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Capitolo 20

-Adriana-

Scoppiai in lacrime,Bill mi passò il microfono,mi asciugai gli occhi e poi parlai con gli occhi di un milione di gente addosso,«Luna,la mia migliore amica che ha sacrificato la sua vita per la mia e...scusate» scoppiai definitivamente scappando via,Bill finì lo spettacolo e poi tutti rientrarono tra le quinte,io mi chiusi in bagno,cominciai a colpevolizzare me di essere andata a quella festa del cazzo,di essermi ubriacata e di non aver fatto attenzione,se tutto ciò non fosse successo lei sarebbe ancora qui.
Urlai fino a sentire la gola bruciare,le lacrime erano diventate un fiume infinito,sentii bussare alla porta,non sò chi era ma aprii,era lui,era Tom,la persona che meno desideravo vedere il quel momento ma l'unica su cui mi fionda all'istante,lo amavo,sapevo di amarlo,era l'unico su cui cercavo ogni volta una scusa per combattere il fatto che non mi voglia,trovo in lui un posto sicuro in cui stare anche se non ha mai fatto nulla per farmi sentire così bene,ero tra le sue braccia,mi accarezzava la testa e mi asciugava le lacrime,«Sono qui,ti prego non piangere cenerentola» lo strinsi più forte e poi mi staccai asciugandomi le lacrime ed il trucco sciolto,«vai via,sono conciata malissimo» lui restò fermo ed impalato lì,poi chiuse la porta,mi prese per il polso e ci sedemmo entrambi a terra uno di fronte all'altro.

«Senti ti volevo parlare» lo guardai distrutta
«Dimmi» dissi quasi sconfitta «Io...io ora sto con Helena,sono felice con lei e spero di passarci il resto della mia vita insieme,ma non ti dimenticherò mai,mai cenerentola,sei stata e sarai per sempre il capitolo più bello della mia vita» lo guardai incazzata «Tom se tu mi ami perchè non possiamo stare insieme» lui si morse il labbro «No cenerentola,ci faremo solo del male,ed io non voglio che tu soffra» sapevo che sarebbe stato uno sbaglio «Quindi non ci sarà mai più un noi?» lui sospirò «mai più» sbuffai «Ti posso chiedere un ultima cosa?» lui accennò un si «Puoi baciarmi per l'ultima volta?» non ci pensò due volte e si fiondò sulle mie labbra,potetti sentire tutto quello che provava,mi voleva ed io volevo lui ma non è tutto semplice,noi siamo due persone diverse ma allo stesso tempo siamo una coppia complementare,ovvero due persone che non posso stare senza uno della coppia,le coppie complementari sono quelle in cui gli innamorati rappresentano due poli opposti che sembrano in conflitto ma in realtà creano un equilibrio. Questa situazione polarizzata deve però attenuarsi se la coppia vuole crescere,ma la nostra situazione non si attenuerà mai e mai potremo stare insieme.

«Addio Tom,ti amerò per sempre»

«Addio cenerentola,ti amerò per sempre»

*Skip Time a giovedì*

«Hey Luisa sei pronta?Io e mia mamma stiamo passando sotto casa tua»

«Si amo sto chiudendo la valigia»

Poco dopo bussai al campanello e subito mi si fiondò addosso Luisa abbracciandomi e dicendomi che era felicissima di essere con me per questa sfilata,salimmo in macchina e mia mamma la mise in moto per raggiungere l'aereo porto che ci avrebbe condotte e Las Vegas.
Nel mentre che mia mamma e Luisa parlavano io aprii il telefono,trovai un messaggio da Tom

«Ci possiamo vedere?»

perchè voleva vedermi? Le mani cominciarono a diventare gelide,

«Ciao Tom,scusami se non te l'ho detto ma io starò via un mese»

non entrai nei minimi dettagli ma sicuramente avrei dovuto dare delle spiegazioni al mio "amico" si io e Tom siamo rimasti amici,anche se lui è andato avanti io preferisco tenermelo come amico piuttosto che perderlo perché non mia ama,mi passerà prima o poi.

«Come mai?»

Ecco,adesso cosa gli dico?Come spiego che sto andando a fare una sfilata a Las Vegas per Victoria Secret's?Oh ma perché tutti questi problemi...

«Domani avrò una sfilata...sono diventata un angelo di Victoria Secret's e poi ne avrò altre ancora...»

«Wow...sul serio?Complimenti...dove si terrà questa sfilata?»

Perché voleva saperlo?Perché si interessava a me?

«Las Vegas»

Risposi secca

«Ti auguro buona fortuna,sul serio,sono fiero di te cenerentola»

Quelle parole mi fecero riscaldare il cuore,spensi il telefono e poi ci fermammo all'aereo porto dove ci aspettava Leon con la sua macchina.
«Ecco il nostro angelo!» mi abbracciò «Ciao Lu» si abbracciarono «Mamma» fu il terzo abbraccio,entrammo,facemmo colazione e poi annunciarono il nostro volto per Las Vegas,potevo sentire che il mio sogno si stava avverando...chi sà come sarà...

before me-Tom KaulitzWo Geschichten leben. Entdecke jetzt