CAPITOLO 4-DETTAGLI

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Dal preciso momento in cui ho sentito le parole dell'infermiera, non sono più riuscito a stare fermo.
Nessun danno fisico permanente.
Il mio Louis ha superato l'operazione.
BooBear sta tornando da me.

E così, cammino in su e in giù per il corridoio, come un pazzo, sorseggiando uno stupido thè della macchinetta, solo perché quando Lou si sarà svegliato, potrà sentirne il sapore sulle mie labbra.
Datti un contegno, Styles.

Jay e Lottie sono andate a parlare con il medico che ha eseguito l'operazione, un certo Dr. Fleming.
Il nome mi fa sorridere, tanto per cambiare.

"Io adoro James Bond, Hazza. Cioè, è così affascinante, così imprevedibile, così controllato.."
"Calmo Lou. Non vorrai dirmi che ti sei preso una cotta per Mr. Martini?"
"Oh no Harry. In questo momento c'è una sola, enorme cotta nella mia vita. E posso assicurarti che non è James Bond.."

Fleming, Bond..ormai il mio cervello crea delle associazioni al limite dell'assurdo.
Ho assolutamente bisogno di riavere Lou fra le mie braccia.
E di dormire, anche.
E farmi una doccia, magari.

Ma ecco che sento un trambusto, provenire proprio dall'ala dell'ospedale in cui SO essere Lou. Vedo Lottie correre verso di noi, trafelata e col fiatone.
Si ferma davanti a me, per poi sorridermi, prima di sentirle pronunciare le parole più belle che io abbia mai sentito.
"Si è svegliato. Sta bene. Vuole vedervi."

Dio ti ringrazio.
Forse da ora in poi farò qualche puntatina in più in una delle tue chiese. Magari con un bel mazzo di fiori anche.

Poi mi fermo, ripensando all'ultima parte della frase.
"Vuole vedervi."
Vuole vedere..tutti?
Cioè, ovvio che voglia vedere tutti, è chiaro. Ma, insomma, avrei pensato che dopo sua madre e sua sorella avrebbe chiesto..di me.
Comunque, mi riprendo subito dall'attimo di tristezza e mi fiondo dentro la stanza, per avvisare tutti gli altri della lieta notizia.

La gioia che, in un attimo, si dipinge sul volto di ognuno di loro, è abbastanza per farmi sorridere ancora di più.
Ormai mi fanno male i muscoli del viso, da quanto sto sorridendo.
Styles, diciamo che il contegno oggi l'hai proprio lasciato a casa.

Mentre sono intento ad abbracciare Liam, mentre Niall e Zayn fanno lo stesso, noto con la coda dell'occhio che Lottie sta parlando con El.
Anche lei sembra veramente felice, dato che alcune lacrime di gioia le scendono sul viso, quando anche loro si scambiano un abbraccio affettuoso.
Ora che ci penso..Lottie non ha mai abbracciato me in questo modo.
Eppure sono io il ragazzo di suo fratello.
Sono geloso.

Quando ormai siamo tutti pronti e decisi sull'andare a trovare Lou in massa, Lottie si volta verso di noi, mostrandoci un evidente sorriso di 'scuse'.
Perché si sta scusando con gli occhi? Cosa c'è che non va adesso?

"Ragazzi, scusate ma..mamma ha detto che sarebbe meglio che prima di rivedere voi, Lou passasse qualche minuto in pace con la sua ragazza. Quindi adesso porterò El nell'altra stanza, mentre voi finite con i festeggiamenti, ok?" Ci dice infine Lottie, lasciando tutti di stucco.

"Cosa??" Chiedo io immediatamente, oltraggiato dall'indecente proposta.
Come diavolo posso accettare che la nostra 'Ragazza di Copertura' abbia la possibilità di parlare da sola con Lou, mentre io devo accontentarmi di due minuti insieme agli altri ragazzi??
Stiamo scherzando, spero. Se Boo non si decide in fretta a raccontare tutta la verità credo che dovrò fare irruzione nella sua camera in stile 'Fan Arrapata', pur di rendere chiara la faccenda.
Louis è mio.

"Harry. Lo so che voi ragazzi avete un rapporto speciale ma..su, capisci che l'amore viene prima di tutto. Se tu ti trovassi in quel letto al posto di Louis, non vorresti avere la possibilità di riabbracciare tranquillamente la persona che ami?" Mi chiede allora Lottie, visibilmente irritata dallo sguardo torvo che continuo a tenere fisso su di lei.
Lottie, vorrei strozzarti.

