apparve un'altra strada alla mia destra, così, dal nulla. L'imboccai.
L'unica cosa che mi chiedevo era se nei sogni potevo rischiare di rimanerci secco.
Speravo di no.

Alla fine del secondo corridoio trovai un'altra porta. Mi guardai indietro e mi resi conto che dietro di me era apparso un altro muro. Sospirai ancora. Significava che dovevo andare per forza avanti.

Aprii la porta e mi ritrovai in un'altra stanza, questa volta più piccola ma sempre totalmente buia. Camminai continuando a tenere l'incantesimo attivo e...un passo e mi ritrovai a precipitare nel vuoto...

                               ***

Quando ripresi i sensi mi accorsi di essere nell'enorme stanza che avevo già visto in precedenza: quella verde e nera, con la scultura dalla bocca enorme al centro. Mi trovavo proprio davanti a quella faccia gigante.
Mi guardai intorno per cercare ciò che avevo visto la prima volta: l'uomo con il cappuccio, il serpente e Noah ma...ero solo, completamente.

Mi alzai e mi avvicinai alla bocca, c'era un passaggio all'interno. Cosa dovevo fare? Entrare? Vedere dove mi avrebbe portato?

- Guarda cosa mi hanno fatto...cosa hanno fatto alla mia creatura - mi disse alle spalle una voce sibilante.

Mi voltai e mi trovai davanti l'uomo con il cappuccio; lui indicò qualcosa al centro del piazzale e andai a vedere. C'erano due ragazzi sul pavimento: una ragazza svenuta e un ragazzo in ginocchio che si stringeva il braccio e si lamentava, poco più in là il corpo del serpente gigante, palesemente morto.

- Tu lo riporterai in vita con l'aiuto di un figlio del mare - mi disse l'uomo - E lui ti servirà per ristabilire l'equilibrio-

- Quale...equilibrio... - risposi ma l'uomo mi spinse e invece di cadere sul pavimento precipitai di nuovo nel vuoto.

                                 ***

Mi alzai di scatto.
Mi trovavo in un'altra stanza ma...era un salone luminoso, con finestre in tutti e due i lati. Davanti a me...un trono e sulla seduta una figura vestita di nero.
Aveva un cappuccio sulla testa e sembrava avere il capo reclinato, come se fosse svenuto.

Qualcosa mi diceva di andare lì e sollevare proprio quel cappuccio.
Mi voltai all'indietro e notai una porta.
Potevo scegliere questa volta...eppure...

- Mio nipote mi ha deluso sai - disse una voce di donna.

Mi voltai di nuovo verso il trono e mi trovai davanti una donna dallo sguardo folle: capelli neri sparati da tutte le parti, ricci, aveva occhi scuri ed era totalmente vestita di nero.

Mi girò attorno, liberandomi la visuale del trono e mettendosi alle mie spalle.

- Mi ha deluso...mischiare il suo sangue con una maledetta sangue sporco - disse ancora - Però...almeno ha fatto un bel lavoro. Sangue di Serpeverde -

Mi mise le mani sulle spalle e mi spinse verso il trono. Lei voleva che mi avvicinassi alla figura che era lì seduta e non riuscivo in nessun modo ad opporre resistenza.
Mi trovai davanti al trono...

- Vai! Fallo! - mi urlò alle spalle.

Allungai la mano e lasciai cadere il cappuccio svelando una testa dai capelli chiarissimi, quasi d'argento...sollevò il viso e...mi ritrovai sul trono con la donna che si inchinava ai miei piedi.

- Mio signore...bentornato a casa - disse la donna.

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