💎BALLAD OF HOMESCHOOLED GIRL💎 (OR)

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<<Niente. Sto bene.>> Risposi.
Non era vero. Per niente.
Mi veniva da vomitare e mi girava la testa, e per poco non caddi addosso a lui perché le gambe mi cedettero.
Dopo avermi impedito di cadere, cercò di portarmi vicino al tavolo per sedermi ma io mi appoggiai appena.

<<Non dovresti tornare a casa?>> Disse mentre prendevo il telefono dalla borsa.

<<No. Non ancora, devo prima trovare Addison e chiarire con lei.>> Farfugliai con le guance arrossate dal caldo e i capelli scompigliati.

<<Posso parlare con lei. E dirle di chiamarti, bho.>>

<<Oh, che gentiluomo.>> Sorrisi come una stupida quando riposò lo sguardo su di me.

<<Smettila, ha parlato quella che non ha mai detto una parolaccia.>> Rise riferendosi a tutte quelle volte che gli impedivo di parlare in quel modo con me.

<<In chat sono diversa.>> Sbottai.
All' improvviso lo acciuffai per una manica e lo trascinai di nuovo in soggiorno, dove stavano ancora tutti ballando.

<<Ma lo vedi che non ti reggi in piedi?>> Mi canzonò con un sorriso sulle labbra.

Mi avvicinai con il viso pericolosamente al suo, e poco dopo divenni rossa in faccia.

<<Cosa c'è?>>

<<Niente.>> Mi sarebbe mancato così poco per baciarlo che al solo pensiero mi si aggrovigliava lo stomaco.

Ad un tratto girai la testa e vidi Brittany andare dal DJ.

Oh, Dio

Poco dopo il soggiorno si riempì della voce di Olivia Rodrigo, con la canzone "ballad of homeschooled girl"

Quando mi stava truccando, le avevo detto che quella canzone rappresentava esattamente il mio stato di animo.

-ho detto segreti che non avrei dovuto rivelare,
Ogni volta che esco è un suicidio sociale.
Voglio chiudermi in me stessa e morire.

<<Cos'è questa merda>> intervenne Jason mentre cantavo ad alta voce.

<<Mi dispiace, non lo saprai mai.>>

Presi a muovermi, ma per poco non svenii per un giramento di testa.

Cazzo

<<Ok, ho capito che non reggi l'alcool. Ora vado a chiamare Addison così ti porta lei a casa, sei un pericolo ambulante.>>

<<Fanculo>> subilai trattenendo un sorriso.

<<Che c'è, è vero, potresti andare addosso ad una persona>> rise sollevando l'angolo della bocca in un sorrisetto che mi diede ai nervi.

Fece per girarsi quando lo trattenni dalla manica.

<<Mi accompagni tu a casa?>>

Cos'ho appena detto

<<Che palle.>>

<<Quindi?>>

<<No>> disse girandosi di nuovo.

Oddio che figura...

Mi mossi a tentoni tra la gente sudata e appiccicosa, cercando di trovare Brittany.

Stava limonando un ragazzo.

<<Ah, eccoti.>> Risi indicando lo sconosciuto.

<<Mi dai un passaggio?? Ti prego!>> Esclamai. Lei fece un cenno dietro di me dove stava arrivando Jason sbuffando.

<<Dai Olly, non ti può accompagnare lui?>>

<<No>> sbottai.

Brittany lo guardò, ma lui si affrettò a ripetere quello che avevo detto.

<<Eddai! Jason, ti bandisco da casa mia.>>

<<Va bene! Che palle, Dio.>>

Lo seguii e sfrecciamo lungo la strada, squarciando l'aria fresca della sera. Non era ancora autunno, perciò le giornate erano abbastanza calde. Peccato che mancavano meno di due giorni all' inizio della nuova stagione...

Stavo morendo di sonno.

E casa di Brittany era lontana da casa mia. 15 minuti.

Olivia, no... Dai!

Caddi in un sonno profondo, seppur lungo 15 minuti.

Che sfiga.




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