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capitolo 11

-Adriana-

Nulla e dico nulla potrebbe mai attrarmi più di ogni altra cosa,eppure ho reagito in quel modo,l'ho baciato,lo volevo,volevo essere sua,volevo che lui avesse potere su di me,cosa mi stava succedendo?Sentii il telefono squillare,era una chiamata di gruppo,un gruppo di cui non sapevo l'esistenza,guardai i partecipanti,c'erano tutti i ragazzi dal 1 al 5 anno liceale,mi spaventai quando notai anche Bill,Tom,Georg e Gustav,dopo poco cominciarono a scrivere tutti

«Heyyy!»
«Buongiorno!»
«Che si fa stasera?»
«Disco?»
«Sisisisisiidiei»
«HAHAHAHHAHAHAH»
+99

In due minuti più di cento messaggi,tra gente che abbandonava e notifiche Tom mi scrisse un messaggio

«Possiamo parlare qui?»

«Perchè?»

«Non so ci siamo baciati non sarebbe giusto parlarne»

«Si...»

Parlammo,parole su parole ma niente fatti,Tom non voleva ammettere che baciarmi era un semplice gioco e che io fossi la sua pedina

«Allora cosa vuoi ancora da me Tom?»

«Voglio sentirti vicina»

«E perché?»

«Tra due giorni parto per Milano,la prima tappa del nostro tour che durerà un anno,si lascio già la scuola ma ritornerò,te lo prometto,per ora questi ultimi giorni li voglio passare con le persone che amo e tra quelle ci sei solo tu»

Cosa?Tom se ne sarebbe andato per un anno?Me lo veniva a dire così,di punto in bianco...ancora dovevo conoscerlo e già se ne andava,incredibile

«Inutile tanto troverai altre pedine con cui giocare o sbaglio?»

«cenerentola non essere pesante ti prego,ti ho chiesto del tempo per stare insieme senza litigare,ci vediamo domani a scuola?»

«Ok»

Avevo accettato,si in quei due giorni il mio obbiettivo sarebbe stato conoscere Tom in tutti i suoi lati,difetti,pregi e qualsiasi cosa lo componga,volevo sapere chi era realmente.

*Skip Time al giorno dopo*

Mi svegliai,presi il telefono dal comodino e impostai già il contatto di Luna,convinta che mi avrebbe chiamata a breve,mi preparai con calma essendo che mi ero svegliata presto ma la chiamata di Luna tardava ad arrivare,appena sentii il mio telefono vibrare mi accorsi che era un suo messaggio

«cuore penso che tu lo sappia,non passo io ma passa Tom a prenderti,io sono andata con Bill ed i ragazzi xoxo💋»

