Cap10-IL PASSATO TORNA SEMPRE

221 2 0
                                    

Avete presente quando pensiamo che il passato svanisca? beh dopo tutto, non è cosi e i nostri protagonisti lo sanno bene oserei dire meglio di chiunque altro, perché nonostante cercano di scappare per cosi dire alla fine si torna sempre a quello *IL PASSATO*


[Narratore esterno] La mattina successiva  in casa c'era un casino, Osvaldo era chiuso nel suo studio a parlare con Jordan da ore ormai ed  Elizabeth non dava più dai nervi, voleva sapere cosa si  stessero dicendo, cosa stava succedendo ma sapeva che non poteva disubbidire di nuovo o sarebbe andata peggio quindi  decise di farsi una doccia e scendere a fare colazione. 

Nel mentre in ufficio Jordan e Osvaldo parlavano di come comportarsi e cosa fare con Elizabeth, Osvaldo e Jordan si conoscevano fin da ragazzini erano sempre stati uniti e condividevamo pure questa passione per il bdsm oltre che per le armi, infatti quando una sera di circa 20 anni prima  Osvaldo disse a Jordan che avrebbe voluto una slave e avrebbe voluto svolgere il rito delle rose segnalando proprio Elizabeth lui ne era rimasto colpito, perché ai tempi lei era la più ribelle del club anche se era anche  la più bella e sexy, di solito occasionava sempre problemi infatti toccava proprio a Jordan rimetterla in riga ogni volta, e a quei tempi possiamo anche dire che Jordan e lei di nascosto avevano un rapporto dentro del club ma a volte anche al di fuori di esso senza che nessuno ne fosse a conoscenza, ecco perché quando Jordan la vide quella sera alla villa i suoi occhi brillarono perché per lui non ostante fosse passato del tempo e  lei avesse un nuovo padrone e fosse sposata, dentro di lui   continuava ad essere sua. e lo avrebbe dimostrato una volta arrivati sul isola. Non solo Jordan voleva ricordare i vecchi tempi di quando con lei  erano degli adolescenti che erano entranti in quel mondo di lussuria ma anche di peccato e clandestinità perché si sapeva era proibito avere una relazione con le lavoratrici del club era una delle regole principali e questo entrambi lo sapevano bene  ma a nessuno dei due importò ai tempi , perché la passione e il fuoco che sentivano era più forte di qualsiasi altra cosa.

Jordan pov: << bene Osvaldo allora è tutto pronto te la riporto tra due giorni>> <<No aspetta>> disse Osvaldo, io lo guardai non capendo e lo incitai a continuare e lui cosi fece << avevo detto ad Elizabeth che sarebbero state solo 48 ore ma in realtà non è cosi>> io in quel momento lo guardai alzando un sopracciglio come per dire "vai avanti" e lui continuò << la terrai sull'Isola un anno>> in quel momento lo sguardo di Jordan cambiò, qualcosa in lui stava fremendo, la sua Elizabeth sarebbe stata con lui un anno e questa era una notizia fantastica perché lui sperava di fare sua di nuovo Elizabeth senza importarle le conseguenze, poi ancora una volta le parole di Osvaldo lo stupirono quando le disse all'improvviso << senti ho cambiato idea, Elizabeth ultimamente mi crea problemi, so bene che è la madre di mia figlia ma in anzi tutto e anche la mia sottomessa e ho deciso di rompere il contratto e fare il passaggio di cedimento a te che sei un mio caro amico  e sei stato una persona importante per lei in passato>><<so bene che ce Erika di mezzo ma penso che tu non abbia problemi a riceverla quando vorrà vero?>>. In quel momento Jordan lo guardò stupito, lui sapeva? lo ha sempre saputo? ma come era possibile erano stati discreti pensò Jordan cosi  con sguardo preoccupato finalmente parlò dicendo <<aspetta un attimo, tu sapevi tutto fin dal inizio?>><<sai che io sono felice se mi cedi ad Elizabeth ma Erika che dirà, che penserà, lo sai anche tu che tua figlia ha carattere, scoppierà una guerra quando lo verrà a sapere>> Osvaldo sapeva bene che cosa sarebbe successo con sua figlia una volta scoperto tutto sapeva  che aveva il suo stesso carattere e quindi non sarebbe stata con le mani in mano. In tutto questo dopo tutte le parole di Osvaldo,  Jordan le offri la mano come per stringere il tutto e le dissi << caro amico hai fatto un ottima scelta a cedermela, mi divertirò puoi starne certo ma non solo la tratterò come una regina >> disse con lo  sguardo che le brillava ed un sorriso sadico sulla labbra.

