La cena

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M: a ceretta come stai messa?
T: bene, perché dici che, insomma già al primo appuntamento?
M: tesoro ti ha invitato a casa sua, già lo voleva fare a Parigi, cosa ti aspetti scusa? Poi lo hai visto in faccia?
T: si, ma non credo che debba cedere subito, insomma...bho non lo so
M: sisi ti ignoro, metti questo
T: ma sono nuda praticamente
M: farà meno fatica così
T: sei davvero una stupida

Presi il vestito che mi aveva dato e andai in bagno per prepararmi, era davvero corto e scollato, ma mi valorizzava tantissimo.
Legai i capelli in uno chignon mi truccai leggermente infine indossai le scarpe e tornai da Margot in stanza, appena mi vide mi disse che ero super sexy e che di sicuro lui non avrebbe potuto non cadere ai miei piedi.
L'abbracciai e scesi per raggiungere Rubén che nel frattempo era arrivato, mi aspettava appoggiato alla sua Mercedes nera, indossava una camicia nera e dei jeans, appena mi vide mi venne incontro per baciarmi.

R: sei pronta a provare la miglior cucina portoghese?
T: sicuro che non vuoi avvelenarmi?
R: sicurissimo

Mi fece salire in macchine e poi partii verso casa sua, appena arrivati mi fece entrare nella villetta a schiera nella quale viveva, doveva essere casa dei suoi genitori, lo si poteva notare dall' arredamento e dalle foto sparse nella casa.

T: come hai sfrattato la tua famiglia?
R: mio fratello è con amici e i miei sono partiti per una crociera ieri
T: capito
R: ti prendo la giacca
T: si grazie

Mi tolse la giacca rivelando del tutto l'abito che stavo indossando, indugiò un attimo sulla scollatura prima di tornare a guardarmi negli occhi.

R; non mi aiuti con questo abito
T: ah no??
R: no diavoletta

Mi avvicinai a lui cercando di provocarlo, passai il dito sulla sua pelle lasciata scoperta dalla camicia sbottonata e poi gli rilasciai un bacio sul collo.
Le sue mani scesero fino al mio fondoschiena e lo strinse per attirarmi a se.

T: vorrei mangiare...
R: ok
T: che c'è di buono
R: baccalà...
T: mmm interessante

Mi staccai da lui e andai verso il tavolo, era tutto perfettamente apparecchiato, c'era già qualche stuzzichino, presi una specie di polpettina e mi girai verso di lui per fissarlo appoggiandomi leggermente al tavolo.
Portai la polpettina alla bocca e la morsi lentamente non togliendogli mai lo sguardo da dosso.
Si passò la lingua sulle labbra e poi venne verso di me, mangiò l'altra parte della polpetta e poi mi sollevò di peso, gli allacciai le gambe attorno alla vita e mi feci portare da Rubén fino alla camera da letto.
Mi fece distendere sul letto e senza staccarsi completamente da me iniziò a baciarmi il collo, il seno per poi togliermi il vestito e lasciarmi in intimo.
Cercai di ribaltare la situazione ed essere io a condurre il gioco, quando ci riuscì gli slacciai completamente la camicia e baciandogli ogni centimetro della sua pelle arrivai fino alla cintura dei suoi pantaloni, mi fermai un attimo e poi glieli slacciai sfilandoglieli ed infine liberai la sua erezione dai boxer, deglutì a fatica vedendo le sue dimensioni e poi lo presi in bocca facendolo gemere di piacere, la sua mano si posò dietro alla mia nuca ed iniziò ad accompagnarmi nei movimenti, poco dopo mi fermò e mi fece rialzare.

R: sei stupenda

Mi fece distendere e mi tolse l'intimo, con la lingua iniziò a stimolarmi il clitoride, mi teneva fermo il bacino per evitare che mi spostassi, era così dannatamente bravo, gli chiesi di scoparmi, volevo sentirlo dentro di me, prese un preservativo dal cassetto del comodino se lo infilò e poi si mise sopra di me, mi diede un bacio prima di entrare in me, mi aggrappai alle sue spalle e tornai a baciarlo, strinsi le gambe intorno a lui aumentando così l'intensità della penetrazione, il suo ritmo aumentava sempre di più, contraeva i muscoli definendo ancora di più gli addominali e i pettorali, la catenina che indossava sbatteva contro la sua pelle sudata, era tutto così altamente eccitante, anche il modo in cui si mordeva il labbro.
Quando si fermò mi misi sopra di lui e iniziai a dettare io il ritmo, con una mano iniziò a giocare con il mio capezzolo e io mi passai la lingua sulle labbra appoggiando la mano su di lui, pochi istanti dopo raggiunsi l'orgasmo e lui con me, era stato spettacolare, unico, divino.

R: sei pazzesca lo sai?
T: anche tu mio caro
R: colazione la preferisci salata o dolce?
T: dolce
R: pancake ?
T: con tanto sciroppo d'acero
R: agli ordini capo
T: vuoi davvero che dorma qua con te?
R: si

Dynasty Where stories live. Discover now