Nove.

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Stiles si sente euforico e spensierato come non gli succedeva da tempo: è tornato a Beacon Hills per le festività e non solo tutti i suoi amici sembrano aver avuto la sua stessa idea ma sono anche riusciti ad organizzare una festa per poter passare insieme l'ultimo giorno dell'anno.
Stiles si è dato un gran da fare per organizzare tutto e rendere il vecchio loft di Derek perfetto per quella sera e ci è riuscito alla grande ricevendo complimenti da parte di tutti i partecipanti. "Stiles posso ingaggiarti per il prossimo party scolastico?"

Eli lo sorprende con quella domanda accompagnata ad un abbraccio. Quando Stiles se lo è trovato davanti la prima volta era stato travolto da sensazioni contrastanti. Ma Eli ha saputo subito farsi voler bene ed ora Stiles è felice che abbia praticamente preso il suo posto nella vita di Noah movimentandogliela abbastanza da mantenerlo giovane. Stiles ricambia la stretta. "Ammetto che organizzare feste era l'alternativa all'FBI."

"Tu scherzi ma ti ci vedrei bene."

"Resti a festeggiare con noi o sei venuto solo a rubare da bere per la vostra festa?"

Eli abbassa lo sguardo colpevole. "Sono d'accordo con un paio di amici per trovarci verso le undici..."

"Solo una bottiglia" gli concede Stiles. "E vedi di riportarli a casa sani e salvi."

"Promesso" risponde Eli con un sorriso per poi saltellare via.

"Sei uguale a tuo padre. Con voi crescerà viziato e le avrà tutte vinte."

Stiles si gira verso Derek pronto a ricevere una paternale. Ma Derek sta sorridendo in un modo che fa fare una capriola allo stomaco di Stiles. Stiles che ha da sempre una cotta stratosferica per lui ma che sa di non avere alcuna speranza. "E dai, lupone! Siamo stati giovani anche noi. E poi Eli è un mannaro, non può ubriacarsi."

"Tu sì però" dice indicando il bicchiere che Stiles tiene in mano.

Stiles lo alza mimando un brindisi. "Sì, ed è quello che ho intenzione di fare. Vuoi punirmi per questo?" gli domanda ammiccando.

Ma cosa gli salta in mente? Come minimo ora Derek lo sbatte contro il muro e gli apre la gola con i denti. Invece il mannaro sbuffa una risata e gli passa una mano tra i capelli. "Vedi di fare il bravo, ragazzino" risponde per poi allontanarsi.

Ma Stiles non ha proprio intenzione di fare il bravo, non quella sera che tutto sembra perfetto e lui vuole spegnere il cervello e pensare a niente. Mancano cinque minuti alla mezzanotte, Stiles è leggermente brillo e non trova il giubbino da mettersi per poter uscire con gli altri. È sul punto di rinunciare a coprirsi quando qualcosa di caldo gli si appoggia sulle spalle. "Tieni il mio."

"E tu?"

Derek alza gli occhi al cielo. "Come se mi servisse."

"Allora perché lo metti?"

"Perché darei troppo nell'occhio se uscissi in mezzo alla neve in canotta."

"Peccato, sarebbe proprio un bello spettacolo."

"Quanto hai bevuto?"

"Non abbastanza."

"Non abbastanza per cosa?"

Stiles sente le guance andare a fuoco mentre indica un rametto di vischio appeso proprio sopra di loro. Derek lo guarda e poi guarda Stiles che se sente andare ancora più a fuoco. "Mi stai dicendo che vorresti baciarmi ma non ne hai il coraggio?"

"Ci tengo alla mia gola."

Derek lo prende per i fianchi e se lo tira contro. Gli passa il naso lungo la gola e gliela lecca piano facendolo gemere. "Mi piace la tua gola, sono certo di poterla trattare bene" gli soffia sulla pelle.

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⏰ Last updated: Jan 01 ⏰

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