Niente paura

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@taliamaldini

@taliamaldini

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Per il viaggiatore che vi giunge dal mare, Lisbona sorge come una bella visione da sogno, stagliata contro un cielo azzurro splendente che il sole allieta con il suo oro. E le cupole, i monumenti, i vecchi castelli si stagliano sopra il turbinio di case, come araldi lontani di questo luogo delizioso, di questa regione fortunata.
(Fernando Pessoa) 🇵🇹

@margottina: per fare sta foto stavamo impazzendo ahahahah
@taliamaldini: non dire nulla 😂😂😂

@rubendias: ma sei a casa mia 😎😎😎
@taliamaldini: a quanto pare si 😅
@rubendias: serve una guida?
@taliamaldini: direi di sì 😂😂😂
@rubendias: eccomi 😎😎😎

@dani.malda: te non me la racconti giusta mia cara sorella
@taliamaldini: te fatti gli affari tuoi 😂😂😂
@christian.maldini: fratello non farti domande
@taliamaldini: ma la smettete?
@dani.malda: ma secondo te??? Tu ci farai impazzire 😂😂😂
@taliamaldini: 😓😓😓

@felicosta: vieni a Lisbona e non mi dici nulla?
@taliamaldini: colazione domani?
@felicosta: va bene capo 😎😎😎

@davidecalabria2: 🍿 🍿
@taliamaldini: te sei peggio dei miei fratelli 😂😂😂
@davidecalabria2: sai che ti voglio bene 🫶
@taliamaldini: 😘

Rubén mi avrebbe raggiunto all'albergo per portarmi in giro per la città, Margot mi disse che sarebbe rimasta in stanza o al massimo usciva da sola.
Indossai dei jeans a vita alta un top e una giacca di pelle, faceva ancora caldo a Lisbona a differenza di Milano.
Quando scesi e vidi Rubén mi fermai per un attimo a guardarlo, era proprio bello, poi lo raggiunsi e lo salutai con un bacio veloce sulla guancia che lo fece sobbalzare dallo spavento.

T: addirittura?
R: sai non ti avevo visto arrivare e mi sono spaventato.
T: scusa non volevo...
R: tranquilla, dai andiamo

Mi tese la mano che strinsi subito e lo seguii per la città, me la fece visitare in lungo e in largo facendomi provare anche qualche pietanza locale e poi mi bendò, mi dovevo fidare di lui, era dietro di me e mi stava portando su una scalinata non riuscivo a capire dove diavolo mi stesse portando, ma mi fidavo e così mi feci guidare da lui e nel frattempo mi inebriavo del suo profumo.
Quando mi tolse la benda rimasi stupita, era una biblioteca enorme, era la biblioteca che aveva ispirato quella della bella e la bestia, era un sogno.

T: stupenda
R: sapevo che ti sarebbe piaciuta, ad Ibiza ho notato che ami leggere
T: si, amo leggere, poi i libri hanno un odore particolare, soprattutto quelli vecchi nelle librerie. Tu ami leggere?
R: insomma...
T: immaginavo, sai i libri sono magici ti possono trasportare in svariati mondi, puoi essere quello che vuoi senza preoccuparti di nulla.
R; e tu chi vorresti essere Talia.
T: una ragazza di cui qualcuno si possa innamorare follemente e tu?

Rubén non disse nulla si avvicinò a me e mi diede un bacio dolce e delicato sulle labbra, mi staccai da lui per un attimo e poi tornai a baciarlo, questa volta c'era più trasporto, più passione.

T: e la tua fidanzata?
R: l'ho lasciata qualche giorno fa
T: devo crederti?
R: si

I suoi occhi color nocciola erano fissi nei miei e le sue mani si erano posate su i miei fianchi, mi attirò a sé eliminando la distanza fra i nostri corpi.

T: tu saresti la mia bestia?
R: si my Belle
T: baciami allora

Non se lo fece ripetere due volte e tornò a baciarmi, le sue labbra erano morbide avevano un sapore di fragola.

T: stasera che fai?
R: ceno con te mia bellissima cerbiattina
T: Rubén ti chiedo solo una cosa
R: dimmi
T: non scherzare con me e con i miei sentimenti se esci con me lo fai perché davvero ti interesso, non per altro, intesi
R: devi stare tranquilla Talia, mi piaci e tanto, ho perso la testa per te da quella mattina sulla spiaggia ad Ibiza, mentre stavi leggendo.
T: te lo ricordi di quel giorno...
R: si, ho lanciato il pallone verso di te solo per poterti parlare, e quando poi ti ho visto quella sera ti sono venuto addosso, anzi scusa se ti ho fatto male.
T: tranquillo, sai dopo che ti ho visto in spiaggia speravo di rivederti e per fortuna è successo.

Si chinò ancora verso di me e mi diede un altro bacio, poi mi sussurrò all'orecchio e mi chiese di seguirlo nel suo posto preferito di Lisbona, non me lo feci ripetere due volte.
Mi portò fino alla torre di Belem, c'era una vista spettacolare e mi disse che con il tramonto tutto sarebbe stato più romantico, si mise dietro di me e mi abbracciò dandomi di tanto in tanto qualche bacio sul collo.

R: stasera passo a prenderti alle 20.30
T: e dove mi porti?
R: nel miglior ristorante della città
T: e sarebbe?
R: casa mia

Mi girai per guardarlo negli occhi mi sorrise e tornai a baciargli le labbra erano una droga per me.

Dynasty Where stories live. Discover now