41. I just killed a man, she's my alibi

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Troverai finalmente te stesso nel riflesso di uno specchio e poi ti perderai davvero in quello negli occhi di chi ti ama

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Troverai finalmente te stesso nel riflesso di uno specchio e poi ti perderai davvero in quello negli occhi di chi ti ama.

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A Belfagor devo l'onore di avermi trasmesso lo stato inerte della mancanza di dolore, quella malinconia liquida che tramuta in spregevole piacere l'attimo dopo la scottatura

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A Belfagor devo l'onore di avermi trasmesso lo stato inerte della mancanza di dolore, quella malinconia liquida che tramuta in spregevole piacere l'attimo dopo la scottatura.

Ma io ero un diavolo, che fossi destinato a bruciare era scritto nel mio nome. Che di sinonimi ne aveva molteplici.

Leviatano invece mi ha promesso invidia di un amore che non merito e che non mi appartiene.

E proprio come lui, tutti gli altri mi hanno lasciato doni. Un'accezione diversa da parte di ogni mio simile. Un demonio per un vizio e per un'altra parte di me.

Al signore delle mosche forse devo più di quanto mi piaccia ammettere. Sono goloso di molte cose, ma non è il suo peccato capitale ciò con cui mi ha battezzato. Belzebù mi ha lasciato il nome e la nomina. Il signore delle malattie e della salute. Io che ero un dottore infedele al proprio giuramento.

La lussuria non è un sentimento, ma uno stile di vita. E se lei me la faceva sgorgare a fiotti da ogni poro della pelle, era per colpa di Asmodeo, e del mio cuore corrotto.

E se Mammona mi aveva fatto la grazia di cedermi un po' di avarizia, si era certamente liberato di quella che anelava la ricchezza più dolorosa di tutte. Quella roba tanto potente da infiammarti vivo. E che più ne hai, più ne chiedi. Ma io che ne avevo assaporato un piccolo assaggio e non ricordavo più nemmeno il suo sapore, ero destinato a desiderare l'amore con l'avarizia di un diavolo.

Poi c'è sua maestà Satana, e c'è chi ha paura anche solo di nominarlo. L'ira non mi descriveva, ma quando mi apparteneva eccedeva come un'esplosione. Dolore, perversione e disperazione invece mi raffiguravano completamente.

Lui mi aveva regalato come una fata genitrice il male stesso. Dall'ebraico Śāṭān deriva il termine tardo latino diabŏlus, cioè diavolo. Colui che divide.

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