CAPITOLO 2 - VERDE

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24 dicembre 2014

"Lou.. Lou.."


Sento una voce in lontananza, ma non ho alcuna voglia di stare a sentire quello che deve dirmi.
Sto così bene avvolto da questo tepore..così, perso nella linea sottile che separa il sonno dalla veglia.

"Ehi Lou..oggi è un giorno importante.."

No, voce irritante, smetti di importunarmi. Non ho alcuna voglia di aprire gli occhi. Lasciami stare dove sono, insieme a questi dolcissimi occhi verdi che continuano a fissarmi.
Chi sei? Perché mi guardi ogni notte come se fossi la cosa più preziosa che hai al mondo? Perché non riesco a scorgere i tratti del tuo viso? Perché non ti lasci mai osservare da me, quando non fai altro che fissarmi da mesi, ormai?

"Lou, andiamo, svegliati! Oggi compi ventitre anni, amore mio!!"

Ed è in questo istante che apro gli occhi, svegliandomi davvero.
Dio, odio svegliarmi con la luce del sole che mi acceca. Sono quattro anni che io ed Eleonor stiamo insieme, ma ancora non l'ha capito.
Irritante.
Lui sapeva.

Lui chi? Ma cosa sto pensando?

Comunque, dimentico ogni tipo di fastidio mentre El inizia a lasciarmi teneri e leggeri baci sul collo, per poi passare al petto..
Ecco, ora iniziamo a ragionare.

Eppure, non so perché, ma l'idea di abbandonare il sogno che stavo facendo mi lascia un vuoto incredibile dentro. E neanche mi ricordo che sogno fosse.
Niente di speciale.
Credo.

Intanto Eleonor si sta davvero dando da fare per deconcentrarmi il più possibile.
Però, dato che mi sento ancora piuttosto scosso dal sogno (Verde? C'entrava del verde forse..?) Le lascio un leggero bacio sulle labbra morbide, prima di alzarmi dal letto.

Mi stiracchio, continuando a guardarla, mentre si porta a sedere, e ricambia il sorriso che, sicuramente vede stampato sul mio viso.
E' proprio bella, con gli occhi struccati e i capelli tutti arruffati.
Adoro i capelli arruffati, da sempre.

Finalmente anche lei si alza dal letto e, dopo essersi avvicinata lentamente a me, mi sussurra all'orecchio:
"Buon compleanno amore mio."

Ecco cos'era.
Oggi è il mio compleanno.
Compio ventitre anni.

Mi bacia con passione ed io non posso fare altro che ricambiare il bacio, avvolgendola fra le mie braccia.
Lascio scorrere le dita di una mano fra i suoi capelli lunghi e morbidi, mentre con l'altra tento di avvicinarla a me il più possibile.
Non basta.

Improvvisamente la butto sul letto, seguendola immediatamente, cercando di sentire il suo corpo sotto il mio, ho bisogno di sentirla.
Lei si lascia condurre, seguendo ogni mio gesto, dolcemente, senza urgenza.
Con El non devo mai combattere per la dominanza, è un gioco fra cacciatore e preda ed i ruoli sono sempre gli stessi.
Non è così che deve andare.


Si abbandona a me completamente, emettendo dei leggeri mugolii di piacere, mentre le succhio leggermente il lobo di un orecchio; nel frattempo inizio ad accarezzarle un fianco, alzando leggermente la canottiera che indossa, alzando di un bel po' di gradi la temperatura della stanza.
Non è così che mi piace.

Ad un certo punto sento il bisogno di portarla sopra di me, mentre le sfilo la canottiera, in modo poco dolce, gettandola a terra.
Torniamo a baciarci e ben presto tutti i vestiti fanno la stessa fine delle nostre magliette, abbandonati a terra ai piedi del letto.
La guido in un mondo di dolcezza e tenerezza, mentre la riporto sotto di me e la faccio mia.

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Sono sotto la doccia, mentre El si sta rivestendo, nella camera in cui abbiamo appena fatto l'amore.
Sorrido, pensando al fatto che la amo.
La amo, semplicemente. E l'idea di passare con lei il resto della mia vita è ormai un chiodo fisso nella mia mente.
Esco dalla doccia e mi avvolgo un asciugamano intorno alla vita, osservandomi nello specchio ricoperto di vapore.

We'll survive this. (We always survive)Where stories live. Discover now