Prima che io possa risponderle, rivelando come stiano le cose in realtà, mia madre mi poggia le mani sulle spalle, pregandomi silenziosamente di tacere.
Decido di darle retta, anche se le rivolgo un broncio infantile, per mostrarle il mio disappunto; così, vedo Lottie allontanarsi con Eleanor, che, realizzo solo adesso, non ha detto una sola parola negli ultimi cinque minuti.

Sembra quasi che tutta questa malsana storia le stia bene.
Sembra quasi che..
No Harry, non costruirti inutili castelli mentali per favore.
Sarebbe impossibile.
O comunque assolutamente improbabile.
Credo.

Le due lasciano di nuovo la stanza, in cui, ormai, nessuno ha più voglia di parlare.
In fondo le persone che adesso si trovano vicino a me, sono le uniche a sapere la verità su me e Lou e capiscono benissimo quanto io stia soffrendo in questo momento.
Me ne rendo conto dagli sguardi compassionevoli che raccolgo, provenienti da ogni angolo della stanza silenziosa.
Patetico, Styles. Patetico.

Lancio un gridolino stizzito, prima di andarmi a sedere sulla sedia vicina al riscaldamento e continuare a fissare la porta, con le braccia incrociate e l'ormai immancabile broncio stampato in faccia.

"Hey Harry, quando fai così sembri proprio Lou. A forza di stare con lui stai imparando tutte le sue mosse da 'Reginetta scontrosa'!" Esclama Niall, cercando di farmi ridere.

Tutti i ragazzi si mettono a ridacchiare e perfino mia madre sorride dolcemente, mentre anch'io riesco finalmente a rilassare i muscoli del mio viso, assumendo un'espressione quasi neutrale.
Quasi.

Eppure, per quanto io mi sforzi di restare calmo, non riesco a smettere di provare una strana sensazione alla bocca dello stomaco.
Lou si è svegliato e ne sono contento, ma è come se dentro di me sentissi che qualcosa non va.
La mia gamba nervosa non smette di tremare, mentre i miei capelli sono ormai una massa informe, da quante volte ci ho passato in mezzo le mani.

Forse non sono tranquillo perché Lou è di là, da solo con la sua finta fidanzata, mentre io non posso fare niente per 'salvarlo'.
Forse non sono tranquillo perché queste mani vorrei affondarli nei suoi di capelli, mentre le nostre bocche si uniscono per fargli sentire il sapore di quel maledetto thé.
Forse non sono tranquillo perché mi manca.
O forse è qualcos'altro.

Qualcosa che non riesco a definire, una sorta di paura forte e profonda che continua a pesarmi su tutto il corpo, come un'ombra oscura.
Un'ombra che sta per cadermi addosso, per schiacciarmi completamente sotto di sé.
Ho paura.

Non so neanche quanto tempo passi, mentre l'attesa mi logora, quando finalmente vedo tornare Eleanour, che ha gli occhi più arrossati di prima.
La guardo e le sorrido, sperando che mi dia qualche informazione in più sullo stato di Lou, ma lei distoglie subito gli occhi dai miei, iniziando a fissare insistentemente il pavimento.
Non riesco a capire cosa stia facendo, forse Lou non sta bene come pensavamo? Forse sente troppo dolore, o ci sono state complicazioni?
Devo assolutamente vederlo.

"Hey ragazzi..è il vostro turno! Lou è davvero ansioso di rivedervi tutti quanti. Forza, andate di là..ma non fate troppa confusione, mi raccomando!" Esclama Lottie, affacciandosi alla porta, ancora più sorridente di prima.
Giuro, non ci capisco più niente.
Torno a guardare El per un attimo, che, mi accorgo, ha iniziato a sorridere felice, nonostante stia ancora guardando il pavimento.
Ma che è, si droga per caso?

Comunque non c'è più tempo da perdere, posso finalmente vedere Louis e non voglio sprecare neanche un minuto di quei pochi che ho a disposizione.
Mi alzo e faccio segno agli altri di seguirmi, mentre anche Jay entra nella stanza e va a sedersi accanto ad Eleanour.

"No Haz..vai prima tu. Ti raggiungiamo fra un paio di minuti, ok?" Mi dice allora Zayn, lanciandomi un'occhiata tutt'altro che indecifrabile, che più o meno potrei tradurre come 'Và di là e sveglialo per bene, Hazza.'

Lo guardo con riconoscenza, prima di fiondarmi fuori dalla stanza e correre verso la fine del corridoio, alla stanza numero 134.

SPAZIO AUTRICE:

E siccome so una pazza e di notte non dormo..adesso vi posto anche il capitolo successivo. Anche lui fresco fresco di scrittura!

We'll survive this. (We always survive)Where stories live. Discover now