Capitolo 58

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Pov Cloe

<P4 baby!>> urla l'australiano mentre corro verso di lui, quando a separarci sono pochi centimetri, gli salto in braccio

<<sono così contenta, te lo meriti>> non so spiegarmi quanto io sia fiera di lui ogni volta, Daniel è un fiore di cui bisogna prendersi cura, gli serve l'acqua per poi poter resistere e l'acqua sono state le mie parole di ieri. Credo in lui, come dovrebbero fare un pò di più coloro che lo circondano

<<Ricciardo, complimenti, domani ti farò mangiare la polvere>> Norris si avvicina a noi per congratularsi con l'amico: nelle prime file abbiamo Carlos quinto, Daniel quarto, Lando terzo, Charles secondo, Max primo. Tutti i miei preferiti in sicura lotta per la pole <<ci vediamo questa sera per la solita cena piloti/ragazze?>> gli occhi di Daniel si posano immediatamente sul mio viso sbiancato, sa del mio incontro di prima con lo spagnolo, di cui non se ne è per niente accorto una volta avermi raggiunta. Ho rivolto per poco l'attenzione al mio amico che la figura di Carlos era totalmente scomparsa dalla mia vista

<<ti faccio sapere più tardi>> solo Dio sa quanto questo ragazzo sappia essere comprensivo

<<va bene, ciao ragazzi!>> il piccolo inglese se ne va lasciandoci soli sulla pit lane

<<per che ora finirete le interviste?>>

<<tra circa un'ora>>

<<allora intanto vado in hotel>> annuisce infilandosi il cappello bianco e blu della sua scuderia <<a dopo>> mi alzo in punta di piedi per stampargli un bacio sulla guancia.

Giunta in camera mi lascio abbandonare a peso morto sul letto. Il soffitto diventa lo schermo di un cinema, schermo in cui viene proiettato all'infinito la scena accaduta due ore fa. La mia schiena bruciava sotto al suo sguardo e quel cambio di atteggiamento mi ha scombussolata..davvero riesco a percepire la sua presenza così tanto? Pur stando girata di spalle? E' sabato e come ogni sabato, dopo le qualifiche i piloti con le rispettive ragazze, mogli e figlie vanno a cena fuori. Daniel non dovrà di certo preoccuparsi di andare da solo, potrei usare la scusa di non essere la ragazza di nessuno ma non funzionerebbe, oggi tutti mi vogliono là. Vorrei urlare o scoppiare a piangere, mi basterebbe fare qualsiasi cosa che sia in grado di scacciare dalla mia testa il pensiero di Carlos con Sofia seduti al mio stesso tavolo. E' la cosa che più mi spaventa. Mi faccio l'ennesima doccia, sempre calda, così da poter sciogliere i muscoli tesi. Terminata, come di routine, asciugo prima i capelli e poi indosso leggings e maglietta larga, per ora. Sto per aprire il computer per vedere le foto giratemi da Joris quando qualcuno bussa alla porta, non avendo lo spioncino la apro lentamente, quando parli di qualsiasi cosa che circondi il diavolo, ecco che spunta fuori <<hai già finito le interviste?>>

<<sono stato uno tra i primi, mi sono bastati quaranta minuti>> il numero 16 copia il mio gesto di prima buttandosi a peso morto sul letto

<<stanco?>> mi siedo a gambe incrociate, i suoi capelli mi chiamano, perciò affondo le dita tra le folte ciocche iniziando ad accarezzarle

<<si>> mugola un verso di piacere <<oggi una bellissima ragazza mi ha detto che tu e Daniel avete dormito insieme>> guardo il suo viso anche se tiene gli occhi chiusi e sorrido

<<è vero>>

<<e? Voglio sapere qualcosa>> mi chiedo quando Charles si muova a fare la proposta di matrimonio ad Alexandra, sono letteralmente l'anima gemella dell'altro

<<devo dire che non mi è dispiaciuto svegliarmi stretta a lui>>

<<questa sera venite insieme alla cena?>>

Tutto nasce dal nulla|| Carlos Sainz Where stories live. Discover now