Elizabeth pov: ero pronta, avevo ricontrollato mille volte le valigie per essere sicura che non mancasse nulla, una volta sistemato tutto decisi di scendere a parlare con Erika, tutto questo no mi convinceva era passato troppo tempo da quando Osvaldo e Jordan si erano chiusi in quel maledetto studio e ancora non avevo nessuna notizia, quando scesi le scale e lo vidi alla fine di esse restai senza fiato lui prese e guardandomi  mi disse in spagnolo << querida al fin volves a ser mia completamente mia, tu marido te cediò, me perteneces ahora>> , non capivo a cosa si stesse riferendo ma ad interrompere i miei pensieri e quello che stavo per rispondere fu proprio mio marito.

Osvaldo pov: Quando esco dallo studio sento che Jordan dice quelle parole ad Elizabeth e non posso fare a meno di voler fare a pezzi tutto, ma ormai è fatta e se una cosa è certa e che io quando stringo un patto o do la mia parola no mi tiro mai indietro. a quel punto vidi Elizabeth guardarmi e venire a passo svelto verso di me con quel suo solito sguardo di fuoco e mi disse << come cazzo ti sei permesso pensi davvero che andrò con lui? te lo puoi scordare, non sono un fottuto oggetto>> al che la presi dalle dalle la scrollai e le dissi << tu ci andrai e come sei sua e ti conviene ubbidire non farmi arrabbiare cara  Eli>> 

[Narratore esterno] Elizabeth dopo le parole udite dal marito si zitti subito ed e rimasta delusa e anche molto, ne avevano passate molte insieme e lui cosi da un memento all'altro decideva di darla come se fosse un oggetto, non ci poteva credere era arrabbiata con lui ma anche con Jordan non si sarebbe mai piegata a lui mai, e lo avrebbe dimostrato.. 

Ma come sempre le cose non vanno mai come ci si aspetta ed Elizabeth ne sarà la prova.

Erika pov: Una volta finita la chiacchierata dove spiegai tutto a max decidemmo di rientrare a casa, vidi mia mamma corrermi in contro piangendo e Jordan dietro di lei, mi fissò e mi disse <<ella viene conmigo che te guste o no desde ahora tu madre  me pertenece y sabes como soy con las sumisas mi querida erika>> lo fulminai con lo sguardo e usando il suo stesso tono le dissi << de encerio piensas que va a ser tan facil? jaja me das pena Jordan>> in tutto questo lui guardò max e lei disse << educa bene questa ragazzina perché dove mi risponde cosi un altra volta ci penserò io stesso  a farla stare zitta chiaro Maxwell?>> max in quel momento si voltò verso la ragazza e le disse << di solo un altra parola e ti chiudo per un mese zitta e porta rispetto ricorda con chi parli>> Lei in quel momento non ci vide più ed esplose no le importò che fosse il suo padrone o un dom qualsiasi non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno e meno durante una situazione come questa dove sua madre veniva portata via e venduta come se fosse un oggetto cosi alzando la testa con aria di sfida disse << non starò zitta ne davanti a te ne davanti a nessuno, mia mamma resta qui dannazione>> max allora guardò il suo caro amico e le disse << mi sta venendo un idea caro amico mio>> Jordan osservando il volto sadico del suo amico capi dove voleva andare a parare e senza dire nulla disse << ACCETTO>> le due ragazze si guardarono a vicenda non capendo le parole appena udite da quei due e bisbigliando tra loro si chiesero <<mamma ma hai capito qualcosa di quello che sta succedendo?>> sua madre la guardò e disse << no cara ma ho come l'impressione che siamo più fottute di prima e anche tu questa volta non solo io >>

[Narratore esterno] dopo che i due si scambiarono un occhiata di intesa senza dire una parola si diressero verso lo studio dove firmarono i vari fogli all'insaputa di Erika e una volta che ebbero finito si strinsero la mano tra risate ed un bicchiere di Whisky  e tornarono dalle ragazze.

Max pov: bene bene visto il comportamento insolente negli ultimi giorni di erika ho deciso che era meglio cederla cosi almeno stavano insieme madre e figlia, ma ovviamente io potevo andare quando volevo perché era pur sempre un cedimento ma col una clausola e cioè  che io sarei rimasto sempre in contatto con lei quando avrei voluto, sia io che Jordan dicemmo alle ragazze tutto  quanto ed entrambe ne erano felici anche se preoccupate, si leggeva ne loro sguardo era evidente la preoccupazione nei loro occhi.

Jordan pov: Una volta organizzato tutto disse alle ragazze di aspettarmi in macchina, entrambe guardarono a max con un volto schifiate e uscirono da quella che era stata la loro dimora per un periodo....


-----------------------------------------------------------

RAGAZZE VI LASCIO UN ALTRO CAPITOLO, IL PASSATO TORNA SEMPRE IN QUALCHE MODO VERO? CHE SUCCEDERÀ? COSA PENSATE CHE POSSA CAPITARE ALLE NOSTRE RAGAZZE ORA? FATEMELO SAPERE,  VI LEGGO. 

UN ABBRACCIO :)

Il Dom e la sua SlaveWhere stories live. Discover now