Rimasi stupita,non pensavo che Tom intendesse questo per "passare del tempo insieme" , ristrutturai la mia faccia e poi sentii un clacson suonare fuori dalla porta,uscii con lo zaino sulle spalle e vidi un Audi nera parcheggiata sul ciglio del marciapiede,finestrini oscurati e lucenti specchietti che riflettevano lo sguardo di Tom fisso su di me o meglio dire sui miei occhi.
«Buongiorno cenerentola!» mi aprì la portiera come un principe apre la porta della carrozza alla propria principessa.
«Buongiorno» dissi con aria stranita,ero seduta nei sedili avanti,come mai?
«Che c'è?» Disse Tom mettendo in moto la macchina «No nulla,senti tu hai già studiato il capitolo due del libro di letteratura giust-» mi fece cadere il libro per terra alla macchina,«Ma!CHE FAI?!» mi irritai raccogliendo il mio libro «Sul serio cenerentola?Vorrai passare questi ultimi giorni insieme a capire se ho studiato o no letteratura?» e cosa aveva in mente? «E come allora?» vidi che la macchina svoltò dalla parte opposta,lasciai che guidasse altrove non volevo andare a scuola oggi ne tantomeno vedere Rune.
«Dove stiamo andando?» Lui non mi rispose e continuò a guidare,odiavo quando mi ignorava così facilmente.
Arrivammo in un prato sperduto,la macchina sostò sul marciapiede e poi Tom mi fece scendere,«E cosa dovremmo fare qui?» Tom mi prese per mano e cominciò a correre lungo tutto quello spazio verde e isolato che ci circondava «Sentirci liberi,qui potremmo conoscerci veramente» ora capivo perché mi aveva portata qui,voleva conoscermi e voleva farlo solo tra di noi,«Va bene» ci sedemmo sul prato «Chi comincia?» chiesi «Comincia tu» provai imbarazzo,non sapevo cosa raccontare di me se non della perdita di mio padre «Ti posso parlare di mio padre?» lui mi guardò perforandomi lo sguardo e poi annuì «Beh,mio padre era un uomo fantastico,amava leggere,disegnare,dipingere,suonare,cantare,ballare e soprattutto utilizzare la sua chitarra,era un uomo calmo e paziente,lui e mia mamma erano una coppia perfetta,unica,li ammiravo tanto,da piccola sognavo di avere una relazione come quella dei miei genitori»feci una pausa «Un giorno però,al mio compleanno di otto anni,mentre stavo per spegnere le candeline vidi mio padre cominciare ad accasciarsi a terra,mentre aveva la mano sul cuore,cominciò a gemere per dolore,io mi spaventai,non lo vidi più da quel giorno perchè mio nonno mi prese e mi portò a casa,alla fine mia mamma dopo qualche mese riuscì a confessare che mio padre era morto e non era a lavoro fuori casa...piansi ma alla fine lo porto sempre nel cuore ovunque vada.» Mi scese una lacrima «Scusa» stavo piangendo avanti a Tom,all'improvviso venni avvolta dalle sue braccia,mi stava abbracciando «mi dispiace molto Adri,sul serio sei una ragazza così bella e buona che nulla di brutto ti dovrebbe accadere ma alla fine tu sei cenerentola e anche tra tutte le sorellastre del mondo quel principe sceglierà sempre te» sorrisi,le sue metafore sulle principesse mi facevano sempre questo effetto.
«Adesso tu?» gli dissi «Allora...cosa vuoi sapere?» mi chiese «Tutto» lui tentennò «Sei sicura?» sorrisi e annuii «Allora,non ti starò a raccontare dei miei genitori separati o della mia vita familiare ma di un mio difetto o meglio problema,hai presente quel pomeriggio in quei bagni?» ricordai la giornata «si» risposi timidamente,«Ecco,avrai sentito sicuramente anche delle 25 ragazze giusto?» annuii «Ecco si è vero,certo nessuno potrebbe resistere al mio fascino ma è un problema di rabbia,io faccio quel che faccio per scaricare la rabbia e le emozioni negative invece di utilizzare la violenza» Rimasi allibita,«Perchè non me lo hai detto prima?» lui aspettò a rispondere «Volevo sapere se mi potevo fidare,ho capito che potevo farlo quando sei venuta a controllare se stavo bene» sorrisi «Tom» lo chiamai «Si?»,«Non voglio perderti,ora che sappiamo ognuno cosa ha passato o passa l'altro non voglio che te ne vai»,le dita di Tom si posarono sul mio mento,«Cenerentola tu non mi perderai» lo abbracciai,poggiai la testa sul suo petto e poi ci stendemmo sul prato «E se conoscessi un altra ragazza più bella,più solare,più...più di me» lui mi guardò «Troverei il nulla,meglio di te non esistono cenerentola» ci fu un attimo di silenzio e poi le nostre labbra si congiunsero in un bacio che racchiudeva tutto quello che in poco tempo avevamo passato insieme.
Quando ci staccammo Tom parlò

«Cenerentola ed il suo principe sempre e per sempre.»

before me-Tom KaulitzWhere stories live. Discover now