CAPITOLO 2

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Una volta saliti sulla nave quest'ultima salpò verso confini ignoti alle mie conoscenze. Rimasi in silenzio per tutto il viaggio, legata ad una sedia sulla prua della nave, non riuscendo nemmeno a pensare lucidamente. Mi sentivo come una marionetta. Non avevo la forza di fare nulla, e mi stavo facendo controllare.
Ad un certo punto si avvicinò Zef vicino a me, mi guardò e domandò:
''Quella che ho visto a Bakura Town, quando ti ho vista, era la tua famiglia?''
Non risposi.
''Faresti meglio a rispondermi ragazzina.''
A quel punto annuii.
Zef mi guardò e mi slegò dalla sedia, dicendo: ''Sembri una ragazzina apposto e tranquilla, pertanto, per ora sarai in mia custodia.''

Per ora.......

Parole che risuonarono nella mia testa giorno dopo giorno, ora per ora, minuto per minuto, secondo per secondo.
Volevo essere libera, ma sapevo che se avessi abbandonato Zef e la sua ciurma sarei quasi sicuramente morta, quindi mi autoconvincevo a restare; dopotutto loro si prendevano cura di me e mi addestravano al combattimento giorno dopo giorno cosi che in caso di pericolo mi sarei potuta difendere. Sembravamo tutti una grande famiglia....
....Una grande famiglia che svanì.
Una sera, qualche mese dopo il mio ''rapimento'', all'ora di cena qualcosa di molto pesante colpì la nostra nave. Uscimmo tutti fuori sui ponti della nave per vedere cosa stesse succedendo, quando vedemmo metà della nave squarciata da un cannone: ci stavano attaccando.
Rimasi immobilizzata come sempre, non accorgendomi della moltitudine dei pirati nemici che stavano salendo sulla nave e stavano combattendo con la ciurma di Zef. Ad un certo punto però scesi dalle nuvole venendo richiamata da Zef stesso.
''Hiyori! Testa di melanzana, corri!''
Allora lo seguii, non avevo altra scelta, non sapevo cosa fare, e nonostante sapessi combattere grazie agli addestramenti, non sarei riuscita a competere contro tutti quei pirati.
Seguendo Zef correndo come una furia entrammo nella nave nemica, che era vuota, dato che era stata la nostra nave ed essere assalita.
Il capitano dei Cuochi pirati allora iniziò a saccheggiare e rubare tutto quello che gli capitava davanti: cibo, gioielli, utensili, di tutto. Fin quando però non entrò nella cucina della nave, dove lì venne quasi aggredito da un ragazzino.
si scambiarono delle parole, ma non capii a causa dello stordimento che avevo.
Poi buio.

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E questo è il secondo capitolo, come vedete la storia si sta facendo sempre più intrigante lol, e non vi dico nei capitoli successivi 👀

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