capitolo 3

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Il fastidioso suono della sveglia mi rimbomba nelle orecchie e mi stordisce così tanto da voler buttare giù dal balcone l'iPhone.

Spengo non molto dolcemente la sveglia e mi rigiro nelle lenzuola leggere che mi avvolgono... il caldo tiepido che ha prodotto il mio corpo durante la notta inizia ad essere soffocante e mi convince ad alzarmi.

L'orologio sulla mia scrivania segna le 5.00 e i miei occhi rimangono a guardalo perplesso mentre con la mente rifletto sul perché io mi sia alzata così presto.

La risposta é semplice, ogni mattina da quando ho messo piede qui dentro vado a correre per essere perfetta sveglia per le lezioni, far svagare la mente sempre chiusa fra le pagine dei libri e soprattutto smaltire ciò che ho mangiato il giorno prima.

Non ho mai avuto un bel rapporto con il cibo e difficilmente ci sono periodi in cui non mi sento in colpa per ciò che mangio...ma la corsa e gli allenamenti spezza fiato mi aiutano a stare meglio.

Lexi é ancora immersa profondamente nel mondo dei sogni con la testa schiacciata sul cuscino e le gambe raggomitolate fra loro.

Prendo dalla valigia in cui ci sono cose piu sportive e casual un leggins nero e una maglia oversize bianca semplice.
Invece dai cassetti vicino al latto l'intimo.

Mi rifugio in bagno per prepararmi velocemente e farmi una coda alta.

Mentre attorciglio l'elastico sottile attorno ad i miei capelli inizio a guardare come sempre il mio corpo.

Le cosce piene che sfregano fra loro ad ogni movimento cosi come la carne intorno alle braccia...la pancia che non é mai abbastanza piatta e il seno sempre gonfio.

Un corpo che ho sempre odiato, ho sempre ripudiato e schifato...un corpo che ogni giorno cerco di cambiare ma alla fine é sempre lo stesso.

Un corpo che dovrebbe essere sacro per noi donne e che dovremmo donare solo all uomo che amiamo, un corpo che non darò mai a nessun uomo.
Avere le mani di un ragazzo a stringere strati e strati della mia carne, i suoi occhi che mi scrutano lentamente e il mio corpo nudo per il piacere di qualcun altro...uno dei miei incubi più grandi e forse anche uno dei motivi per cui tengo gli uomini lontani da me.

Sento le mie amiche parlare di quanto amino fare sesso e divertirsi con i ragazzi per poi tornare in camera d'avanti allo specchio e schifare il mio corpo.

Se solo fossi stata come veramente vorrei, se solo riuscissi a controllare cosa e come mangio, se solo imparassi ad amarmi...forse avrei già avuto la mia prima volta e non solo.

Forse averi potuto addirittura avere una relazione.

Scaccio quei pensieri che rimbombano costantemente nella mia testa e finisco di prepararmi.

Alle 5.30 sono nell'enorme giardino della scuola pronta per iniziare.

Il sole sta iniziando a scorgere e si può benissimo intuire la giornata di oggi...soleggiata e calda.

Da quando sono piccola il sole che sbatte sulla pelle e la riscalda mi ha sempre dato tranquillità e felicità.

Lex e le gemelle dicono che sono meteoropatica...Antony, George e Christian dicono che sono solo facilmente influenzabile.

Non che me ne importi molto anzi non me ne frega niente, l'importante é che ci sia il sole.

Inizio il mio solito giro che fa iniziare ufficialmente le mie giornate scolastiche da ormai 4 anni.

L'edificio scolastico é un palazzo molto moderno ma caratterizzato dal legno... mi é sempre piaciuta molto la sua estetica sia esteriore che interiore.

Ricominciamo noiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora