💎ONE LESS LONELY GIRL💎 (JB)

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Prima che la porta venisse aperta ci vollero 2 minuti buoni .
<<Buongiorno, cara. Tu saresti...>>
Mi squadrò una donna bellissima, sui 45 anni.
Aveva lunghi cappelli neri, e occhi così azzurri che sembravano grigi.
<<Olivia.>> Suggerii sorridendo.
Dei passi si fecero vicini all' ingresso, e lei si girò.
<<Mamma, ti ho detto che andavo ad aprire io caz...>>
<<No! Non dire queste parole in mia presenza, Jason!>> Lo sgridò la donna, provocandomi una risata. Era esattamente come lo avevo ripreso io poche settimane prima.
<<Entra, cara, e se ti serve qualcosa io sono qui!>> Disse indicando il soggiorno.
Le rivolsi un piccolo saluto e seguii Jason in camera sua, dove si stravaccò sul suo letto.
<<Allora. Ho preparato una specie di brutta copia.
Per il progetto. Leggo, ma tu non interrompere. Capito??>>
<<Sì, contaci>> sghignazzò.
<<Allora. Dio, non ce la faccio così, però!>> Sbuffai mentre lui prendeva una mela e la addentava.
<<Io non sto parlando, Smith.>>
<<Non. Chiamarmi. Per. Cognome.>> Scandii lanciandogli un'occhiataccia.
<<Dicono che per fidarti devi conoscere una persona. Devi essere certo che non ti tradirà mai. Questo non è vero. Io non la penso affatto così. Sono dell' idea che se tutte le persone facessero così, non esisterebbero i sentimenti, non esisterebbe la fiducia.
Una persona si può conoscere anche solo dai gesti, dalle sue azioni. Non conta se la conosciamo da tutta la vita o da...>>
La suoneria del cellulare mi strappò dai miei pensieri. Di nuovo.
PERCHÉ MI SCORDO LA MODALITÀ SILENZIOSA?!
Guardai Jason.
Avevo solo letto per un minuto ma mi guardava intensamente, tant'è che mi sentii un po' a disagio.
<<Papà?>> In questi giorni mi sento male a chiamarlo così.
<<Olivia. Dove sei?>> Chiese serio.
<<Addison. Aveva bisogno di aiuto.>> Inventai quella bugia in un nanosecondo e Jason ride dall' altra parte della stanza.
<<Già, capisco. Io e tua madre andiamo al ristorante, non ci aspettare sveglia, e vorrei che o Addison o i suoi genitori ti accompagnassero a casa.>> Oh Dio.
Ora cosa invento?
<<Ehm... Non c'è bisogno. Prendo la metro.>> Dissi con finta calma.
<<Olivia! Non mi piace che prendi la metropolitana da sola.>> Intervenne mia madre.
Guardai Jason. In un secondo mi strappò il telefono dalle mani e se lo portò sul letto.
<<Concordo. La porteremo noi a casa.>> Disse guardandomi.
Ok, posso scegliere di che legno fare la mia bara?
Jason mi rilanciò il telefono e io lo prendo al volo.
<<Olivia?! Chi è??>> Disse serio mio padre.
<<Ehm... Fratello di Addison. Ora però devo andare. Ciao!!! Vi voglio bene>> buttai giù senza dargli il tempo di rispondere.
Mi girai verso di lui con degli occhi infuocati come quelli di Caronte.
<<Cosa ti è saltato in mente?!?!?!!!>> Strillai.
Si mette a ridere. Dio, quanto lo odio.
PERCHÉ JUSTIN BIEBER HA DETTO "UNA RAGAZZA SOLA IN MENO?!" IO POTEVO BENISSIMO RIMANERE A CASA MIA!
Cercai di sferrargli un pugno sul petto, ma ovviamente lui prese il mio polso e mi attirò a sé.
Siamo vicinissimi.
<<Quanto ti odio...>>
Sorrise.
<<Tantissimo>> continuai.
Sorrise di nuovo.
<<Uffa. Lasciami il polso.>>
Si avvicinò pericolosamente al mio orecchio.
<<No>>
<<Io stavo solo andando in bagno!!! Giuro che non ho visto niente.>> Cinguettò sua madre materializzandosi sulla porta.
Sgranò gli occhi
<<No, non è come crede...>>
<<Oh, bè, era ora che Jason si trovasse qualcuna! Auguri!>>
Scomparse di nuovo in corridoio.
Sbatto le ciglia.
Ma?
<<Ok, io dovrei andare seriamente>>. Buttai lì. Sono ancora le 18.
<<Ok. Ciao>>
Mi avviai alla porta ma sua madre mi bloccò la strada.
<<Jason! Accompagna Olivia a casa. Subito! È l'unica che non è scappata a gambe levate, ti sembra il modo di trattarla?!>> Strilla sua madre.
Oh, no.
<<Guardi, non c'è bisogno...>>
<<Oh, sì invece.>>

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 💎 𝕊𝕆𝕄𝔼𝔹𝕆𝔻𝕐 𝕋𝕆 𝕃𝕆𝕍𝔼 💎(1)Where stories live. Discover now