CAPITOLO 11

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"Quel tizio ti ridurrà come un sashimi." Disse Nami a Zoro, cercando di convincerlo a non duellare con Mihawk.
"Cosa succede?" Disse Luffy entrando nella cucina della Going Merry seguito da Usopp.
"Te lo dico io che succede, il tuo malvagio nonno Marine ha inviato un pirata della Flotta dei Sette per catturarti e invece di andarsene quando poteva farlo, Zoro lo ha sfidato a duello." Spiegò Nami.
"E lui ha accettato." Rispose Zoro.
"Non sei che una mosca per lui, qualcosa da schiacciare e dimenticare."
"Non se vinco."
"Non vincerai."
"Non puoi saperlo."
"Luffy puoi intervenire per favore?" Disse Nami interpellando il capitano.
"No Nami, non posso. Il sogno di Zoro è di diventare il più grande spadaccino al mondo e se sfidare Mihawk lo determinerà allora che lo faccia. Non posso intralciare il sogno di una persona." Confessò Luffy.

Nella notte, mentre tutti dormivano e Usop vomitava per i postumi, Nami fece una cosa che non avrebbe dovuto fare: prendere dal cassetto della cucina la mappa per la rotta maggiore e metterla nella sua borsa. Perché? Perché Nami aveva un segreto che nessuno conosceva.

TIMESKIP

Era l'alba, quando Zoro, Usopp e Luffy si presentarono davanti al Baratie per incontrarsi con Mihawk, che li stava già aspettando.
"Monkey D. Luffy. Sono sorpreso che i Marine richiedano il mio aiuto per un compito così piccolo.....mi piace il tuo cappello." Disse Mihawk
"Basta." Interruppe Zoro. "Cominciamo."
A quel punto Mihawk si tolse la sua collana a forma di croce che portava, rivelandone di essa un piccolo coltellino.
"Pensavo che avessimo combattuto con delle spade." Disse Zoro.
"Non vado a caccia di conigli con un cannone." Rispose invece Mihawk.
"Io non sono un coniglio."
"Questo è tutto da vedere."
A quel punto Zoro estrasse le sue due spade e i due iniziarono a combattere.
Tra spintoni, rumori di spade e cadute, Mihawk trafisse Zoro con il suo minuscolo coltellino, ferendolo.
"Perché non ti arrendi?" Domandò Mihawk.
"Non posso. O il mio sogno andrà perso per sempre."
"Sei coraggioso, devo concertelo." E a quel punto Mihawk estrasse la sua enorme spada e Zoro fece lo stesso, estraendo la terza katana e mettendosela in bocca.

Ma non tutto va sempre come previsto.

Perché Mihawk con un solo colpo riuscì a distruggere in mille pezzi la katana di Zoro.

"Ti ho sconfitto, perché insisti?" Domandò Mihawk.
"Le ferite sulla schiena sono la più grande vergogna per uno spadaccino." Affermò Zoro, alzandosi in piedi e spalancando le braccia per farsi colpire volontariamente da Mihawk, che non esitò a farlo.
"Zoro!" Urlò Luffy, che era stato tutto il tempo a guardare con Usopp affiancato da Nami.
"Monkey D. Luffy, Qual è il tuo obbiettivo?" Domandò Mihawk.
"Io so che diventerò il re dei pirati."
"Re dei pirati dici? Un percorso molto più infido che provare a sconfiggermi."
"Non mi interessa, è quello che farò."
"Mh. Si, forse lo farai. Roronoa Zoro! È presto per morire, rimettiti in sesto e vieni a trovarmi. Ti aspetto." Disse Mihawk andandosene.
"Sta perdendo molto sangue." Disse invece Usopp accovacciandosi affianco a Luffy che era vicino Zoro steso a terra.
"Se la caverà. Ehi Zoro, mi senti? Ha detto che è troppo presto per morire." Disse il capitano.
"Luffy....se non riuscirò a diventare il più grande spadaccino al mondo.....tu sarai deluso, vero?"
"Non potresti mai deludermi, sei il mio primo ufficiale." Disse Luffy, per poi vedere Zoro chiudere gli dolcemente gli occhi.

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