Evelyn.33

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Era rimasta sola nel grande terrazzo della discoteca, continuava a pensare alla conversazione con Aleksander quando con la coda dell'occhio notò qualcosa muoversi e quando si voltò completamente per guardare all'interno vide James.

Entrò a passo svelto per controllare cosa stesse facendo e quando lo vide con in mano una pistola e di fronte a Camille corse fino a quando non si frappose fra la ragazza e lui.

<<Che cazzo fai>> gli ringhiò contro mentre col suo corpo faceva da scudo a quello impaurito della ragazzina.

Ma James non rispose, le puntò l'arma contro e quando vide Trevor fare tre passi avanti spostò l'arma di qualche centimetro per allinearla alla spalla destra di Evelyn e fu veloce nel premere il grilletto.

Uno sparo assordante riecheggiò per tutta la stanza, il volto di Evelyn si trasfigurò per il dolore lancinante causato dal proiettile che le aveva appena trapassato la spalla, ma non si mosse.

Guardò il suo migliore amico negli occhi e non si mosse.

Rafael e Aleksander piombarono nella stanza non appena udirono il suono assordante, e ciò che gli si materializzò davanti gli gelò il sangue nelle vene.

Evelyn aveva la spalla ferita, il sangue colava come un fiume fino alla punta delle sue dita dove poi si trasformava in tante piccole gocce che si schiantavano contro il pavimento.

Camille immobilizzata dalla paura dietro Evelyn.

E James con ancora l'arma puntata contro la ragazza.

<<Ho provato ad andare avanti Evelyn>> disse James <<Ti sono stato vicino in ogni momento, ma tu mi hai fatto incazzare>>

Evelyn fece un passo avanti e con la poca forza che le restava assestò un calcio in pieno stomaco a James che di conseguenza si accasciò a terra facendo così cadere la pistola.

Diede un calcio all'arma e la spedì verso suo fratello.

<<Eri mio amico>> ringhiò prima di sferrare un altro calcio alle costole <<Mi sono fidata di te!>>

<<Ti fidi troppo e ti fidi di chiunque>> sputò fuori James tirandosi in piedi con estrema lentezza.

Rafael raggiunse la moglie seguito da Aleksander, le si parò davanti ma lei sollevò la mano per fargli capire di dovergli stare accanto.

Aleksander guardò James in faccia <<Non mi sei mai piaciuto James>>

<<Nemmeno tu Volkov>> rispose <<E tu Rafael, che le fai scudo col tuo corpo, perché non le dici chi è stato ad appiccare l'incendio a casa Miller>>

<<Che cosa vuoi James, parla chiaro>> ringhiò Evelyn

Ma James non parlò, cercò di aggredirla ma fu fermato dai due uomini.

Aleksander gli tenne le braccia dietro la schiena mentre Rafael caricò un gancio destro che entrò in collisione con la sua mascella.

<<Non è così che ne uscirai vivo James>> disse Evelyn mentre il ragazzo si dimenava fra le mani di Aleksander.

<<Sei piena di nemici Evelyn, e loro... loro non ti potranno difendere per sempre>>

<<Tu pensi che io voglia essere difesa James?>> gli chiese ancora <<Perché sei arrivato a tanto?>>

<<Perché tu mi hai spezzato il cuore Evelyn, e lui cerca solo una vendetta>>

Evelyn strinse gli occhi in due fessure, guardando i due uomini prima di riportarli sul ragazzo <<E chi è che vuole vendetta>>

James sorrise sprezzante prima di sputare un rivolo di sangue che gli era salito in gola, guadagnandosi così un altro colpo da Rafael e la stretta ferrea di Aleksander che riuscì a spezzargli qualche osso delle braccia.

Gridò di dolore e per Evelyn quella fu musica.

<<Rispondi James, posso dirgli di smettere se tu parli, altrimenti continuerà a stringerti talmente forte che le tue ossa si sbricioleranno come dei fottuti grissini sotto le sue mani>> minacciò Evelyn <<Non gli piaci, non gli sei mai piaciuto e credimi quando ti dico che in realtà lui adesso sta godendo>>

<<Non ascoltarla James>> la canzonò Aleksander.

Si scambiarono uno sguardo complice, frutto del loro tempo passato assieme.

Tornarono prepotenti i ricordi dove tutto ciò era nel loro quotidiano perfetto.

<<Non avete bisogno che ve lo dica io, il tempo sta per scadere>>

Evelyn sbuffò stanca e con un'occhiata intimò al marito di finire il lavoro.

Si godette tutta la scena.

Si godette le urla.

Aleksander finì per rompergli le ossa delle braccia e Rafael con un gesto secco gli ruppe l'osso del collo.

EvelynDove le storie prendono vita. Scoprilo ora