💎HOPE UR OK💎(OR)

22 4 2
                                    

<<Sì, perfetto, grazie. Quindi a stasera. Arrivederci>> dissi chiudendo il cellulare in faccia al fattorino della pizza.

<<Mammaaaaaaa ho chiamato per stasera>> strillai per farmi sentire da lei dalle scale.

<<Bene, ora puoi uscire, se vuoi.>>

Si esce da questa prigione

<<Oh, ok bè io vado a studiare per un progetto da un amico.>> Dissi cercando di dirglielo con normalità senza farla insospettire.

<<Da un chi...?>> Mi fece il verso.

Aprii la porta e la sbattei dicendo : <<nessuno!>>

Salii in metropolitana dopo aver passato la tessera e mi sedetti tra una donna che diceva solo parolacce e un uomo che stava dormendo.

Wow... Fortuna

Appena scesi tirai un lunghissimo sospiro di sollievo.

Mi incamminai verso casa sua, ma quando suonai il campanello non mi venne ad aprire nessuno.

Mi ha scritto lui di andare...

Suonai altre 4 volte, finché sentii dei passi e la maniglia scattare.

<<Finalmente! Ma quando avevi impressione di...>>

Lo guardai. Era pallido. Troppo. E aveva due occhiaie profondissime che gli contornavano gli occhi azzurro cielo.

<<... Jason che hai fatto?>> Dissi di getto fissandolo.

<<Un cazzo.>>

Mi guardò intensamente e poi mi cadde addosso.

E sì, nel vero senso della parola.

<<Jason togliti!!>> Strillai nel vederlo accasciarsi contro di me a peso morto.

Gli tolsi le mani dal mio collo ma cadde a terra.

È svenuto?!

Perché proprio il giorno che sono andata a casa sua?

Cercai di prenderlo dal braccio e lo trascinai sul pavimento fino al suo letto.

Era bagnato fradicio, la fronte impregnata di sudore...

Con tutta la forza fisica e di volontà, cercai di buttarlo sul letto, andai velocemente in cucina e presi una pezza bagnata d'acqua, che gli misi sulla fronte.

Va bene tutto, basta che non vomita.
Altrimenti svengo.

Mi sedetti sulla sedia e scrissi.
Scrissi tutto quello che mi passava per la testa per il progetto e per l' adolescenza.

A volte, anzi, molto spesso mi girai per guardare Jason e controllare se stava bene.

Tutto pensavo, tranne di finire a badare il ragazzo che detesto più.

Lo riguardai.

Mi sa che devo rifare i miei propositi 2024...

💎💎💎💎💎💎💎💎💎💎💎💎💎💎

La penna scorreva veloce sulla carta da almeno 3 ore buone, finché mia madre mi chiamò.

<<Olivia dove sei finita?! Guarda che qui a tavola stiamo già mangiando!>> Urlò.

<<Mamma, arrivo subito.>>

Presi il giubbotto e lo indossi, misi il quaderno in borsa, ma prima di andarmene il mio sguardo finì di nuovo sul ragazzo disteso sul letto.

Non potevo lasciarlo così...

Presi il termometro e gli misurai la febbre.

39° precisi.

Ma i suoi genitori dove sono?!

<<Mamma?>>

<<Dimmi.>> Disse mentre ingoiava un pezzo di pizza.

<<Non posso venire, mi dispiace ma hanno bisogno di me.>>

Chiusi la chiamata e gli ricambiai la mezza bagnata.

Ma mi sembra molto di più di una febbre qui.

Dovrei chiamare un medico?

Presi il cellulare e aprii Instagram per passare il tempo.

Vidi la storia di Addison, in cui taggava Brittany, William e Selena in una foto a mangiare la pizza.

E io sto facendo la babysitter

Persi un bel po' di tempo con il cellulare finché il sonno mi impedì di vedere bene le lettere.

Andai di nuovo in cucina e riempii un bicchiere di acqua, glielo poggiai sul comodino e mi sedetti accanto a lui.

Gli sfiorai la mano.

Era bollente.

La poggiai sulla sua, come per riscaldare la mia gelata.

Non volendo però, mi addormentai con la sua mano intrecciata alla mia.

Com'è che dice Olivia Rodrigo?

"mi manchi, e spero che tu stia bene."

Che cazzata gigantesca.

Forse. Non so. Magari.

💎💎💎💎💎💎💎💎💎💎💎💎💎💎💎


 💎 𝕊𝕆𝕄𝔼𝔹𝕆𝔻𝕐 𝕋𝕆 𝕃𝕆𝕍𝔼 💎(1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora