CAPITOLO 19 - RIGHT TO BE WRONG

660 33 15
                                    

PRIMA DI ANDARE AVANTI CON LA STORIA..Vorrei fare un ringraziamento specialiiiissimo alla mia Marti, che ha preparato questo S T U P E N D O banner per la ff..GRAZIE GNE..ALWAYS IN MY HEART !!!!!

CAPITOLO 19 - RIGHT TO BE WRONG

"Scusa El. Non sono riuscito a rispondere prima di adesso. Sto lavorando con i ragazzi, sulle canzoni nuove. Ci vediamo fra soli quattro giorni!"

Niente 'Ti amo'.
Niente 'Mi manchi'.
Sedici ore per rispondere con uno stupido sms completamente privo di trasporto.

Sedici ore in cui non ho idea di cosa abbia fatto, dove sia stato e soprattutto con chi.

Mi rigiro nelle lenzuola del letto, cercando di capire come diavolo la mia vita perfetta si sia trasformata in così poco tempo in questo casino ingestibile.

Sono sola, fisicamente ed emotivamente, mentre il mio futuro marito è migliaia di chilometri lontano da me e non se ne preoccupa minimamente.

E mi manca.
Mi manca il mio Louis.
Quello che ti eri costruita?

Come se i sensi di colpa non mi avessero permesso di continuare con la costruzione della mia vita con Louis.
Una vita che negli ultimi mesi sento scapparmi tra le mani, senza riuscire minimamente ad arrestare la sua fuga.

Come un castello di carte, costruito con impegno e dedizione, che crolla sotto il soffio insistente di qualcuno.

Un castello bellissimo, incapace di resistere alla forza distruttiva e costante di chi decide che non ha più il diritto di restare in piedi.

Il mio castello che cade a pezzi per volontà di Harry Styles.

Harry, che aveva promesso e che, nonostante le pressioni e le minacce, non è riuscito a trattenersi dal tentare di portarmi via il mio Louis.
Tuo?

E' dal giorno in cui mi ha chiesto di sposarlo, che non facciamo l'amore.

Che non mi cerca.
Che non mi tocca.
Che non si spinge oltre i soliti semplici baci di routine; e tutto questo fa male.

Io sono la sua fidanzata e lui neanche mi guarda più in faccia.

"Eleanor, sappi che qualcosa del genere potrebbe succedere, se iniziasse ad assumere questo tipo di pillole. Devi essere preparata."

Oh, io sarei stata preparata Dr. Burke.
Lo sarei stata davvero.

Peccato che prima di ogni nostra uscita, quelle pillole non le prendesse mai. Come se per stare con me non ne avesse bisogno.

Lui faceva finta di niente e io perdevo un po' di speranza ogni giorno.

Pensava che non mi rendessi conto che sentiva il bisogno di prenderle soltanto quando sapeva di doversi vedere con Harry?
Dio quanto sono stupida.

E adesso sono a Parigi, insieme, per altri tre giorni.

Parigi, la città dove fecero quell'intervista così speciale per loro.
Parigi, la città dove avevano avuto quel famoso appuntamento sulla Tour Eiffel di cui Harry parlava continuamente.
Parigi, la città dell'amore, semplicemente.
Del loro amore, per rendere la cosa ancora più complicata.

La stizza prende il sopravvento, così lancio il cellulare dall'altra parte del letto e mi alzo come una furia, diretta in bagno, senza neanche aspettare che il torpore del sonno mi abbandoni completamente.

Accendo la luce e mi avvicino allo specchio, per capire in che stato sia la mia faccia, dopo la nottata di incubi appena trascorsa.

Ovviamente.
Sembro uno zombie.

We'll survive this. (We always survive)Where stories live. Discover now