Capitolo 3 - Il cuore di una Sciamana - 2°parte

29 11 2
                                    

Quando la luce del giorno cominciò a far capolino all'entrata della grotta, il giovane si destò, si sgranchì le ossa e si mise a osservare il panorama al di fuori. In lontananza vide un essere strano che si muoveva furtivo. Aveva fattezze simili a quelle di un Gorgone, ma non lo era. Per la prima volta Dankan si trovava di fronte a un Demone.

I Figli della Fiamma hanno corpi possenti e muscolosi di colore rosso e nero. Hanno volti simili a quelli dei Gorgoni, ma più squadrati, occhi rossi, due grandi corna nere sulla testa con la punta rivolta in alto, orecchie grandi e appuntite. Sul corpo presentano scaglie piccole e resistenti che ricoprono le parti posteriori, gli arti e la nuca, anch'esse nere. Hanno ali piccole e membranose inadatte al volo, con artigli alle estremità.

La parte anteriore del corpo e il volto non presentano scaglie, ma sono di pelle morbida e ignifuga di colore rosso, come i palmi delle mani. Hanno artigli molto duri e affilati sulle quattro dita e una coda affusolata che finisce con una scaglia ossea a forma di picca. Anche il corpo è simile a quello dei Gorgoni, con piedi allungati provvisti di tre dita e uno sperone che poggiano solo sulla parte anteriore. Sono in grado di sputare un liquido che si incendia a contatto con l'aria. I Demoni si dividono in Incubi, i guerrieri che attaccano in superficie, e Succubi, che popolano le città sotterranee e si occupano di scavare gallerie, trovare metalli preziosi, costruire armi e gioielli, e gestire il commercio e la prostituzione.

Dankan pensò bene di non attirare l'attenzione di quell'essere. Si acquattò per terra in modo che le scaglie e le corna marroni sembrassero un tutt'uno con il terreno, mimetizzandosi così da poter osservare senza essere visto. Il Demone indossava delle piastre luccicanti sulle ali, di un materiale che il giovane non aveva mai visto prima, sugli avambracci delle coperture con attaccate delle lame sui lati e protezioni sulla zona inguinale. Sembrava stesse controllando la zona in cerca di qualcosa, così lo seguì senza farsi notare, camminando accovacciato a debita distanza e facendo attenzione a non fare il minimo rumore.

Dopo un po' che lo seguiva, il bestione cominciò a dirigersi verso una caverna, probabilmente si era stancato di portare in giro tutti quei muscoli e aveva deciso di trovare un posto tranquillo dove riposare. Dankan pensò a quel punto di proseguire il suo cammino in cerca della madre, quando delle urla femminili provenienti proprio da quell'anfratto lo misero in allerta. Si precipitò velocemente all'imbocco della grotta e cautamente iniziò a sbirciare all'interno. Lo spettacolo che si trovò davanti non lasciava presagire nulla di buono.

L'enorme guerriero, con un rapido movimento delle braccia verso il basso, aveva innescato un meccanismo che permetteva a una seconda lama a doppio taglio, posta sotto quella fissa sui lati degli avambracci, di fuoriuscire insieme a un manico, per andarsi a unire con l'altra, così da formare un'unica lunga arma che, dal gomito, proseguiva di parecchio oltre la mano, resa ancor più stabile e maneggevole dall'impugnatura. Tsemira proteggeva con il suo corpo Vissia ed entrambe erano bloccate in un angolo con le lance tra le mani, cosa che non sembrava impensierire minimamente il loro assalitore, che, parlando la lingua dei Dragoni con un accento duro, metallico e austero, le minacciò:

«Ditemi dov'è il vostro villaggio e forse avrete salva la vita!»

La Sciamana, risoluta, asserì:

«Un Gorgone non tradisce mai il suo clan!»

Il Demone, minaccioso, proseguì:

«Magari una volta che ti avrò fatta a pezzi, quella piccola e indifesa creatura che ti porti appresso, mi dirà quello che voglio sapere...»

A quel punto Dankan decise di intervenire, esclamando:

«Ehi tu, perché non te la prendi con un vero guerriero?»

Transcendental Worlds - InfernoOnde histórias criam vida. Descubra agora